03.01.2003 | Itinerari del Gusto

La Nott de Bisò a Faenza

Tra Natale e l'Epifania di occasioni per far festa ce n'è un assortimento infinito, per tutte le esigenze, spirituali o terrene, intrecciando tradizioni popolari, religiose o più semplicemente edonistiche. Ma tutte le feste hanno una fine e l'Epifania chiude il ciclo delle celebrazioni natalizie concentrate tra la fine di dicembre e l'inizio di gennaio.

La notte dell'Epifania, il 5 gennaio, è la Dodicesima Notte dopo il Natale, quella che dà il titolo ad una delle più belle commedie romantiche di Shakespeare. E' una notte carica di simbologie e oggetto di tradizioni ben più antiche delle ritualità di cui l' ha rivestita la religione cattolica. Andando indietro nel tempo, all'epoca dei miti imperniati sui fenomeni naturali ed i cicli stagionali e cosmici, troviamo che il 25 dicembre coincide con i Saturnali, feste con cui i Romani festeggiavano il solstizio d'inverno, epoca del riposo della natura, ma anche momento di rinnovamento ed inizio di un nuovo ciclo stagionale.

L'Epifania diventa quindi occasione per trarre auspici di ricchezza e prosperità nell'anno appena iniziato, quasi un anticipo delle feste propiziatorie per il raccolto che coincidono con l'equinozio di primavera. In tutta Italia questa è una delle notti più ricche di eventi e tradizioni popolari, legate alle figure dei Re Magi o della Befana, dispensatrici di doni per i più piccoli. Tutta imperniata su antiche tradizioni locali, è l'Epifania che si celebra a Faenza, città della ceramica. Qui, per dare l'addio all'anno vecchio ed alle sue delusioni e celebrare l'arrivo del nuovo anno, carico d'aspettative, non c'è di meglio che un bel falò in piazza.

A Faenza, la sera del 5 gennaio la gente si raduna in piazza per il seguitissimo appuntamento della "Nott de' Bisò", che si richiama al Palio del Niballo. Questa giostra cavalleresca d'antica origine (si parla di questo Palio già nel 1164) si svolge ogni anno a Faenza nel mese di giugno e si disputa tra i cavalieri dei 5 Rioni di Faenza - Bianco, Giallo, Rosso, Nero, Verde. La notte del 5 gennaio, i cavalieri del Rione vincitore del Palio nell'anno appena concluso, trasportano nella Piazza del Popolo di Faenza l'imponente fantoccio del Niballo (che rappresenta Annibale, il "nemico saraceno", antagonista per antonomasia dei cavalieri cristiani) su un carro variopinto, trainato da buoi bianchi addobbati a festa, e gli appiccano fuoco allo scoccare della mezzanotte. 

Tra l'allegro crepitare delle fiamme ed il volo dei palloncini, la folla radunata in piazza dà l'addio al vecchio anno. I Rioni traggono auspici su chi fra loro vincerà il Palio nell'anno nuovo: tutto dipende da come cade il testone di cartapesta del Niballo. I cinque i Rioni faentini sono presenti alla festa di piazza con un proprio padiglione gastronomico (personalizzato dallo stemma e dal colore rionale) da cui si levano gli appetitosi profumi di carne alla brace, polenta, piadina. Ogni Rione prepara in un grande paiolo il protagonista della serata, il corroborante Bisò (ossia il vin brulè, fatto con Sangiovese e spezie

Il nome Bisò è un termine dialettale romagnolo ed è un invito a bere: "bevi, su") secondo la propria personale ricetta. Per bere il Bisò, si può acquistare lo splendido "gotto" (ciotola) di ceramica faentina, disponibile presso il padiglione di ogni Rione, ed il cui decoro - caratterizzato dai singoli stemmi rionali - è diverso ogni anno e costituisce un oggetto ambito per i collezionisti, dato che può essere acquistato unicamente in questa occasione. Chi compera un gotto può farselo riempire di vin brulé gratuitamente, quante volte vuole, presso i Padiglioni di tutti i Rioni. Disponibile anche il servizio completo in ceramica, composto da 6 gotti (5 per i Rioni e 1 per il Comune di Faenza) e dalla brocca. 



Il decoro del gotto che sarà in vendita il 5 gennaio 2003 è "Motivi e Quartieri", riedizione di una decorazione di maioliche tipica del XVI secolo, caratterizzata da colori molto vivaci (arancio, giallo, verde, blu) e ricchi ornamenti (amorini, cornucopie, foglie d'acanto). Per la gioia dei bambini, e per le Befane ritardatarie, si può andare alla ricerca di dolcetti e regalini sulle bancarelle del tradizionale Mercato dell'Epifania, attiguo alla Piazza del Popolo.

Info: IAT Faenza - tel. 0546 25231; Assessorato alla Cultura Comune di Faenza - tel. 0546 691651.

A parte il fatto che il 5 gennaio a Faenza non c'è che l'imbarazzo della scelta per mangiare e bere, dato che i 5 Rioni allestiscono ciascuno uno stand gastronomico, se ci si vuole sedere a tavola o semplicemente fare uno spuntino di qualità, degustando un ottimo calice di vino regionale, ci sono tanti buoni indirizzi golosi. Il più comodo, per trovarsi poi direttamente in Piazza è l' Enoteca Astorre - Piazza della Libertà, 16/a - tel. 0546 681407.

L'Enoteca è ricavata nelle sale di un antico Palazzo ed offre un ambiente elegante e tradizionale. Qui si mangia un'ottima piadina, fatta al momento, da accompagnare ai ciccioli, ai salumi ed ai formaggi del territorio, per un robusto aperitivo. Primi di pasta fatta in casa, secondi tradizionali o creativi, a seconda della stagione o dell'inventiva dello chef. Per i vini, lo spazio maggiore, come d'obbligo va ai vini romagnoli e ad alcune ottime cantine locali. 

Per gli appassionati di spaghettate di mezzanotte, l'indirizzo giusto è Spaghetti Notte - Via Zanelli, 2 - tel. 0546 661710. In una viuzza del centro storico faentino, una stretta scala conduce nelle sotterranee sale del locale, rustiche, ampie ed accoglienti. Oltre ai tipici spuntini e piatti tipici romagnoli, il menu - ovviamente - è a base di spaghetti. Ci sono tutte le versioni tradizionali (carbonara, puttanesca, AOP, etc.etc.) più un'infinità di variazioni e fantasie sul tema. Porzioni abbondanti e soddisfacenti. Trovare posto non è un'impresa facile, soprattutto nel fine settimana.

Chi è Franca Spazzoli
Romagnola DOC, vive tra Cervia, Ravenna e Bologna. Laureata in Lingue all' Università di Bologna, parla Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco e dialetto romagnolo :)

Giornalista, appassionata di mare, viaggi, cucina, vini (è aspirante sommelier), rum e sigari cubani, lavora da vari anni nel turismo, occupandosi di comunicazione e promozione.

Collabora con il quotidiano di turismo al trade L'Agenzia di Viaggi ed altre testate di settore.
 
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