Dalle radici di liquirizia ai suoi molteplici usi: in pasticceria, in cucina, per finalità mediche!!

E’ oltremodo scontato: quando si parla di liquirizia spontaneamente la memoria ricade sicuramente sulle deliziose caramelline, magari di liquirizia pura, ovvero aromatizzate ed elaborate in vario modo (all’anice, alla menta, gommose, confettate, ecc.): eppure dietro c’è tutto un lavoro che sa di fatica, di passione e di sudore, visto che proviene della  semplice radice infestante di una pianta selvatica – la “Glycyrrhiza glabra” -  che nasce spontaneamente nei territori del nostro meridione, dura da estirpare quando bisognava bonificare i terreni per provvedere alla successiva coltivazione di piante più pregiate e/o comunque maggiormente fruttifere. E’ più o meno il ricordo che ne hanno i contadini di un tempo, prima che questo lavoro di risanamento fosse meccanicamente realizzato dalle “macchine”: in Calabria, in particolare, perché è lì che si riesce ad ottenere ormai da secoli la migliore liquirizia al mondo, così come autorevolmente sostenuto anche dall’Enciclopedia Britannica.

Caramelline di liquirizia…e non solo, visto che nel corso del tempo questa “impertinente” radice silvestre, elaborata ad arte, ha conosciuto innumerevoli successi in differenti campi: a parte quello dolciario, di più immediato e naturale accostamento, la liquirizia ha assunto notorietà in materia salutistica, posto che la presenza di sostanze naturali, le “amorfrutins”, riescono a garantire effetti terapeutici benefici nel trattamento del diabete di tipo 2: è quanto affermato in approfondimenti medico scientifici portati avanti dal Max Plnck Institut of Molecular Genetics di Berlino e dai suoi ricercatori.

E poi…del successo della liquirizia in cucina, in particolare del suo succo o polvere di liquirizia, ne vogliamo parlare??? Un ingrediente che è divenuto nel corso degli anni sempre più ricercato ed utilizzato dai migliori chef del mondo, per via della sua versatilità e del suo gusto esclusivo, che riesce sempre a sorprendere, regalando un tocco originale a numerosi piatti, al punto da ergersi, dunque, ad un aroma o una spezia irrinunciabile..insomma un indispensabile alleato in cucina.

E le ricette ed i suggerimenti per l’uso della liquirizia in polvere sono in effetti, tantissimi: la sua altissima solubilità – quasi fosse zucchero da sciogliere nel caffè – lo vede protagonista nella preparazione del gelato e del liquore alla liquirizia, visto che per tale scopo in passato si utilizzavano le caramelline di pura liquirizia le quali, per quanto fossero tritate, macinate, polverizzate, ecc. lasciavano sempre fastidiosi residui e/o grumi. Così come una spolveratina di liquirizia in polvere  prima di servire il gelato nelle coppe, in casa, e sui differenti gusti, è sempre gradita.

Ma ancora, visto che la liquirizia lega alla perfezione sia col cacao che col caffè, potrebbe essere un originale ingrediente per un delizioso tiramisù, sì da regalare una variante oltremodo gradita ad un “classico” dell’italica tradizione pasticcera; o per preparare un fine pasto/dessert differente dal solito e comunque di una spanna più in su rispetto ad altri, come la Spuma di liquirizia in salsa di anice; ed ancora, utilissima per elaborare in casa la Confettura di liquirizia, una mostarda a base di mele (preferibilmente cotogne) che lega alla perfezione con i formaggi a pasta molle (crescenza, ricotta o stracchino, in particolare), o da utilizzare come farcitura di una semplice torta al cacao spolverata con classe da zucchero a velo.
……e molto altro ancora!!

Come si vede, c’è proprio l’imbarazzo della scelta, in fatto di ricette con la Polvere di liquirizia…meglio se quella calabrese!!