18.03.2019 | Vino e dintorni Inserisci una news

Colli di Luni, terra di frontiera

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Alla scoperta del territorio attraverso i vini bianchi delle Cantine Lunae

I terrazzamenti dei Colli di Luni ricordano molto il paesaggio delle vicine Cinque Terre, con cui questo areale condivide i vitigni Vermentino e Albarola. Nelle Cinque Terre, con l'aggiunta del vitigno Bosco, si dà vita al rinomato e raro Sciacchetrà, noto vino passito prodotto con grappoli che appassiscono per tre mesi dopo la vendemmia esclusivamente manuale. La lenta evoluzione, condotta in piccoli caratelli di legno di castagno o acacia, dà vita a un vino prodotto in meno di 10.000 bottiglie all'anno, da abbinare a dolcetti al cioccolato e frutta candita o al Panforte di Siena.
Non possediamo solo frontiere enoiche condivise con altri paesi, come il Collio goriziano con la Slovenia, ma anche frontiere cosiddette «interne» date dalla presenza di «regioni storiche», come appunto la Lunigiana, o dalle transizioni delle parlate. I vitigni ignorano le frontiere.
La DOC Colli di Luni è stata istituita il 14 giugno 1989. Nei pressi della foce del fiume Magra si innalzano i Colli di Luni e l'omonima DOC, situata a cavallo tra Liguria e Toscana e dominata da vitigni afferenti ad entrambe le regioni. La fama vitivinicola della Lunigiana è molto antica; già Plinio il Vecchio, nella sua Naturalis Historia, decretava il primato del vino del luogo affermando: «Il vino di Luni ha la palma fra quelli dell'Etruria». Qui, il Vermentino è il vero e proprio alfiere enoico, prodotto in purezza oppure in uvaggio con Trebbiano Toscano e Malvasia. L'area geografica vocata alla produzione del Vino DOC Colli di Luni si estende in un territorio adeguatamente ventilato, luminoso e favorevole all'espletamento di tutte le funzioni vegeto-produttive delle vigne.
I vitigni:
- Albarola: diffuso dalla Riviera Ligure di Ponente fino alla Lunigiana, ha affinità genetiche con la Bianchetta Genovese che ritroviamo nella DOC Val Polcèvera, con la sua sottozona Coronata, e rientra anche nell'uvaggio del Cinque Terre Sciacchetrà (40%). Fu descritta per la prima volta dall'ampelografo Gallesio a inizio Ottocento. Una omonima, diversa Albarola, nota coma "Albarola di Lavagna" appunto per distinguerla dalla più nota varietà, è coltivata in Val Graveglia e nell'entroterra di Chiavari (provincia di Genova). Non sempre vinificata in purezza, dà vini caldi e di scarsa acidità.
- Sangiovese
- Trebbiano Toscano
- Ciliegiolo
- Canaiolo Nero
- Malvasia
- Merlot
- Vermentino: uva che dà un vino profumato, sapido e fragrante. I suoi riconoscimenti sono: colore da giallo paglierino scarico a giallo paglierino, con riflessi dorati; profumo discretamente ampio e fruttato, abbastanza intenso, persistente, con sentori di fiori ed erbe di campo, di banana e pesca matura, lievi sentori di miele e cedro e agrumi canditi, minerali di iodio; sapore secco ma discretamente morbido, sapido, a volte delicatamente caldo, di buona continuità, con fondo piacevolmente amarognolo più o meno marcato. Alcolicità media: 11 - 13%. Prodotto in uvaggio con Trebbiano Toscano e Malvasia (10%), offre maggiore freschezza (l'uso toscano degli uvaggi si è diffuso anche alla Riviera Ligure di Levante, mentre quella di Ponente si identifica nel modello piemontese dei monovitigni). Abbinamenti: gli umori salsi dei piatti di mare (zuppa di cicale, ombrina al forno, branzino bollito), il lardo di colonnata, l'agreste sapore del pesto per condire le trofie, la focaccia al formaggio, la frittata di bianchetti e le pappardelle con la crema di funghi trovano matrimonio d'amore con questo vino.
Le tipologie:
- Colli di Luni Bianco, Vermentino, Trebbiano Toscano, altri vitigni a bacca bianca raccomandati e/o autorizzati;
- Colli di Luni Rosso, Sangiovese, altri vitigni a bacca rossa raccomandati e/o autorizzati
- Colli di Luni Rosso Riserva
- Colli di Luni Vermentino
- Colli di Luni Vermentino Superiore
- Colli di Luni Albarola
Il territorio: le vigne sono state guadagnate da boschi e sassi, con fatica, e il territorio subisce l'influenza del mare, della luce che si riflette nel Mar Ligure, del vento e delle Alpi Apuane. E' una terra di mezzo, non è quella erta delle Cinque Terre, ma non è neppure quella delle dolci colline toscane, dove tuttavia con fatica si sono costruiti i terrazzamenti. I terreni per la maggior parte drenanti e argilloso-sabbiosi (si distinguono dal Levante, ricchi di calcare che offre ai vini una buona mineralità) danno ai vini caratteristiche di freschezza, di sapidità e anche di struttura, pur non trattandosi di vini non particolarmente adatti all'invecchiamento, in quanto il territorio dona al vino i sapori degli aromi mediterranei, dei sentori di mare e di genuinità. I sapori sia freschi, secchi ma morbidi nei bianchi, caldi e di buon corpo nei rossi e il fondo leggermente amarognolo e leggermente acidulo, sono le caratteristiche che legano questi prodotti alle aree da cui sono ottenuti.
Il Vermentino, alfiere enoico di questa zona ma non solo, sarebbe probabilmente un vitigno di origine mediorientale, la Proles Pontica, che dall'Anatolia avrebbe toccato le coste del Mar Egeo. Gli antichi Greci lo avrebbero poi introdotto nella colonia di Massalia, l'odierna Marsiglia, e da qui si sarebbe diffuso in Spagna, per poi, dal XIV secolo, grazie alla supremazia della Repubblica di Genova sul mare, raggiungere tutta la costa meridionale della Francia (dove è chiamato Rolle), il basso Piemonte (acquisendo il nome di Favorita in virtù di un equo scambio col quale i genovesi diedero il Vermentino ai piemontesi e i piemontesi diedero il Dolcetto ai liguri, che nella Riviera Ligure di Ponente prende il nome di Ormeasco), la Corsica, la Sardegna e la costa toscana.
La produzione di vino in questa zona è attestata sin dal tempo degli antichi Romani. La DOC e la zona prendono il nome dall'antica colonia marittima romana di Luni. Fondata nel 177 a.C. per stabilirvi un posto militare avanzato contro i Liguri Apuani nella loro guerra di conquista della penisola italica, Luni divenne successivamente famosa per il suo porto, da cui partivano navi cariche di marmo delle Alpi Apuane, legname delle foreste appenniniche, formaggi e vini locali, lodati da Marziale e da Plinio. La città fu fondata su un sito etrusco pre-esistente. Il nome della città deriverebbe dalla sua consacrazione alla dea romana Luna, chiamata Selene dai Greci. Dal nome di Luni deriva quello della regione storica Lunigiana, attraversata dal fiume Magra.
Luni nel 2017 ha preso il posto del toponimo Ortonovo, ultimo comune spezzino al confine con la Toscana.
Analisi sensoriale dell'Albarola e del Vermentino Etichetta Nera di Cantine Lunae:
- Albarola: colore paglierino delicato e luminoso, naso di erbe aromatiche, macchia mediterranea, agrumi, fiori bianchi e profumi marini; il sorso è pieno, croccante di frutta fresca, di una sapidità elegante e minerale, con una persistenza aromatica abbastanza lunga.
- Vermentino: colore paglierino luminoso con riflessi dorati, naso di ginestra e frutta fresca a polpa bianca, tra cui la mela, gusto fresco, morbido, elegante, è un vino di beva piacevole, generosa ed immediata, col fruttato che si ripropone al gustativo.


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