03.07.2008 | Eventi

I grandi legumi del Cilento, si e' chiuso il primo festival della Biodiversita'

Una tavola rotonda su "Le proteine necessarie: i grandi legumi del Cilento - Per un patto di agricoltura eco-compatibile", ha dato utili ed interessanti sbocchi per il futuro del "1° festival della biodiversità e dei legumi cilentani", tenutosi ad Ascea dal 23 al 29 giugno e teso al recupero delle produzioni millenarie ed inserito nel progetto Biospiagge, predisposto per aumentare la conoscenza dei prodotti e le aree rurali interne.

All'incontro hanno partecipato: Raffaele D'Angiolillo (assessore all'Agricoltura del comune di Ascea), Nicola Di Novella (direttore del Museo delle Antiche Coltivazioni di Sassano), Antonio Verdoliva (già STAPAC Salerno), Enzo Galdi (presidente Coldiretti di Salerno), il giornalista Luciano Pignataro (premio Veronelli 2008), e Nino Pascale (presidente di Slow Food Campania). Raffaele D'Angiolillo ha rilevato che "il festival è l'occasione per aprire un ragionamento sulla valorizzazione delle eccellenze locali, tutte meritevoli di scenari più ampi, da raggiungere anche attraverso una formazione e comunicazione al passo con i tempi".

Nicola Di Novella, invece, dopo un'ampia carrellata sulle varietà coltivate (in particolare sulle caratteristiche di numerosissimi tipi di fagioli), ha posto l'accento "sullo studio dello scenario da occupare" ed "sulla necessità di preservare sia le piante sia il contesto in cui vivono".

Antonio Verdoliva
, inoltre, ha esortato a "difendere le nostre tipicità con il censimento delle varietà e con l'approvazione di un disciplinare, in modo da fare sistema e, nello stesso tempo, esaltare e tutelare in tal modo l'intero territorio".

Enzo Galdi, dopo essersi complimentato per l'intuizione di Biospiagge, ha affermato che "la risorsa del momento è costituita dal territorio", la cui completa valorizzazione "non può prescindere dall'aspetto culturale, che va reso forte attraverso le scuole e la formazione".

Luciano Pignataro, invece, dopo aver riferito delle difficoltà dell'agricoltura di pianura, ha invitato "a trovare nuovi spazi di mercato" e, soprattutto, "a caratterizzarsi con prodotti che altri non hanno e fatti bene".

Nino Pascale, infine, nel dichiararsi entusiasta per "aver trovato tante persone così determinate nei loro intenti", ha aggiunto che Slow Food "è pronta a fare la sua parte per promuovere lo sviluppo locale e dare un futuro a queste piccole produzioni" che, ha concluso, "consentono ai contadini di recuperare una nuova e più consona dignità".

Da registrare anche gli interventi del vice preside Alfonso Santoro (IPSAR di Casalvelino Cilento) e di Nicola Pastore (sindaco di Controne).

L'assessore Raffaele D'Angiolillo, nel chiudere il convegno, ha consegnato tre targhe per "l'alto esempio dato al territorio". I riconoscimenti sono andati ad Antonio Verdoliva ed ai ristoranti "Il papavero" di Eboli e "Pappacarbone" di Cava dei Tirreni.


Ufficio stampa:
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