21.08.2016 | Vino e dintorni Inserisci una news

I Giovani Interessati Al Vino Biologico. L’export Balza Del 38%

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Raddoppiano nel 2015 i consumatori di vino bio.

E' quanto emerge dai numeri raccolti da Wine Monitor di Nomisma secondo cui il 21% della popolazione italiana over 18, ovvero 10,6 milioni di persone, ha bevuto in almeno un'occasione vino o a marchio biologico: nel 2013 la percentuale era pari al 2% e nel 2014 pari al 11%. Ma quello che è più importante è che molti importanti produttori sono in via di conversione al bio; nel 2015 l'export di vino bio è balzato del 38% contro il 5% del non bio

Il vino vegano entra in piena regola tra i nuovi trend di consumo per il 2016. L'8,7 % dei millennials mostra molto interesse per questa categoria di prodotto.

Boom del biologico

In Italia ogni 10 ettari uno è bio e con 66.578 ettari a vite da vino l'Italia è al secondo posto in Europa, dopo la Spagna. La Sicilia guida tutte le classifiche regionali: in termini assoluti detiene il 38% delle superfici vitate bio e per incidenza della vite da uva bio sul totale il 25% degli ettari a vita da vino sono biologici. Sempre nel 2015 le vendite di vino bio hanno raggiunto complessivamente 205 milioni di euro: un terzo del giro d'affari è stato realizzato sul mercato interno (68 milioni di euro, considerando tutti i canali) e per la restante parte (137 milioni di euro) sui mercati internazionali (con un incremento del 38% rispetto all'export di vino bio realizzato nel 2014). Guardando proprio alle esportazioni, la Germania rappresenta il primo Paese di destinazione del vino bio italiano, seguita da Stati Uniti e Svizzera.

"Il marchio biologico è indubbiamente un valore distintivo di grande successo, non solo per l'alimentare, ma anche per il vino; in soli due anni la consumer base di vino bio è raddoppiata – conclude Silvia Zucconi di Wine Monitor Nomisma – Ma il successo non si ferma ai confini nazionali: l'export di vino bio nell'ultimo anno cresce del 38% – a fronte di una crescita complessiva del vino italiano del 5%. Questo significa che la qualità dei vini biologici italiani ha un ottimo posizionamento anche all'estero".

( Fonte Il Sole 24 Ore )

Annotazioni a margine

Assolutamente favorevole al vino biologico a condizione che :

a ) sia esente da difetti, puzze, ossidazioni oltre misura e/o riduzioni. In poche parole deve essere un vino piacevole da bere, senza imperfezioni che a mio avviso non sono mai giustificabili, il vino ( come ogni altra bevanda o cibo ) è un piacere, se non è buono che piacere è ?

b ) ben vengano gli appassionati ed i fautori del vino biologico, altra cosa invece sono " i talebani " del biologico, i quali mettono alla berlina ogni altro tipo di vino convenzionale, un errore di fondo, in quanto molti vini non certificati biologico, hanno tutte le caratteristiche per potere essere inseriti nella categoria !

Infine posso attestare come , negli ultimi 5 anni, anche il mondo del biologico abbia fatto passi da gigante in termini di qualità e piacevolezza, non da ultimo la grande medaglia d' oro vinta pochi anni fa, dalla Cantina di Orsogna, al Vinitaly ; cosi' come la Grande medaglia d' Oro vinta quest'anno alla Selezione del Sindaco dall'azienda Di Legami, con un vino Inzolia di cui ne ho scritto al link :

http://www.winetaste.it/tre-bianchi-di-grande-qualita/

Roberto Gatti


Tag: vino, winetaste, biologico, roberto gatti, biodinamico, solfiti free


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