01.02.2010 | Vino e dintorni Inserisci una news

Fabrizio Ressia protagonista a Identità Golose a Milano

Invia un commento

Sala gremita per la degustazione dei vini del giovane produttore di Neive

Tra i pochi produttori piemontesi presenti a Identità Golose, sesta edizione del "congresso italiano di cucina d'autore" promosso dal 31 gennaio al 2 febbraio nella nuova sede di Milano Convention Centre da Paolo Marchi, un ruolo di primo piano l'ha rivestito Fabrizio Ressia.

Il trentenne produttore di Neive, amena località a una ventina di chilometri da Alba, dopo un costante aumento del livello qualitativo della sua produzione, dall'origine del 1996 ad oggi, quest'anno ha finalmente centrato l'obiettivo dei Tre Bicchieri riconosciutigli dalla guida dei Vini d'Italia 2010 edita dal Gambero Rosso con il Barbaresco Canova 2006 e sfiorando il massimo riconoscimento con la Barbera d'Alba superiore Canova 2007, "arenatasi" sui Due Bicchieri rossi.

Domenica 31 gennaio, nella giornata inaugurale di Identità Golose, la Sala Rosa era gremita fino all'ultimo posto per la degustazione dei vini di Ressia condotta da Luca Gardini, miglior sommelier d'Europa. Nell'arco di un'ora gli operatori ed appassionati presenti hanno potuto degustare la pienezza e il buon equilibrio di buona parte dei vini di Ressia, a cominciare proprio dal Barbaresco Canova 2006, di grande struttura e buona beva nonostante la "giovane età" comparandolo alla maggiore austerità e un pizzico di maggior freschezza del "fratello" dell'annata 2005.

Ottimi riscontri tra i presenti l'ha ricevuta la Barbera d'Alba superiore Canova 2008, seppur risentisse ancora di un leggero squilibrio dovuto al recente imbottigliamento, con un ottimo frutto, buona acidità e freschezza e soprattutto un pregevole rapporto qualità prezzo.

Gradito il ritorno alla produzione del Langhe Nebbiolo 2006, ottenuto dai vitigni più giovani del blasonato Barbaresco, con una minor permanenza in botte che ne regala ottimi sentori fruttati, una buona acidità che ne preserverà la longevità e un tannino ancora un po' ruvido che si smusserà piano piano con primi caldi.

Sorpresa, seguita da approvazione infine per l'Evien 2008, una vinificazione a secco di uva moscato bianco, conosciuta in tutto il mondo nelle amabili vesti del Moscato d'Asti, ricco di sentori floreali, un po' mielosi e di frutta fresca come l'albicocca o la pesca, salvaguardati dal sapiente uso di botti di legno di acacia, un vino fortemente voluto e difeso da Fabrizio che ora, a distanza di qualche anno dalla sua prima produzione, sta riscuotendo grandi consensi tra i consumatori: un vino che "o lo si ama o lo si odia" per dirla in accento poetico...e per sua fortuna la maggioranza lo odorano!

 

Luciano Pavesio

 

Nelle immagini (foto Enzo Trento) il produttore Fabrizio Ressia degusta il suo Barbaresco Canova 2006 con alle spalle il riconoscimento del Tre Bicchieri del Gambero Rosso, le botti in rovere dove viene affinato il Barbaresco, la gamma delle bottiglie prodotte dall'azienda Ressia, le operazioni di rimontaggio durante la vinificazione del Barbaresco e uno scorcio dei filari nella collina sottostante l'azienda


Tag: milano, nebbiolo, Barbaresco, barbera, Neive, moscato, Ressia, Evien, Identità Golose, Gardini


px
px
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?