28.09.2002 | Vino e dintorni

Negheli, nato il ''vino dell’amicizia''

A Zoppola (PN) è nato il vino dell’amicizia Il “Negheli” è senz’altro l’ambiente più indicato per proporre un revival di usi e costumi che i moderni tempi hanno accantonato, infatti è stato un meraviglioso tuffo nel passato la giornata trascorsa presso l’antico borgo di Zoppola chiamato appunto “Negheli”, da dove sembra abbia origini la villa romana che è stato il primo nucleo abitativo di Zoppola.

In questo pittoresco e particolare luogo gli zoppolani e gli amici dei paesi limitrofi hanno potuto assistere in diretta alla pigiatura dell’uva, una tradizione quasi cancellata dalle memorie. La manifestazione era imperniata nella produzione del vino dell’amicizia per il quale vi hanno partecipato alcune aziende del comune di Zoppola tra le quali segnaliamo per la loro generosa disponibilità: Denis Riondato e Adriano Pighin di Murlis, Silvio Bomben e Pio Zilli di Zoppola, Renato Tius di Orcenico Inferiore, Antonio Borean di Castions, Secondo Crema di Cusano ed Edoardo Zilli di Zoppola. Dopo la vendemmia che ognuno ha provveduto di effettuare presso le proprie vigne, i cesti colmi d’uva sono stati portati presso l’aia del Negheli e versato il contenuto in un apposito tino. Delle simpatiche e graziose ragazze del paese in costume d’epoca a turno si sono calate nella “brenta” a pigiare l’uva con un contorno di allegria da tempo assopita nei lavori agresti sempre più meccanizzati. L’allegria ha raggiunto il suo apice quando sono incominciate a spillare le prime gocce del prezioso mosto che in seguito sarà trasformato in vino sotto la vigilata cura dell’esperto Luciano Figroli. Durante la giornata è stato distribuito agli ospiti, veramente numerosi, tra i quali parecchi emigranti, il piatto tipico della vendemmia: cioè pasta e fagioli con musetto. A cornice di questa riuscitissima manifestazione del vino dell’amicizia era stata allestita pure una istruttiva mostra micologica curata dall’esperto è appassionato micologo Maurizio Piccinin, e in occasione dei settantanni della nascita dell’AC Zoppola una vecchia e nostalgica gloria bianconera ha allestito una mostra fotografica sul glorioso passato della squadra con il titolo “A.C. Zoppola 1932-2002”. Un inaspettato temporale ha anticipato la fine della giornata che si è conclusa senz’altro positivamente con un discreto incasso che come al solito il comitato organizzatore ha devoluto in beneficenza alla scuola materna di Zoppola. Ora il mosto dell’amicizia sta compiendo la sua maturazione per trasformarsi in vino, vino che sarà distribuito il giorno di San Martino, patrono di Zoppola, in occasione della festa del ringraziamento. Gino Pignat

FONTE: IL MESSAGGERO VENETO

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