22.08.2019 | Vino e dintorni Inserisci una news

Le etichette della Nizza Patareina disegnate da Max Pellegrini

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Interessante connubio Vino-Arte operato dalla giovane acantina di castel Boglione (AT)

Da Castel Boglione a New York grazie all'opera dell'artista internazionale Max Pellegrini a fare da inaspettato passaporto per il mondo.

È questa in sintesi la storia di una giovane cantina astigiana, "La Patareina", di cui sono titolari Daniele Sburlati e Manuela Pattarino, coppia trentenne, coadiuvata dalla cognata Veronica e supportata da ll'intera famiglia.

 

I vigneti di proprietà si trovano tra le colline sul confine tra Rocchetta Palafea e Castel Boglione, per i bianchi, e a Nizza Monferrato, sulla collina di San Michele, per i rossi, Barbera in tutte le sue vesti in testa.

Del 2005 la scelta di trasformarsi da conferitori di uve a produttori, occupandosi dell'intero percorso che porta alla messa in commercio della bottiglia di vino.

La storia dell'azienda affonda però a 4 generazioni or sono.

"Risale fino al 1901 e a nonno Cico" - ricorda Manuela - "Avere vigneti in queste posizioni, su terreni che permettono una produzione di questa qualità, è un'autentica fortuna".

 

Suggestiva, soprattutto per essere immersa nel verde, la collocazione dell'azienda agricola che, oltre alla produzione, ospita momenti di visita e degustazione.

La svolta, per la cantina, avviene quando Daniele, di professione architetto, decide di dedicarsi al vino a tempo pieno. In mente, la volontà di rivolgersi subito con determinazione ai mercati esteri: "Ricordo lo stupore di mio suocero quando gli ho detto che avevo prenotato uno spazio in fiera a Hong Kong. L'anno successivo, nel 2018, siamo stati a Singapore, facendo tappa inoltre in Germania e in USA".

 

Mentre i primi risultati di vendite arrivano, grazie a impegno e determinazione, Daniele fa amicizia con un "wine lover " di New York, che gli propone di collaborare alla mostra di Max Pellegrini: un pittore torinese quotato sui mercati internazionali, dal segno dinamico ed espressivo, all'opera fin dagli anni Sessanta.

 

In parallelo alla sua mostra, nel maggio 2019 alle OGR di Torino, "La Patareina" lancia sul mercato una tiratura limitata di 980 Barbera "Nizza" 2016 che raffigurano, su etichetta e confezione, un'opera di Pellegrini.

 

"Siamo stati sorpresi dall'interesse," - racconta Sburlati -  "non solo dall'Italia ma anche da USA e Giappone: quasi la metà sono già prenotate. Tramite QR code sulle bottiglie è possibile scegliere il numero di produzione, mentre si può richiedere la versione firmata dall'artista".

 

Per la cantina e la famiglia che la porta avanti, le novità sono state tante e in breve tempo. Daniele, però, già guarda al futuro "Ci piacerebbe portare avanti questo connubio tra vino e arte in altre occasioni, dando vita a un museo-cantina. Michele Chiarlo ha dato l'esempio con il suo Nizza "I Cipressi": in testa alla classifica di Wine Enthusiast, ci ha dimostrato che il Nizza docg, e in generale il vino che produciamo da noi, può essere davvero qualcosa di speciale, unico, in grado di trovare un posto di rilievo nel mercato mondiale".

 

Luciano Pavesio


Tag: Nizza, Pellegrini, Boglione, Patareina, Sburlati, Rocchetta, Palafea, Pattarino


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