10.07.2012 | Eventi Inserisci una news

A Bruno Giacosa la prima Laurea Honoris Causa dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN)

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Una figura simbolo delle terre di Langa, un testimone della tradizione

Al Teatro Sociale "G. Busca" di Alba (Cn), martedì 10 luglio, davanti ad una platea di vignaioli di Langa e Roero, l'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche ha conferito per la prima volta la Laurea Honoris Causa in Promozione e Gestione del Patrimonio Gastronomico e Turistico a Bruno Giacosa, produttore di vino tra le eccellenze della qualità "made in Italy".

I principali vignaioli di Langa e Roero hanno riempito la platea del teatro, tutti riuniti per rendere omaggio ad un grande vecchio del vino del loro territorio, che con il suo lavoro ha portato il nome delle Langhe in giro per il mondo.

 

All'inizio della cerimonia sono state intitolate due aule dell'Università di Pollenzo a prestigiosi studiosi e amici, che hanno contribuito a vario titolo a fare grande l'istituzione e hanno altresì fornito un sostanziale contributo scientifico e affettivo alle forme e alle pratiche del cibo e allo sviluppo della conoscenza critica delle scienze gastronomiche.

Il Laboratorio di Analisi Sensoriale è stato intitolato alla memoria del prof. Marco Riva, tra i fondatori dell'ateneo, con una relazione del professor Claudio Peri mentre un'aula dell'agenzia è stata intitolata a Renato e Anna Dominici, gastronomi e cuochi, con una relazione del professor Alberto Capatti, già rettore dell'ateneo.

 

Piercarlo Grimaldi, il Rettore dell'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche, ha motivato così il conferimento della laurea honoris causa a Bruno Giacosa: «È la prima volta che l'Ateneo attribuisce una laurea honoris causa, per questa ragione la giornata di oggi è particolarmente importante per la giovane storia della nostra istituzione. Riconosciamo questo prestigioso titolo universitario non a chi solitamente è già parte del mondo accademico, ma ad un testimone della tradizione, ad una persona portatrice di una profonda sapienzialità non acquisita attraverso un lungo, canonico percorso di conoscenza e di formazione, ma consegnatagli oralmente, con il gesto e la parola dalle generazioni che l'hanno preceduta. Egli porta nel sangue la cultura del cibo perché nato "da una famiglia di ristoratori presente a Neive da sempre, tanto che avevano preparato il pranzo per Cavour quando era venuto a inaugurare la ferrovia". La sua storia e la sua esperienza sono un patrimonio costitutivo che sta a fondamento della Langa del presente. Il suo saper-fare che affonda le radici nel sapere fabrile e mitico di questo territorio diventa la ragione del successo della sua azienda, che oggi appare una compiuta sintesi tra innovazione e tradizione, capace di sviluppare una produzione che si radica ed esprime il territorio di Langa e le sue potenzialità più preziose».

 

Nella laudatio il prof. Nicola Perullo ha delineato la figura di Bruno Giacosa «E' stato uno dei precursori della stagione della rinascita della vitivinicoltura italiana di qualità, avvenuta negli anni '80. Egli, infatti, già dagli anni '60 e '70 si è proposto sul mercato internazionale con vini, apprezzati da tutti gli appassionati, che lo hanno fatto conoscere come firma individuale ma che, al contempo, hanno fatto conoscere la sua terra d'origine, quella nella quale ha sempre operato, le Langhe. Questi meriti oggettivi si declinano però in una serie di valori, intellettuali e umani, che rappresentano l'emblema specifico dell'opera di Giacosa e che corrispondono perfettamente ai compiti che la nostra Università si è data, fin dalla sua fondazione».

 

Bruno Giacosa ha chiuso così la sua lectio magistrali «La cosa che mi fa più piacere, al di là della mia cantina, è vedere che le Langhe sono diventate sempre più un luogo in cui si produce qualità, che il nome di queste terre è stato inserito nella ristretta cerchia delle aree più vocate del pianeta, che questi vini hanno finalmente il successo che io, fin da giovane, speravo che avrebbero potuto meritarsi. Non è stato facile, e anche oggi viviamo dei momenti poco sereni, ma sono orgoglioso di aver contribuito a diffondere nel mondo l'immagine dei vini Barolo e Barbaresco: ci saranno ancora crisi economiche e si potranno ridurre ancora i consumi di vino, ma questi due nomi sono entrati nel cuore, e nella bocca, di tanti appassionati e ci garantiscono di poter guardare al futuro con un po' di serenità. Io non so se merito questa laurea, ma sono lieto di poterla dedicare a tutti i produttori che fanno vino di qualità nelle Langhe».

 

Carlo Petrini, presidente dell'Università di Scienze Gastronomiche, ha chiuso l'incontro con un saluto «Dedicare due aule a figure importanti per la storia dell'ateneo, un nostro pezzo di intelligenza e di cuore, significa trasmettere a centinaia di studenti che passeranno attraverso questi spazi la passione che hanno messo nel proprio lavoro Marco Riva e Renato e Anna Dominici. I nostri studenti, che per il primo anno sono per la maggior parte stranieri, porteranno con sé, finito il percorso accademico, un pezzo del nostro territorio, una parte di Langa, quella Langa di cui Bruno Giacosa è uno dei testimoni più importanti. Accogliendo il finale delle sua Lectio Magistralis, noi premiando Giacosa premiamo tutti coloro che lavorando la terra hanno creduto nell'impossibile come Don Chisciotte. Dobbiamo essere tutti uniti nella nostra diversità con una logica di sentimenti che viene prima delle logiche di mercato. Infatti oggi siamo qui a testimoniare solidarietà e stima a un simbolo della diversità e ricchezza del nostro territorio. Un omaggio a lui e a una moltitudine di persone che concepiscono il mondo del vino basato sulle diverse identità e sfaccettature. Chi oggi parla di crisi, non si rende conto che è una crisi epocale. Perciò siamo costretti a trovare nuovi paradigmi. Il più importante è il ritorno alla terra, riconciliarsi con la natura; i prodotti agricoli, in primis il vino, non sono commodities, ma valori. Senza valorialità perdiamo il senso del passato e la visione del futuro».

(Fonte Ufficio Comunicazione UNISG)

 

Luciano Pavesio


Tag: petrini, università, alba, Giacosa, Pollenzo, Busca, laurea


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