05.01.2013 | Vino e dintorni Inserisci una news

Verticale Vini Marabino

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Metti intorno ad uno stesso tavolo il titolare dell'azienda Marabino il Dott. Pierpaolo Messina, l'enologo aziendale Sig. Salvatore Marino, insieme a due giornalisti del settore vitivinicolo : il Dott. Luigi Salvo ed il sottoscritto, e la degustazione che ne segue oltre che divertente รจ diventata a mio avviso anche istruttiva.

Direttamente in azienda nel rinomato comprensorio DOC 'Eloro & Noto', nel territorio di Pachino, si è svolta questa interessante carrellata, vini di alta qualità con un forte legame al territorio di origine, le cui uve di provenienza vengono coltivate con i principi della viticoltura biologica e biodinamica.

 

Società Agricola Marabino

C.da Buonivini - 96017 Noto (SR)

Tel: 39 335.5284101
Fax: 39 931.1846035

E-mail: info@marabino.it

Internet : http://www.marabino.it

 

I vigneti

( liberamente tratto dal sito aziendale )

Il territorio di Pachino è da sempre area di eccellenza per la coltivazione della vite, vanta di avere terreni di natura pianeggiante e di bassa collina con variabilità pedologiche particolarissime che vanno dal bianco calcareo, al nero argilloso, al rosso mediterraneo. Il clima è dolcissimo dall'autunno alla primavera, e d'estate diventa caldo arido con temperature medie tra le più alte dell'isola, questo territorio vanta di essere il più assolato d'Europa con cielo sempre limpido e terso.

La nostra scelta di adottare il metodo di coltivazione biodinamico per riuscire ad avere cura della nostra terra, per aver cura dell'uomo, e viceversa. Ciò che vive ha bisogno di ciò che è vivo! E infatti l'agricoltura biodinamica è un tentativo di governare la natura attraverso strumenti naturali generati dai processi di vita della natura stessa. La vite è messa in perfetto equilibrio con il suo ecosistema ed è in grado di ricambiare con i suoi magnifici frutti l'espressione di un territorio unico!

I metodi d'impianto sono ad alberello e a spalliera, a cavallo tra la denominazione di origine controllata "Noto" ed "Eloro". L'impianto ad alberello pachinese ha una densità di 7.000 piante ettaro, è detto "impupato" poiché viene "liato", ovvero si legano i germogli a un tutore di canna e poi successivamente è "mazzunato", che consiste nel piegare i germogli per inibire la dominanza apicale , come da antica tradizione. Gli impianti a spalliera sono stati realizzati con una densità di 5500 piante ettaro, sfruttando al meglio le pendenze del suolo, l'irraggiamento solare e i venti dominanti della zona.

L'azienda punta sulla riqualificazione del territorio, da sempre vocato alla coltivazione dell' uva da vino. Attraverso una selezione massale dalle vigne più vecchie del territorio di Pachino abbiamo individuato diversi biotipi di Nero d'Avola, vitigno principe della zona, inoltre sono stati reimpiantati varietà autoctone come il Moscato bianco da cui nasce il Moscato di Noto, vino di antichissime origini. Oltre ai vitigni autoctoni sono state selezionati due cloni diChardonnay che si sono ben adattati al microclima di Pachino conferendo singolari caratteristiche organolettiche.

La nostra Filosofia

Il vino, compagno atavico dell'uomo e primo dei suoi lussi in millenni d'umanità, donato dagli dei per fornire un tocco di calore e di gusto alla vita dei mortali, restituendogli il sapore intelligibile della Madre Terra: questa la filosofia della "Marabino", nata in terre di Noto, nella zona sud orientale della Sicilia nelle contrade "Buonivini" e "Barone" del rinomato comprensorio DOC "Eloro" e "Noto".

La tradizione vitivinicola dell' area sud-orientale della Sicilia è ben viva nella memoria della gente del luogo, qui la coltivazione della vite è stata per lungo tempo l'attività agricola prevalente. Il territorio di Pachino ha svolto per parecchi anni il ruolo di centro di produzione di mosti e vini prevalentemente impiegati per il taglio di vini più blasonati, acquistati dal nord Italia e dalla Francia in grandi quantitativi. La Marabino si pone come obbiettivo di riqualificare una zona che oggi è centro di grande interesse e di valorizzazione sotto il profilo commerciale, grazie a caratteristiche pedoclimatiche tali da permettere di ottenere vini di grande pregio.

La nostra attenzione è rivolta alla cura del territorio, per questo abbiamo scelto di usare esclusivamente prodotti naturali che seguono i principi dell'agricoltura biodinamica, per aiutare la vigna a trovare e mantenere l'equilibrio in sintonia con la natura e per far esprimere finalmente al vino la profondità del carattere della propria terra.

LA DEGUSTAZIONE IN AZIENDA 08 Dicembre 2012

In questa verticale siamo partiti dal vino piu' datato per arrivare al piu' giovane nella stessa tipologia, questo è un orientamento che sta prendendo il sopravvento, perchè si è capito nella pratica degustativa che diversamente i vini piu' vecchi andrebbero sicuramente penalizzati !

Eureka

Scheda tecnica

Classificazione

IGT Sicilia

Vitigno

Chardonnay

Suolo

Calcareo alluvionale con tessitura fine e medio impasto "terra niura"

Estensione vigneto

3,50 ha

Età vigne

Impiantate nel 2003, 2006

Sistema di allevamento

Cordone speronato (5.500 ceppi ettaro)

Altezza sul livello del mare

30 mt - 44 mt

Esposizione

Sud, Sud-Est

Resa per ettaro

60 qli

Agricoltura

Biodinamica, senza diserbanti, senza trattamenti e/o concimazioni chimici e/o sintetici, trattamenti antiparassitari limitati a bassi dosaggi di rame (25% del dosaggio autorizzato REG CEE 2092/91) , zolfo e propoli; concimazioni limitate alle preparazioni biodinamiche, trinciato di potatura e sovescio di graminacee e leguminose.

Tecnica di vinificazione

Vinificato in serbatoi d'acciaio a temperatura controllata con le bucce.

Invecchiamento

In acciaio, imbottigliato nella primavera successiva alla vendemmia

Produzione complessiva

20.000

Eureka 2009

Come riportato nella scheda tecnica questo vino è ottenuto da clone di chardonnay 100% che in queste zone assume particolarità uniche : in questa annata ancora venivano usati lieviti selezionati, ma nel corso degli anni successivi si è " ritornati " ai lieviti indigeni del luogo presenti sulle bucce dell'uva :

paglierino intenso con riflessi dorati ;

naso che manifesta un principio di terziarizzazione : una nota " tostata " al naso, nocciola ;

in bocca ha una acidità sostenuta e pimpante, caldo, si apre bene nel centro bocca e ritornano le note intercettate al naso.

Un vino da classificare molto buono ;

Eureka 2010

Da questa annata si è iniziato ad usare lieviti indigeni, ovvero propri dell'uva di origine, 12 gg di macerazione sulle bucce ed un 2% del mosto è transitato in barriques :

colore giallo oro ; al naso note di frutta matura, leggere note floreali in sottofondo ; in bocca ha una buona acidità, sapido, fa salivare a lungo, la vicinanza del mare è tutta racchiusa nel bicchiere. Un vino da conservare in cantina ancora molti anni a venire, da classificare oggi molto buono, ma in divenire sarà ottimo ;

Eureka 2011

Colore giallo oro, luminoso e brillante ; al naso è intenso con note di un buon frutto croccante ; in bocca è sapido, minerale, fa salivare a lungo, è caldo con una Pai di buona lunghezza, particolare e molto piacevole. Da classificare Ottimo

Siamo poi passati al secondo vino chiamato :

Archimede

Scheda tecnica

Classificazione

D.O.C. Eloro Pachino Riserva

Vitigno

Nero d'Avola

Suolo

Calcareo argilloso con tessitura fine. "terra palomina"

Estensione vigneto

3,50 ha

Età vigne

Impiantate nel 1970

Sistema di allevamento

Alberello (7.000 ceppi ettaro)

Altezza sul livello del mare

30 mt

Esposizione

Sud

Resa per ettaro

50 qli

Agricoltura

Biodinamica, senza diserbanti, senza trattamenti e/o concimazioni chimici e/o sintetici, trattamenti antiparassitari limitati a bassi dosaggi di rame (25% del dosaggio autorizzato REG CEE 2092/91) , zolfo e propoli; concimazioni limitate alle preparazioni biodinamiche, trinciato di potatura e sovescio di graminacee e leguminose.

Tecnica di vinificazione

Vinificazione in rosso con lunga macerazione del mosto con le bucce

Invecchiamento

In botti di Rovere francese da 60 hl per 12/14 mesi

Produzione complessiva

15.000

Archimede 2007-gr.14-

Questo vino viene ottenuto da una vecchia vigna di 45 anni, ad alberello, fatto transitare per 5 mesi in grandi botti di legno :

Colore rosso rubino vivo e brillante ; al naso note speziate ; in bocca è elegante, caldo, impostato sulla finezza e non sulla muscolosità, buona sapidità. Da classificare molto buono/ottimo ;

Archimede 2008

Devo aggiungere che il contenuto di SO2/anidride solforosa in tutti questi vini è molto contenuto, intorno ai 60 mg/lt, lasciato affinare per circa un anno in grandi botti di legno : rosso rubino scuro ; naso intenso con note di macchia mediterranea, eucalipto ; bocca vivace con una buona acidità, vibrante, sapido, lungo nel finale.

Da classificare Ottimo ;

Archimede 2009

Annata caldissima, vinificato con i suoi lieviti autoctoni o indigeni ; bassissimo contenuto di S02, pari a circa 30 mg/lt :

rosso scuro, cupo ; naso intenso con note di frutta scura , amaroneggiante; in bocca è caldo, pieno, tannini di grana fine ancora vivi e presenti, buona acidità, lungo nel finale.

Da classificare molto buono ;

Archimede 2010

Rubino scuro con riflessi violacei ; naso intenso, fine e floreale, con note agrumate, anche cannella ; in bocca è " scalpitante ", giovanissimo, acidità alta ( circa 8,20 ), molto lungo nel finale. Oggi è da classificare molto buono, ma è da conservare in cantina alcuni anni dove diventerà Ottimo ;

Archimede 2011

Prelevato direttamente dalla botte di grande capacità, in quanto non ancora pronto, sosterà almeno 18/20 mesi :

colore violaceo scuro ; naso molto intenso con note fruttate e floreali di grande piacevolezza; in bocca è ancora tannico, necessiterà di affinamento in bottiglia, è godibile, con un buon frutto, mediamente lungo ! Da classificare molto buono !

Una bella esperienza sensoriale, durante la quale ci siamo scambiati pareri, osservazioni, dettagli, perchè solo nelle degustazioni fatte nello stesso momento e con gli stessi vini, si possono esprimere pareri ed opinioni che a distanza di tempo e diversità di luoghi non avrebbero piu' alcun significato, se non assolutamente personale e relativo. Queste degustazioni, a mio avviso, permettono a tutti i partecipanti indistintamente di crescere ed accrescere il proprio bagaglio degustativo, perchè solo dal confronto e dallo scambio di opinioni si potrà crescere tutti quanti !

Questi vini hanno denotato un filo conduttore unico e comune, ovvero la forte identità territoriale, l'assoluta qualità e genuinità, raggi del sole di Sicilia e del mare mediterraneo di Portopalo e Capopassero , racchiusi in una bottiglia !

Conosco e seguo questa giovane realtà di Pachino da almeno 5 anni, fin dalla sua nascita, e negli anni ho rilevato un costante e graduale innalzamento del livello qualitativo dei vini prodotti, oggi aggiungendovi anche ( aspetto non trascurabile e molto apprezzabile ) l'aspetto salutare del modo di coltivare le uve e vinificazione, per cui una azienda da collocare al top della produzione siciliana !

Vini di grande personalità, qualità organolettica e salubrità, non disgiunte dall'ottimo rapporto qualità/prezzo !

Nel video che segue, girato direttamente in azienda, il titolare ci spiega come viene applicata la biodinamica nei vigneti.

Buona visione

 

http://youtu.be/3P2f-QH7KCE

mentre in un secondo video , reperito su Youtube, l'enologo ci parla dei vini e dell'azienda

http://youtu.be/2CegCZDL4iU

Roberto Gatti

05 Gennaio 2013


Tag: winetaste, sicilia, roberto gatti, pachino, marabino, noto, avola, pierpaolo messina, eureka, archimede


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