20.08.2009 | Vino e dintorni Inserisci una news

Salvatore Murana : l'anima del Passito di Pantelleria

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Sono stato a Pantelleria, ed ho avuto la fortuna di conoscere personalmente Salvatore Murana, il primo agricoltore pantesco ad imbottigliare e fare conoscere fuori dall’isola, il ( ora….. ) famoso passito di Pantelleria.

. Salvatore è uno di quei personaggi che se entri nelle Sue corde e simpatie Ti accoglie a braccia aperte, diversamente è meglio guardare altrove, personalmente ho legato fin dal primo impatto, forse perché presentato da un caro e comune amico fraterno siciliano.

Ho avuto la possibilità di visitare l’isola, ancora allo stato “ naturale “, anche se non sono pochi i “ forestieri “ che qui arrivano per cementificare e distruggere quanto la natura ha creato in molti secoli, ma stiano attenti questi “ pirati della new economy” : l’isola era e rimarrà sempre dei panteschi.

Fatta questa premessa, e per meglio farvi capire il personaggio Salvatore Murana, Vi voglio riportare una recente intervista che una bella rivista online gli ha riservato, poi in calce le mie degustazioni di alcuni vini di Salvatore.

Buona lettura

Roberto Gatti

 

  

VIVERE DI VINO

Salvatore Murana fa vino a Pantelleria da sei generazioni. Che futuro c’è per il prodotto principe dell’isola? “Non si faranno più grandi numeri ma grandi bottiglie e non ci sarà più spazio per i piccoli contadini-artigiani”

 

Passito prossimo

 

Quando l’amore smisurato verso una terra difficile quanto ricca si coniuga al vino, nascono dei prodotti che sono speciali. Salvatore Murana produce vini a Pantelleria da sei generazioni. Non solo è un grande appassionato dell’isola, ma anche un profondo conoscitore delle sue potenzialità. La sua immensa devozione per questa terra si percepisce immediatamente fermandosi a parlare per qualche istante con lui. Poi, soffermandosi a degustare i suoi vini passiti ci si accorge che il suo lavoro di vignaiolo è una continua dichiarazione d’amore all’isola. Ed è proprio tra i filari carichi di grappoli e un leggero vento di scirocco che si sofferma a parlare del prodotto principe dell’isola, un vino passito che di Pantelleria racconta il fascino e i profumi.

 

Cosa deve possedere un passito per essere degno di questo nome?

“Il vino dolce di Pantelleria è caratterizzato da una maturazione che avviene attraverso il calore. Ciò significa che deve essere la massima espressione del calore stesso. Innanzitutto, il colore non deve essere ingannevole ma proporzionato alla robustezza del vino. La sua dolcezza non deve essere eccessiva, inoltre la persistenza deve essere valutata a bicchiere vuoto, più i profumi sono forti, più imponente è il vino”.

 

Cosa ne pensa delle discussioni che ci sono state sulla possibilità di imbottigliare il passito di Pantelleria al di fuori dell’isola?

“L’imbottigliamento del vino sull’isola è un doppio vantaggio per i produttori e anche per i consumatori. In primo luogo in termini economici, poi anche d’immagine, poiché conferisce valore aggiunto al territorio. D’altra parte credo che questo vino non porti solo il nome dell’isola ma anche tutto ciò che vive qui. I nostri cugini d’Oltralpe hanno capito che del territorio devono fare risorsa preziosa, noi italiani non molto”.

 

Quali sono i rischi che si corrono?

“Il vino è la conseguenza del territorio e dunque imbottigliando al di fuori di Pantelleria le tentazioni diventano forti… Bisogna evitare quanto accaduto finora, ovvero che il passito isolano venga utilizzato come serbatoio di profumi e corpo di molti vini prodotti altrove. Pantelleria sta ancora pagando il pedaggio per questo motivo”.

 

Cosa ne pensa degli innumerevoli passiti artigianali e contadini che si possono trovare sull’isola?

“Credo che il gusto sia conforme alla rozzezza dell’intelletto, chi viene in vacanza qui sceglie cosa comprare ed il grado della piacevolezza di ciò che acquista”.

 

Quale sarà secondo lei il futuro di questo vino?

“La crisi di questo periodo avrà i suoi effetti sul prodotto in modo positivo e diventerà molto più difficile in termini economici produrre vino. Non si penserà più a questa terra come base produttiva di “essenze”. Si prediligerà la produzione di “bottiglie-scrigno” per contenere non soltanto vino, ma sangue e sudore di questa terra. Non credo che vi sarà ancora spazio per grandi produzioni, così come per i piccoli contadini- artigiani. Non si faranno più grandi numeri, ma grandi bottiglie. Pertanto tutto ciò si può sintetizzare dicendo che il futuro vitivinicolo del passito di Pantelleria è uno ‘sport da ricchi per ricchi’”.

 

Quali saranno i nuovi produttori di passito?

“Certamente non i panteschi, ma gente di fuori, vi sarà una nuova categoria di vignaioli formata da vacanzieri residenziali e non più ‘vignaioli del fine settimana’. D’altra parte è la gente del nord ad aver salvato quest’isola, anzi è l’isola stessa ad essersi salvata dai violenti attacchi esterni fallimentari soprattutto in ambito edilizio”.

 

Come descriverebbe i suoi prodotti?

“Da quando produco vino mi sono accorto che le mie bottiglie sono diventate testimoni del territorio, esse non appartengono più a me ma sono specchio di tutta la comunità pantesca”.

 

E il suo famosissimo Creato annata ’76?

“Ogni anno riprovo a rifarlo, non sempre i vini però rispondono dei propri sforzi. Le prime annate che ho prodotto sono state le più longeve e continuano a far sperare molto bene, il Creato è un vino che può invecchiare 60 anni ed io so che le mie bottiglie continueranno a vivere molto a lungo, quando io non ci sarò più. Questi vini sono assolutamente senza tempo”.

 

( Fonte Cronache di Gusto )

 

 

 

 

 

Azienda Agricola Murana Salvatore- Pantelleria-

 

Vino Passito di Pantelleria Mueggen 2005- gr. 14-

 

SCHEDA TECNICA

Sugli assolati rocciosi terrazzamenti di pietra lavica dell'Isola ventosa di Pantelleria, nelle vigne di Costa, Gadir, Mueggen, Khamma e Martingana, la mia Famiglia coltiva tradizionalmente l'uva Moscato d'Alessandria, chiamata popolarmente Zibibbo. Per la natura del terreno e clima di questa piccola Isola al centro del Mediterraneo, le basse viti producono pochi grappoli di uva che viene raccolta in Agosto selezionando solo quelli migliori e posti ad appassire al sole su stenditoi di pietra nel vigneto, per dieci - dodici giorni, avendo cura di girarli manualmente più volte. L'uva viene poi delicatamente spremuta ed il mosto ricco di zucchero e naturali aromi fatto fermentare per ottenere così un vino che grazie al particolare clima di nascita e all'appassimento, offre piacevoli sensazioni, dal profumo intensamente fruttato di albicocca e pesca sciroppata, al gusto dolce, pieno, aromatico, ma non stucchevole. Ideale vino per dessert e da compagnia, dove il frutto di tante sensazioni è merito della particolare natura dell'Isola e del mio attento e appassionato lavoro di vignaiolo.

 

 

NOTE DI DEGUSTAZIONE DI WINETASTE

 

Mueggen è il nome della località in cui vengono coltivati questi piccoli alberelli di Moscato di Alessandria d’ Egitto, chiamato in zona Zibibbo:

oro ambrato, carico e luminoso, scende denso nel bicchiere, quasi olesoso : uva passa e fichi al naso ; in bocca ci dona il meglio : è corposo, caldo, dolce, pieno ed appagante.

Un vino vero e maschio, come chi lo ha prodotto : Salvatore Murana personaggio pantesco doc al 100%, solare e diretto, che ha trasmesso a questo vino tutta la sua personalità.

Una grande espressione del PP, un nettare nel bicchiere, uno sciroppo, una ambrosia adatta a curare ogni malattia del corpo e della mente.

Un vino da classificare eccellente, in base alla legenda di cui sotto;

 

 

Vino Gadi’ 2006 gr. 13,50 –

Da uve Zibibbo 100% allevate ad alberello nell’isola di Pantelleria, viene ottenuto questo vino: di colore paglierino carico; al naso è aromatico, fine ed intenso, lo definirei ammaliante, si percepisce il moscato o zibibbo; in bocca è secco, piacevole ed originale, ben vinificato.

Un vino da abbinare a piatti aromatici e profumati, oppure in contrapposizione con formaggi erborinati, tartufi di mare ed ostriche.

Un vino da classificare ottimo, in base alla legenda di cui sotto.

 

Alla nostra salute, cari amici lettori , con il magnifico passito di Pantelleria di Salvatore Murana, l’anima vitivinicola piu’ profonda di questa meravigliosa isola.

20-08-2009

 

P.S. ) Consiglio una lettura ai links:

http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=3770

http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=2871

 

 http://www.lavinium.com/cgilav/visuvinlav.cgi?IDvino=607

 

 

0-60 

scadente o difettoso

61-70

passabile o corretto

71-75

medio e senza pretese

76-80

piacevole o franco

81-85

buono

86-90

molto buono/ ottimo

91-95

eccellente

96-100

Top Wine

 

 

 


Tag: winetaste, gatti, passito, pantelleria, murana, Mueggen


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