Vivai Cooperativi Rauscedo

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  • Pordenone (Pordenone)
  • Friuli Venezia Giulia
  • Via Udine, 39
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  • Dati di produzione e vendita
  • Anno di fondazione: N/A
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  • Bottiglie prodotte: N/A
  • Vendita diretta: Si
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Circa 80 anni fa a Rauscedo, ai piedi delle prealpi carniche, in un ambiente economicamente depresso e caratterizzato da emigrazioni di massa, venne a costituirsi il primo nucleo di un'attività vivaistico-viticola. Fu un ufficiale del Regio Esercito ad insegnare ad alcuni agricoltori del paese la tecnica dell'innesto al tavolo, che essi appresero ed assorbirono avidamente, nella speranza di elevare il loro tenore di vita. Si iniziò così, alla spicciolata, una modesta attività, subito appoggiata dalla locale Cattedra Ambulante di Agricoltura prima e dall'lspettorato Provinciale poi, che contribuirono ad una sufficiente preparazione tecnica dei primi vivaisti. In coincidenza di uno dei più lunghi e più gravi periodi di crisi di tutta I'economia mondiale

e di paurosa recessione di quella agricola nazionale e quindi locale, con I'inevitabile concorrenza fra i diversi produttori locali di materiale vivaistico, intorno al 1929/30 si diffuse I'idea che la forma associativa avrebbe risolto molti problemi e permesso una maggior produzione a prezzi remunerativi. Fu così che, dopo varie vicissitudini, su iniziativa di “autentici apostoli”, come li nominò il compianto Prof. Cosmo, sorsero, oltre 70 anni orsono, i Vivai Cooperativi Rauscedo.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale l'attività della Cooperativa dovette però rallentare e quasi cessare. Dopo la guerra nuove energie si riversarono sul paese: le nuove generazioni non emigrate ed i reduci che non volevano abbandonare le loro terre, tanto che nel 1948 furono superati i 3 milioni di innesti-talea


Con il tempo ed il crescente lavoro molti emigrati ritornarono alla loro terra d'origine per cui la Società poté far fronte alla crescente produzione con nuovi uomini e nuove strutture. Ma siamo già a tempi relativamente recenti, i tempi delle nuove generazioni, che debbono attingere dal ricordo sempre nuove energie per uno sviluppo sociale, economico e tecnico della loro attività vivaistica, coscienti che le barbatelle da loro prodotte vanno a mettere le radici in tutte le zone viticole; i viticoltori italiani e di altre nazioni si aspettano dal loro lavoro e da quello dei tecnici della cooperativa materiale perfettamente selezionato, da utilizzare per ottenere vigneti sani, longevi e di alta qualità a vantaggio della viticoltura mondiale.
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