Marchesi Ginori Lisci

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La famiglia Ginori, originaria di Calenzano, si trasferì a Firenze già alla fine del Duecento scegliendo il quartiere di San Lorenzo.Fin dal Trecento i Ginori parteciparono attivamente alla vita cittadina annoverando numerosi Priori e vari Gonfalonieri di Giustizia della Repubblica di Firenze.Nel Quattrocento i Ginori possedevano diverse case nel borgo di San Lorenzo alto (come allora era chiamata l'attuale Via de' Ginori); su quest'area, tra il 1516 e il 1520, Carlo detto "Il Vecchio", fece costruire il Palazzo Ginori su disegno dell'architetto Baccio d'Agnolo. Egli fu non solo banchiere e Gonfaloniere di Giustizia, ma anche uno dei commercianti più ricchi d'Italia. I Ginori, oltre ad essere attivi nella vita politica, furono grandi mercanti sia nel Cinquecento che nel Seicento e, proprio per incrementare questa loro principale attività, intrapresero lunghi viaggi in Europa, in Sud America e in Oriente.Come mercanti della lana, nel 1524,contrassegnavano la loro merce con il marchio che viene oggi utilizzato per il vino prodotto dalla famiglia Ginori.
Nel Settecento visse Carlo Andrea Ginori che fu sicuramente una delle figure più importanti di questa famiglia; fin da giovane mostrò di essere ricco di talenti straordinari e di avere una particolare attitudine agli affari e, nel 1737, all'età di 35 anni, fondò la storica manifattura di porcellane di Doccia.Fu governatore di Livorno dal 1746 al 1757, periodo nel quale sviluppò e bonificò la sua tenuta di Cecina nell'Alta Maremma che aveva acquistata dalla casa dei Lorena.Nel 1786 Francesca Lisci sposò il Marchese Lorenzo Ginori ed, essendo l'ultima discendente della sua famiglia, lasciò al figlio Carlo Leopoldo tutti i suoi beni, tra cui la tenuta di Querceto. Quest'ultimo, per rispettare la volontà della madre, aggiunse il cognome dei Lisci a quello dei Ginori.Nella prima metà dell'Ottocento, grazie al lavoro e all'intraprendenza di Lorenzo, figlio di Carlo Leopoldo, la manifattura di Doccia divenne una vera e propria grande industria, dando lavoro a più di 500 operai e aumentando notevolmente la produzione in modo da far fronte alla concorrenza dei paesi stranieri.Come già nei secoli precedenti anche nell'Ottocento i Ginori furono molto presenti nella vita politica; infatti, sia durante il periodo del Granducato di Toscana sotto gli Asburgo Lorena che durante il Regno d'Italia, vari membri della famiglia furono nominati senatori e deputati.Nel Novecento Lorenzo Ginori, nonno degli attuali proprietari, si dedicò con slancio all'agricoltura sia nel campo della bonifica integrale della tenuta di Querceto sia nel miglioramento della fattoria di Doccia. Dopo la seconda guerra mondiale il figlio Leonardo, grande appassionato ed esperto di agricoltura fino ad essere nominato Accademico dei Georgofili, prese le redini delle aziende agricole di famiglia. Egli si distinse anche nel campo della storia dell'arte scrivendo importanti volumi sulla storia della porcellana di Doccia e sulla storia dei Palazzi di Firenze.
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