25.07.2011 | Vino e dintorni Inserisci una news

Una Guida dei Vini ora degusta a bottiglia " scoperta "

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Voglio credere e sperare, per tenere ancora vivo quel minimo di credibilità che alcune Guide dei Vini Italiani ancora si portano appresso, che le degustazioni vengano fatte in forma rigorosamente “ anonima “ o come mi piace scrivere “ alla cieca ed alla sorda “.

Chi si trova a giudicare il lavoro altrui, cosa solo apparentemente facile, deve lavorare nel modo piu' limpido e trasparente possibile per non lasciare adito a pensieri cattivi.

Pur ammettendo la perfetta buona fede di tutti coloro svolgono questo delicato lavoro, è fuori di dubbio e fa parte della natura umana, che tutti noi siamo condizionati ( anche senza volerlo ) dal nome del produttore, dal costo del vino, e da 1000 altre variabili.

Cosa non trascurabile è anche il rapporto di amicizia , conoscenza e simpatia che molte volte si instaura tra produttore ed addetto ai lavori, che non potrà non influire sul giudizio finale.

Sempre durante le degustazioni finali svoltesi alcuni anni fa, di questa stessa guida alla quale mi riferisco, la commissione composta da tutti i responsabili regionali aveva votato per un vino, con un 3 voti favorevoli e ben 5 contrari, poi quando " inavvertitamente " lo speaker ha dato il nome dell'azienda e del vino in questione, c'è stato un repentino cambio di rotta e di giudizio finale completamente ribaltato, assegnando il massimo dei riconoscimenti per quel vino e quella azienda ( questo era documentato in un video su Youtube )

Ora venuto a conoscenza, dalle foto pubblicate su un blog di un amico siciliano, che da quest'anno collabora alle degustazioni della guida, che le stesse vengono effettuate a bottiglia scoperta, cosi' gli ho scritto per avere chiarimenti :

Roberto Gatti ha scritto :

Ciao..............,

mi pare di avere notato dalle foto allegate, che le degustazioni sono state fatte tutte a bottiglia " scoperta " o sbaglio ?

Se cosi' fosse non sarebbe , a mio parere, un buon metodo per giudicare dei vini.....da inserire in una guida, poi ognuno a casa sua fa come meglio crede.

Se mi sono sbagliato allora bisognerebbe almeno togliere quelle foto.

Ciao e buon lavoro

Roberto

Questa la risposta dell'amico :

Caro Roberto, osservazione corretta la tua ma solo nel caso di una competizione tra vini. La Guida in questione, del.............., prevede una selezione delle etichette che rispettano bevibilità, piacevolezza al palato e riconoscibilità del vitigno, rigorosamente autoctono. In tale caso bisogna anche valutare, insieme al vino, anche il territorio di provenienza, ergo, conoscere la scheda del vino è indispensabile per meglio tenere in considerazione il tipo di terreno, il microclima ed altri parametri caratterizzanti un particolare territorio. Tu sai bene quanto ciò è variegano in Sicilia, il cosiddetto "continente del vino", grazie all'estrema variabilità delle condizioni pedoclimatiche e quelle ampelografiche dei vitigni. Pertanto, le bottiglie scoperte, in tale caso non solo sono consentite ma addirittura indispensabili.

CONSIDERAZIONI FINALI

Ho elementi concreti ed esperienze vissute da alcuni tra i migliori degustatori siciliani, per cui posso affermare che alla " cieca " è difficilissimo per chiunque individuare territorio, vitigno, microclima ecc.

Poi chi è in grado di definire quale sia il prototipo giusto di vino che corrisponde a quella varietà, a quel microclima, a quel territorio : NESSUNO, è umanamente impossibile per chiunque, anche per i migliori e piu' esperti degustatori.

Dovremmo dividere la Sicilia, citata ad esempio, nei mille e piu' comuni e territori, ed all'interno di ognuno andare a definire dei parametri gustativi catalogati, a cui fare riferimento : IMPOSSIBILE PER OGNI ESSERE UMANO.

Quindi le mie perplessità con la risposta dell'amico, che è solo un collaboratore e non ha alcuna responsabilità sulle linee guida delle degustazioni, questo tengo a precisare, sono fortemente aumentate, perché lasciano il campo a mille congetture ed ipotesi, anche le meno nobili.

Troppi interessi economici stanno alla base della redazione di una guida, per cui meglio sarebbe stato avere sgombrato il campo da ogni cattivo pensiero, affidando l'anonimizzazione delle bottiglie ad un pubblico ufficiale esterno, cosi' come avviene nei concorsi enologici autorizzati dal Ministero, ma questo sono certo non avvenga mai . Già sarebbe importante l'anonimizzazione seria e consapevole, anche senza notaio, ma suffragata da testimoni.

Se le guide dei vini non opereranno in questo modo, al di sopra di ogni sospetto, non avranno futuro, e perderanno quel minimo di credibilità che ancora possono vantare. Spero che non tutte operino in questo modo a mio avviso troppo semplicistico e poco trasparente.

Voi potrete esprimere il vostro parere seguendomi su Facebook, qui :

http://www.facebook.com/pages/wwwwinetasteit/122214724532050?sk=wall

Roberto Gatti


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