21.03.2010 | Vino e dintorni Inserisci una news

E' nato The f(d)ark side of wine

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A circa un mese dalla sua nascita vi presento The f(d)ark side of wine, un nuovo Social Network che tratta alcuni temi “sociali” relativi all’enogastronomia: lavoro nero, sicurezza dei luoghi di lavoro e maltrattamento degli animali in primis.

The f(d)ark side of wine è nato dalla necessità di avere uno spazio specifico e specificante, per affrontare i temi sociali legati all'enogastronomia, dopo una serie di tentativi poco proficui di portare questi argomenti su altre piattaforme, ma anche per la grande quantità di materiale da diffondere che non può certo occupare tutto lo spazio di un SN che si occupa si di enogastronomia, ma da angolazioni differenti.

Quello che viene richiesto, in piattaforme come queste, è quella di arrivare a parlare di questi argomenti con modalità più “accettabili” all'ambiente a cui si parla, finendo così per fare quasi sempre delle concessioni nella paura di urtare gli iscritti, che spesso sono parte in causa, con affermazioni troppo recise.

Spesso alcuni accondiscendono a queste necessità dei SN e la causa non è in generale la mancanza di convinzione, ma piuttosto il disordine di essa e l'influenza che esercitano sulla nostra mentalità teorie ed idee del pensiero corrente non bene confutate dalla loro stessa critica.

Ma il più delle volte la causa è il timore di urtare il sentimento/interesse delle persone, il desiderio di insinuarsi nell'animo dei lettori, di vincerne le diffidenze; insomma, tutto un opportunismo che trasforma ciò che dovrebbe essere un apostolato in qualche cosa che ricorda troppo il mestiere del ciarlatano.

Io credo che non si debba nascondere nessuna parte del proprio pensiero.
Se le cose di cui parlo non trovano simpatia in questi SN, vuol dire o che non ho la nozione esatta degli interessi di questi, o che le persone che li frequentano sono arroccate sulle proprie posizioni, oppure sono impressionate da altre idee.

Penso che sia un grave errore rimediare all'ostilità dell'ambiente adattandosi a toccare solo argomenti trendy, o cmq con modalità “accettabili” a questo, attenuando la fisionomia del proprio pensiero.

Il risultato immediato che si ottiene dal facile consenso dell'ambiente è sempre vano e passeggero, mentre un risultato duraturo non può aversi che affermando schiettamente i propri principi e cercando di dimostrare il tranello in cui si cade ascoltando chi spinge a diffidarne.
Le obiezioni che ho trovato sulla mia strada sono note, e in fondo sono sempre le stesse: si afferma che certo si vuole arrivare a trattare questi argomenti, ma a poco a poco, c’è modo e modo, chi va piano va sano e va lontano ...
Solo che, nella teoria dell'andar piano, a volte pare sia compreso il camminare in senso opposto.
Questo atteggiamento è percepibile dappertutto, e rischia di diventare mancanza di pensiero, di coscienza, di obiettivi.

Difendere l'intransigenza del pensiero è condizione necessaria della intransigenza delle azioni.
Al contrario di quanto mi è stato proposto ho ritenuto quindi importante acquisire una maggiore indipendenza di pensiero senza temere di comunicarla lucidamente.
Altrimenti cederei la grande forza di queste idee, che sono le più grandi leve della nostra storia, perché riflettono le leggi che oggi sono necessarie, agli atteggiamenti equivoci di tutto il comparto agroalimentare, che asserviscono a loro i consumatori finali confondendo la realtà dei propri interessi.
E vogliono confonderla perché sanno, come lo so io, che in fondo quando quella realtà sarà liberata da ogni pregiudizio, allora diventerà azione, una azione che farà cambiare lo stato delle cose.

Su The f(d)ark side of wine troverete link a notizie come quella che il comparto agricolo continua ad essere il settore più colpito dagli incidenti sul lavoro: negli ultimi 6 mesi del 2009 sono morte 127 persone sui trattori.
Troverete l’elenco delle centinaia di agrofarmaci usati in viticoltura, con grave danno per l’ambiente e serissimi pericoli per l’uomo, troverete notizie freschissime su come il lavoro nero nelle campagne sia sempre molto diffuso, con il benestare di individui come Stefano Tesi di Teatro Naturale.

Troverete notizie sulle menzogne relative agli ogm che basano i propri dati su di una sperimentazione scarsamente predittiva come quella animale, fino ad arrivare alle sagre di paese, che definire medioevali è un eufemismo, in cui vengono usati gli animali per sfogare un pubblico di barbari.

Insomma, questo è The f(d)ark side of wine: se anche a voi non piace girare intorno a certi argomenti, in questo SN potrete trovare qualcosa di interessante.
La piattaforma è appena nata, i contenuti sono ancora pochi, così come gli iscritti, anche se qualche Vinixiano è già presente, e d’altra parte gli argomenti da affrontare sono davvero molti, ma le cose si costruiscono così, giorno dopo giorno, mattone dopo mattone.

The f(d)ark side of wine naturalmente non è una copia di altri SN enogastronomici, nè si vuole sostituire ad essi, non si parla nè di degustazioni nè di tutte le cose di cui si parla qui.

Ci sarebbe ancora molto da dire, … magari siete curiosi del nome, ma questo e tutto il resto vi lascio scoprirlo da soli, se lo vorrete.

Ciao
Pierpaolo Paradisi


Tag: The f(d)ark side of wine


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