03.08.2013 | Vino e dintorni Inserisci una news

Vini tipici del Salento, dai grandi rossi ai freschi e profumati rosati

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Una occhiata sul panorama vitivinicolo salentino, i vitigni tipici della bassa puglia e tutte le piĆ¹ importanti etichette che hano fatto la storia della viticoltura salentina nel mondo.

I vini tipicamente salentini, ovvero quelli da sempre ritenuti un vero e proprio marchio distintivo del territorio del Sud della Puglia, un territorio meglio conosciuto come il "Salento", sono certamente ottenuti da vitigni autoctoni quali il Negroamaro, il Primitivo, l'Aleatico, la Malvasia Nera e il Susumaniello.

Lo scettro lo detengono senza dubbio i primi due vitigni menzionati, è grazie alla loro ormai capillare diffusione che la Puglia vitivinicola è ormai conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Non v'è dubbio che anche per i meno avvezzi Negroamaro sia sinonimo di Salento così come Primitivo viaggi a braccetto con Manduria, via via gli altri vitigni meno conosciuti ai più ma altrettanto importanti per la valorizzazione dell'intero territorio salentino.

Và detto per completezza che anche i vini rosati in genere devono molto al Salento, in quanto è proprio in questo lembo che nel 1943 si è prodotto il primo vino rosato italiano ottenuto da uve negroamaro e malvasia nera.

Tra i tanti vini del Salento, vi sono etichette ed aziende vinicole simbolo, vini che hanno fatto la storia, veri "miti" dell'enologia salentina tra i quali:

  • Graticciaia - grandissimo Negroamaro delle agricole Vallone
  • Patriglione - altro straordinario Negroamaro prodotto dall'azienda di Cosimo Taurino
  • Le Braci - al pari del Patriglione, anchesso 100% Negramaro, il suo produttore è il famoso enologo Severino Garofano, padre dello stesso Graticciaia
  • Selvarossa - grande blend di negroamaro e malvasia nera prodotto da Cantina due Palme, la più grande cantina cooperativa pugliese
  • Primitivo di Manduria 60 anni - Uno dei più importanti rappresentantidel vitigno primitivo, prodotto da Feudi San Marzano
  • ES - il più grande Primitivo di Manduria mai esistito, vincitore tra i tanti, del premio quale miglior vino d'Italia.

Vi sono, poi, tantissimi vini quotidiani che grazie alla loro facilità di beva hanno avuto una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale e internazionale, anch'essi portabandiera della Puglia e del Salento in particolare, a testimonianza che anche i vini del Sud possono competere con i più blasonati vini toscani e piemontesi in primis. Non più vinoni marmellatosi, pesanti, rozzi e con gradazioni alcoliche da distillati ma eleganti, bevibili e territoriali.


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