21.02.2005 | Itinerari del Gusto

Terre d’acqua, di riso e di ville

L’ossimoro "terra d’acqua" richiama l’immagine dei tanti paesaggi delle risaie della bassa veronese, comprensorio di produzione del Vialone Nano, dove ai terreni argillosi si alternano ampi rettangoli allagati d’acqua sin dalla primavera per consentire la crescita delle piantine di riso...

Sono 24 i Comuni che si incontrano lungo un itinerario paesistico che alterna splendide architetture e risaie e dove il riso fa da padrone nell’economia locale, nella gastronomia e nelle tradizioni contadine. La "Strada del Riso Vialone Nano Veronese IGP" è un'associazione riconosciuta dalla Regione Veneto, a cui hanno aderito per adesso 21 amministrazioni comunali, nata con l'obiettivo di valorizzare turisticamente un vasto territorio situato a sud di Verona.

L’itinerario gastronomico-culturale, che lega il prodotto "riso" al territorio, punta a valorizzare le produzioni agricole, le attrattive storico-culturali e quelle naturalistiche. Bovolone, Buttapietra, Casaleone, Cerea, Concamarise, Erbè, Gazzo Veronese, Isola della Scala, Isola Rizza, Mozzecane, Nogara, Nogarole Rocca, Oppeano, Ronco all'Adige, Roverchiara, Salizzole, San Pietro di Morubio, Sanguinetto, Sorgà, Trevenzuolo e Vigasio entrano così a far parte di un percorso che invita a piacevoli passeggiate in campagna per scoprire incantevoli paesaggi dove si incontrano anche quei pezzi di "terra coperta d’acqua", le risaie, in cui cresce rigoglioso il famoso riso veronese.

Forse nessuno immaginava, più di cinque secoli fa, che la coltivazione del riso avrebbe costituito da lì in poi un elemento importantissimo nell'economia della Bassa Veronese. Grazie ai lombardi che insegnarono agli agricoltori locali la coltivazione del riso, molti terreni prima sterili o coltivati a prato vennero convertiti in risaie e alla fine del 1600 la risicoltura veronese raggiunse la sua massima espansione.

Lungo la "Strada" rimangono i resti di circa venti "pile", luoghi in cui il riso veniva brillato, a testimonianza dell'antico splendore economico e a Isola della Scala si tiene la tradizionale "Fiera del riso" (quest'anno è in programma la 39.a edizione), occasione per degustare non solo il prodotto tipico, ma anche per scoprire un territorio ricco di storia, architettura e tradizioni.

Numerose sono le testimonianze del passato rimaste intatte: dalle necropoli alle ville e corti padronali, ancora oggi abitate o comunque visitabili, e poi chiese e monumenti sparsi su tutto il territorio. Per esempio a Bovolone, che una tradizione orale antica vuole che corrisponda a "terra delle rane", in località Prato Castello si conserva una vasta necropoli in cui sono state rinvenute urne, sepolcri, punte di freccia, coltelli in selce e vasi di corredo.

A Nogara, invece, si possono ammirare Villa Marogna, attribuita al Sammicheli, Palazzo Maggi, architettura rinascimentale del 1500, la Torre Perlara, un’architettura tipica del luogo e Villa Betti, edificio sacro di antichissima origine. Anche Isola della Scala conserva ville e chiese di notevole interesse, sia da un punto di vista artistico che monumentale, e merita sicuramente una visita il Palazzo dei Conti Pellegrini che si trova nell'omonima frazione.

Una "Strada", dunque, per contribuire a valorizzare e rilanciare la gastronomia locale ma anche per recuperare le tradizioni agricole di un territorio.

--
Luisa Quinto
luisa.quinto@regione.veneto.it

px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?