26.11.2009 | Cultura e Tradizioni Inserisci una news

Il colore del Sangiovese

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Durante la presentazione alla stampa, dell’anteprima del Chianti Rùfina 2008 e Riserve 2007, un collega ed amico giornalista, collaboratore alla Guida dell ‘Espresso, ha rivolto una domanda specifica all’ Enologo delle aziende Marchesi Frescobaldi, il dott. Nicolò D’ Afflitto, una delle persone piu’ preparate che mi sia capitato di incontrare, oltre che di enologia anche di pratiche agronomiche.

Il collega Giampaolo Gravina poneva una domanda molto interessante e cioè :

ogni volta che incontriamo un vino a base 100% sangiovese ed il suo colore è molto intenso ( colore melanzana per intenderci ndr ), dobbiamo sospettare la presenza di altre uve/vitigni quali merlot e/o cabernet/sauvignon ? Ebbene mi dispiace per i colleghi non presenti, che ancora continuano a nutrire dubbi sulle colorazioni del sangiovese, ma la risposta dell’enologo è stata : NO !

Ho poi interpellato lo stesso dott. D’ Afflitto che cosi’ gentilmente mi ha risposto.

Buona lettura

Roberto Gatti

 

Di Nicolò D’ Afflitto

“ Il sangiovese ha un bagaglio polifenolico molto particolare, in 

termini di quantità e qualità; gli antociani in particolar modo 

provenienti dall'epidermide dell'acino sono inferiori per quantità 

ma anche in qualche caso assenti.

 

Per rispondere alla sua domanda direi che in situazioni particolari, 

di grande vocazionalità, altimetria, suoli ed esposizione, il 

Sangiovese di vigne vecchie riesce a raggiungere intensità coloranti 

insospettabili, soprattutto se coadiuvato da una sapiente gestione 

viticola, con a volte anche operazioni estreme, come diradamenti e 

riduzioni del grappolo tagliandone via delle porzioni .  Sempre 

tenendo presente l'equilibrio vegetativo della vite, apparato 

radicale; apparato fogliare e produzione devono essere ben calibrati 

, altrimenti anche le operazioni di diradamento sono vane, e 

rischiano di dare vini duri.

 

In cantina per migliorare il rapporto liquido\buccia possiamo nelle 

prime ore di macerazione effettuare un salasso (5%\ 20%) che  

permetterà di ottenere una concentrazione di antociani e tannini 

superiore, con delle intensità coloranti ben al di là della soglia 

di distinzione dell'occhio umano ( 16 punti colore).

 

 

 

Le allego un paio di analisi dove può vedere chiaramente il profilo 

particolare del Sangiovese ( anche se non è  una costante assoluta a 

seconda di cloni, vinificazioni e affinamento), e le concentrazioni 

di tutto il bagaglio polifenolico.

 

Cordiali saluti

 

Nicolò D’ Afflitto

 

 

Analisi Allegate al link: http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=5562

 

Varietà

Delfinid.3 glu %

Cianid 3 glu %

Petunid 3 glu %

Peonid. 3 glu %

Malvid. 3 glu %

Peonid 3 acetil glu %

Malvid. 3 acetil glu %

Peonid. 3 cumar glu %

Malvid. 3 cumar glu %

Somma Acilati %

Sangiovese Cafaggio

12,9

10,2

18,1

12,5

45,2

0,6

0,2

0,1

0,2

1,1

Sangiovese Cafaggio salassato

12,8

10,1

18,0

12,6

45,4

0,6

0,2

0,1

0,2

1,1

Merlot Mormoreto

8,7

1,3

9,6

7,6

48,2

5,1

14,2

1,3

4,0

24,6

Cab Sauvignon Mormoreto

3,4

0,6

5,8

2,9

53,3

3,6

24,6

0,4

5,4

34,0

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Varietà

Intensità Col. Abs (420 520 620)

Tonalità Abs (420/520)

Polifenoli totali (mg/l)

Antociani  (mg/L)

Tannini   (g/L)

Ac. Gallico (ppm)

Catechina (ppm)

Epicatechina (ppm)

 

 

Sangiovese Cafaggio

13,150

0,663

2700

360

3,22

182

180

210

 

 

Sangiovese Cafaggio salassato

16,035

0,621

3205

428

3,82

216

219

258

 

 

Merlot Mormoreto

19,860

0,581

3610

550

4,32

230

242

278

 

 

Cab Sauvignon Mormoreto

21,510

0,572

3980

595

4,51

243

251

298

 

 

 




Tag: winetaste, gatti, sangiovese, toscana, colore, nicolo d'afflitto, frescobaldi, tonalità


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