Già lo scorso anno avevo preso parte a questa bella manifestazione, che si svolge sempre a fine maggio in quel di Lucca, durante la quale vengono presentati alla stampa specializzata ed al pubblico, i vini che saranno messi in commercio e quelli “ En Primeur “.
Personalmente, come ho già avuto modo di ribadire in altre occasioni, trovo poco utile degustare vini che stanno ancora maturando nelle botti, in quanto poi all’atto della loro commercializzazione non saranno sicuramente piu’ gli stessi, nel bene e nel male.
Ho invece degustato i vini pronti per essere messi in commercio a brevissimo, per cui pronti, nella stragrande maggioranza dei casi, al consumo anche immediato, e devo rilevare che al confronto dello scorso anno, i vini che ci sono stati presentati sono meno legnosi e con tannini piu’ abbordabili e meno “ invadenti “. Credo che i bravi produttori della Costa Toscana stiano andando nella direzione giusta, che è quella del meno legno invasivo ad ogni costo….privilegiando il “ frutto uva “ su ogni altra componente.
Un piccolo suggerimento vorrei proporre ad alcuni amici viticoltori produttori :
di usare legni meno tostati, perché il fumo generalmente lo andiamo a ricercare nello speck dell’Alto Adige e non certamente nei vini che beviamo quotidianamente.
Detto questo, con spirito solamente costruttivo e propositivo, per vedere il prossimo anno sulla mia tabella degustativa sempre piu’ 90/100 ed oltre ( se possibile ), devo dire che l’organizzazione della manifestazione, e delle sale di degustazione è stata impeccabile, cosi’ come il puntuale , cortese ed attento servizio degli amici dell’ Ais Toscana, la temperatura mite di quei giorni di fine maggio poi ci ha dato poi una grande mano ed aiuto.
Quest’anno la manifestazione si è svolta nelle sale del Real Collegio, annesso alla Basilica di San Frediano, un complesso architettonico articolato attorno a 3 chiostri, il più antico dei quali coincide con il Chiostro di S. Caterina che conserva una struttura medioevale mentre gli altri due appartengono al XVI e XVII sec.
Le stesse sale che hanno ospitato anche un interessante convegno pomeridiano, sul tema : I Vini Cult….che ad onore del vero in Italia possiamo contare all’incirca su una mano, ed in Francia appena su due…..
Veniamo ora alla parte piu’ coinvolgente per chi ama questo lavoro, la degustazione dei vini in commercio, tutti presentati rigorosamente “ alla cieca “, conoscendo solamente il millesimo di produzione ed i vitigni. Non sono mancate le belle sorprese, come potrete leggere da Voi, cari amici lettori. Per scelta editoriale vengono riportati solamente quei vini che, ad avviso dello scrivente hanno ottenuto almeno 80/100, come da tabella parametrica di cui sotto :
0-60
scadente o difettoso
61-70
passabile o corretto
71-75
medio e senza pretese
76-80
piacevole o franco
81-85
buono
86-90
molto buono/ ottimo
91-95
eccellente
96-100
Top Wine
Buona consultazione al link:
http://www.winetaste.it/ita/anteprima.php?id=4947
ed alla nostra salute con i magnifici vini della Costa Toscana, che in un solo anno hanno fatto passi da gigante in termini di qualità assoluta, ed i punteggi assegnati sono molto esplicativi in tal senso.
Roberto Gatti
08-06-2009
Tag: winetaste, gatti, toscana, costa toscana, maremma, livorno, grandi cru, pisa, grosseto