E' una manifestazione che trova la sua origine nella produzione del vino ed ha l’intento di ricostruire, non in chiave strettamente storica, l’antica tecnica di “pigiatura dell’uva” delle zone collinari della Val d’Elsa mentre nelle piazze e nelle vie del centro storico, animazione e gastronomia faranno da cornice all’evento.
È una competizione che vede la sfida dei sette rioni: Centro, Falco, Borgaccio, Cimamori, Romituzzo, Girata de' Preti, Orti, che si contendono "il Pigio", damigiana decorata da artista locale, a chi fa più mosto e lo "Zipolo", il tappo della damigiana, per il rione che ha fatto la sfilata più bella della manifestazione.
La manifestazione richiama la storia di Poggibonsi, un filo rosso che la collega all'imperatore Arrigo VII, a Poggio Bonizio e ai simboli della sua attività industriale nel corso degli anni, come il vino e il vetro.
Nel Boccione c'è tutto quello che è stato e quello che è l'artigianato artistico di Poggibonsi Il cestello di metallo del Boccione racconta la storia della città, delle officine meccaniche, delle impagliatrici di fiaschi, all'industria del vetro.
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