22.05.2015 | Vino e dintorni Inserisci una news

Una pioggia di medaglie nei concorsi internazionali per il Bardolino Chiaretto 2014

Invia un commento

La Rosé Revolution si sta rivelando sempre di più una mossa azzeccata e strategica per i vini della costa veneta del Lago di Garda

È una pioggia di medaglie quella ottenuta dal "nuovo" Bardolino Chiaretto dell'annata 2014, più scarico nel colore e più agrumato nei profumi, in due dei più prestigiosi concorsi internazionali, il Mondial du Rosé, organizzato a Cannes dall'associazione degli enologi francesi, e i Decanter World Wine Awards, promossi dalla rivista britannica Decanter, uno dei colossi della critica enologica mondiale.

 

A Cannes, in quella Provenza che è patria di alcuni dei più grandi rosé del mondo, già negli scorsi anni la competizione degli enologici francesi aveva riservato soddisfazioni ai produttori del Chiaretto bardolinese. Questa volta sono arrivate ben quattro medaglie d'argento, due al Chiaretto in versione "ferma" e due per la tipologia spumantizzata.

A salire sul podio del Mondial du Rosé sono stati per due volte l'azienda agricola Fratelli Zeni di Bardolino, premiata sia col Bardolino Chiaretto Classico, sia con il Chiaretto Spumante, e poi il produttore valpolicellese Giuseppe Campagnola, con il Chiaretto Roccolo del Lago, nato dalla joint venture con la famiglia Righetti a Lazise, e ancora l'azienda agricola Benazzoli di Pastrengo con il Chiaretto Spumante.

 

Ai Decanter World Wide Awards, tenutisi a Londra, il numero delle etichette di Chiaretto premiate è impressionante.

Cinque le medaglie di bronzo: alla Cantina Castelnuovo del Garda con il Chiaretto Cà Vegar, al Bardolino Classico Vigne Alte dei Fratelli Zeni, e poi al Chiaretto Spumante di Guerrieri Rizzardi, della tenuta La Cà e ancora dei Fratelli Zeni, tutte e tre aziende con sede a Bardolino.

Ben undici i Chiaretto "commended", raccomandati cioè da Decanter. Sono il Chiaretto Classico di Valetti, di Costadoro, di Delibori, di Raval, di Vigneti Villabella e dei Fratelli Zeni, tutte aziende con sede nel territorio comunale di Bardolino, e poi il Chiaretto di Benazzoli a Pastrengo, il Chiaretto di Corte Fornello e di Corte Gardoni, entrambe cantine di Valeggio sul Mincio, e ancora il Chiaretto di una coppia di produttori di Lazise, Le Tende e Marcello Marchesini.


Nel frattempo, valutazioni di assoluto prestigio per il "nuovo" Bardolino Chiaretto figlio della "rivoluzione rosé" messa in atto con la vendemmia del 2014, arrivano anche dalla stampa internazionale. L'ultima è della rivista americana The Wine Buzz, che, recensendo i migliori vini rosati del mondo, ha inserito come unico rappresentante italiano un Bardolino Chiaretto, quello delle cantine Delibori di Calmasino di Bardolino, nell'Olimpo dei rosé mondiali con dieci vini francesi, un americano dell'Ohio e due spagnoli.

 

"La scelta di puntare su un nuovo stile di Chiaretto" – commenta Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela del Bardolino – "si sta rivelando vincente sia dal lato della critica, che mai come quest'anno ha portato in alto il nostro vino rosato, sia dal lato delle vendite, con nuovi mercati che si stanno avvicinando a questo nuovo Chiaretto dai colori delicatissimi e dai profumi che coniugano i ricordi mediterranei con quelli alpini".

 

Silvana Albanese

Luciano Pavesio


Tag: Rosè, Decanter, bardolino, Chiaretto, Cristoforetti, Revolution, Mondial


px
px
px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?