È questo il filo
conduttore del progetto “Il fascino dei
sensi” che vede coinvolti 15 comuni del Medio Friuli
lungo le Valli del Cormor e del Corno (rispettivamente Tavagnacco,
Cassacco, Pagnacco, Tricesimo, Treppo Grande, Colloredo di Monte
Albano, Buia nella Valle del Cormor e Coseano, Codroipo, Sedegliano,
Mereto di Tomba, Flaibano, San Vito di Fagagna, Rive d’Arcano e San
Daniele del Friuli nella Valle del Corno), e che prevede la
riscoperta di un’area ricca di contenuti e di tradizione,
estendendosi fino alla zona della Valle dell’Isonzo compresa tra
Bovec e Tolmino.
Sta entrando, infatti, nel vivo il programma attivato grazie ai
fondi europei del bando Interreg IIIA Italia–Slovenia che, oltre ai
15 comuni friulani, coinvolge nei due Master Plan della valle del
Corno e del Cormor anche la municipalità di Tolmino e l’Agenzia di
Sviluppo Pososki comprendente Plezzo e Caporetto. La prima fase
organizzativa del progetto, di cui sono capofila il Comune di
Tavagnacco per la valle del Cormor e quello di Coseano per la Valle
del Corno, prevedeva il rilevamento e la raccolta dati delle
attività agrituristiche presenti sul territorio (in totale 14) da
parte dell’Università degli Studi di Udine, la sensibilizzazione
degli agriturismo all’iniziativa e la costruzione del sito web
Fascino dei Sensi
“Il filo conduttore del ‘Fascino dei sensi’ è lo sviluppo
sostenibile del territorio rurale, attraverso azioni mirate di
marketing e di promozione - sottolinea
Chiara Comuzzo, assessore all’ambiente del Comune di
Tavagnacco -. Si tratta di un’iniziativa il cui obiettivo è quello
di valorizzare le strutture agrituristiche come luoghi di incontro
tra turismo e territorio, offrendo ai visitatori itinerari
culturali, attività di nicchia come la pet therapy, coinvolgendo le
scuole nei progetti delle fattorie didattiche. In questo contesto lo
studio-ricerca dell’Ateneo friulano ha contribuito alla valutazione
di elementi utili per ottimizzare i servizi da proporre ai
visitatori che andranno approfonditi e concretizzati”.
“Il costo complessivo del progetto è di 162 mila euro ripartito in 3
annualità, con un cofinanziamento europeo di 112 mila euro e il
restante a carico dei comuni. Con questo sostegno contiamo di dare
prospettiva alle realtà economiche dei nostri comuni” spiega Adriano
Piccoli, sindaco di Coseano.
Tra le prime iniziative in programma è in fase di progettazione un
itinerario del gusto dedicato alle piante officinali. A seconda
delle proprie caratteristiche e tradizioni culinarie, ciascun
agriturismo adotterà una pianta officinale diversa che sarà
protagonista in ogni menù per almeno un piatto. Si potranno così
degustare pietanze a base delle classiche salvia e rosmarino, ma
anche erba luisa, matricaria camomilla, ortica, menta e naturalmente
del tradizionale sclopit (la silene). |