03.05.2005 | Itinerari del Gusto

''Il Fascino dei Sensi”: Agriturismo in rete tra medio Friuli e Slovenia

Nasce in Friuli Venezia Giulia un progetto di promozione per 15 comuni delle Valli del Corno e del Cormor, un viaggio che si snoda fino a raggiungere la vicina Slovenia Occidentale, portando il visitatore alla scoperta delle bellezze naturali, culturali, storiche, enogastronomiche e folcloristiche del territorio trasfrontaliero, la cui descrizione è affidata alle suggestioni della sensorialità.

È questo il filo conduttore del progetto “Il fascino dei sensi” che vede coinvolti 15 comuni del Medio Friuli lungo le Valli del Cormor e del Corno (rispettivamente Tavagnacco, Cassacco, Pagnacco, Tricesimo, Treppo Grande, Colloredo di Monte Albano, Buia nella Valle del Cormor e Coseano, Codroipo, Sedegliano, Mereto di Tomba, Flaibano, San Vito di Fagagna, Rive d’Arcano e San Daniele del Friuli nella Valle del Corno), e che prevede la riscoperta di un’area ricca di contenuti e di tradizione, estendendosi fino alla zona della Valle dell’Isonzo compresa tra Bovec e Tolmino.

Sta entrando, infatti, nel vivo il programma attivato grazie ai fondi europei del bando Interreg IIIA Italia–Slovenia che, oltre ai 15 comuni friulani, coinvolge nei due Master Plan della valle del Corno e del Cormor anche la municipalità di Tolmino e l’Agenzia di Sviluppo Pososki comprendente Plezzo e Caporetto. La prima fase organizzativa del progetto, di cui sono capofila il Comune di Tavagnacco per la valle del Cormor e quello di Coseano per la Valle del Corno, prevedeva il rilevamento e la raccolta dati delle attività agrituristiche presenti sul territorio (in totale 14) da parte dell’Università degli Studi di Udine, la sensibilizzazione degli agriturismo all’iniziativa e la costruzione del sito web Fascino dei Sensi

“Il filo conduttore del ‘Fascino dei sensi’ è lo sviluppo sostenibile del territorio rurale, attraverso azioni mirate di marketing e di promozione - sottolinea Chiara Comuzzo, assessore all’ambiente del Comune di Tavagnacco -. Si tratta di un’iniziativa il cui obiettivo è quello di valorizzare le strutture agrituristiche come luoghi di incontro tra turismo e territorio, offrendo ai visitatori itinerari culturali, attività di nicchia come la pet therapy, coinvolgendo le scuole nei progetti delle fattorie didattiche. In questo contesto lo studio-ricerca dell’Ateneo friulano ha contribuito alla valutazione di elementi utili per ottimizzare i servizi da proporre ai visitatori che andranno approfonditi e concretizzati”.

“Il costo complessivo del progetto è di 162 mila euro ripartito in 3 annualità, con un cofinanziamento europeo di 112 mila euro e il restante a carico dei comuni. Con questo sostegno contiamo di dare prospettiva alle realtà economiche dei nostri comuni” spiega Adriano Piccoli, sindaco di Coseano.

Tra le prime iniziative in programma è in fase di progettazione un itinerario del gusto dedicato alle piante officinali. A seconda delle proprie caratteristiche e tradizioni culinarie, ciascun agriturismo adotterà una pianta officinale diversa che sarà protagonista in ogni menù per almeno un piatto. Si potranno così degustare pietanze a base delle classiche salvia e rosmarino, ma anche erba luisa, matricaria camomilla, ortica, menta e naturalmente del tradizionale sclopit (la silene).

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