Rescigno

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  • Napoli (Napoli)
  • Campania
  • v. Cirillo 74
Foto profilo I Rescigno erano una famiglia originaria di Salerno e, agli inizi del '900, si trasferirono a Napoli: ai gradini di Santa Barbara aprirono un tarallificio.
Tradizione di famiglia era che ogni figlio maschio sposasse una compaesana: il papa' Ciccio avrebbe aperto agli sposi un piccolo laboratorio e regalato loro un sacco di farina. Ma il figlio Mimì si innamorò di una ragazza napoletana e, scontrandosi con il volere di tutta la famiglia, la sposò
Emarginati dalla famiglia, i giovani sposi avevano un unico sogno: aprire un panificio da gestire da soli.
Il sogno diventò realtà quando un lontano parente morì lasciando loro una piccola somma di denaro che subito i due investono per acquistare un laboratorio nella piazza di via Cirillo, antico mercato dei fiori.
Il locale era di circa 30 metri quadrati, utilizzati in parte dal forno, una tavola, una martola e poche pale.
La qualita' del pane che producevano fece presto notizia tra i rioni limitrofi, facendoli acquisire in poco tempo la leadership dei panificatori del quartiere.
I figli, Ciccillo, Maria, Enza e Antonio aiutavano i genitori consegnando il pane a domicilio.
Antonio, contemporaneamente, cercava di carpire i segreti dei maestri fornai che, allora, quando si alzavano a notte fonda, aprivano la finestra, annusavano l'aria e poi scendevano al forno e decidevano come comportarsi con la pasta.
Con il tempo, il laboratorio fu rinnovato e le attrezzature, ormai obsolete, vennero sostituite da altre più avanzate.
Il nuovo arrivato propose un ampliamento della gamma di produzione e tale idea fu messa in pratica nella produzione di brioche, cornetti, pancarrè, taralli pepe e mandorle, freselle, gnocchi e grissini.
All'inizio degli anni '80, don Mimì decise di ritirarsi, lasciando la gestione totale al figlio, che oggi e' aiutato dalla fida moglie Maria, attiva collaboratrice all'interno dell'azienda.
Maria coordina la vendita all'interno del negozio divenuto una boutique del pane, aiutata dalla prima figlia Annalisa che si occupa principalmente dell'amministrazione e degli accordi per le forniture esterne di pane, che ormai si estendono anche ai piu' rinomati ristoranti del lungo mare napoletano.
La seconda figlia Daniela segue in prima persona le varie fasi delle lavorazioni, per far si che l'azienda funzioni come un orologio svizzero mentre il figlio Mimmo cerca con la stessa passione dei suoi predecessori di rendere i prodotti qualitativamente sempre migliori e di crearne di nuovi.
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