10.04.2009 | Cultura e Tradizioni Inserisci una news

Pranzo di Pasqua, mai rinunciare alla tradizione!

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“Portate classiche sgrassate e un buon vino”. È il suggerimento di Vincenzo Politelli, lo chef di Terrazza Calabritto, famoso ristorante frequentato da calciatori, politici e imprenditori

La Pasqua si avvicina e con essa il tanto atteso banchetto. Vincenzo Politelli, chef di Terrazza Calabritto, rinomato ristorante napoletano, frequentato da calciatori, politici e imprenditori, ci dà dritte e suggerimenti per un pranzo pasquale all’insegna di quella tradizione che esalta la trasparenza e la naturalezza dei sapori originali.

 

Nel tradizionale pranzo di Pasqua c’è spazio per l’innovazione o è preferibile attenersi alle portate classiche?

 

Occorre rifarsi alla tradizione dando comunque spazio alle novità, magari rivisitando una portata classica, rendendola moderna… Il che significa sgrassare i cibi, renderli un po’ meno unti. Risaltare le materie prime, questo è ciò che vuole fare la cucina moderna!

 

Se potesse proporre delle portate alternative, quali sarebbero?

 

La cucina pasquale è molto ricca. Anticamente la domenica santa tutte le famiglie, anche quelle meno agiate, si adoperavano per realizzare delle portate importanti… Oggi, come le dicevo prima, si possono rivisitare alcune pietanze; ad esempio si può passare il grano alla pastiera o evitare di seguire ricette in cui c’è un abuso eccessivo di sugna. Rivisitare è la vera innovazione, smussando un po’ negli angoli le ricette tipiche. La tradizione deve rimanere, non si deve stravolgere, se lo si fa, non si fa del bene alla cucina.

 

E per quanto riguarda i vini, cosa propone?

 

In generale a Pasqua consiglierei dei vini rossi, magari più di uno. Accanto alla fellata ci vedrei bene una buona “bollicina” per abituare le persone che tale tipologia di vino può essere servita anche all’antipasto e non solo, come si è soliti fare, a fine pranzo. Con la minestra maritata o il brodo vedrei bene un bel bianco strutturato o un rosso giovane, non pesante, mentre col capretto abbinerei un vino rosso grasso e strutturato come il Taurasi.

 

 

IL RESTO DELL'INTERVISTA SU WWW.CAMPANIASUWEB.IT

 

 

 


Tag: pasqua, pranzo, terrazza, calabritto, vincenzo politelli, fellata, pastiera, minestra maritata


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