02.12.2005 | Cultura e Tradizioni

Dimore e sapori per un turismo innovativo. Un meeting a Brienza

Un laboratorio di idee, progetti e iniziative promosso e attivato dal basso con l'obiettivo di costruire un sistema turistico locale che consegni ai protagonisti del territorio la chiave del marketing territoriale. È questo il modello culturale innovativo che l’associazione nazionale “Città dei Sapori” presenterà alle istituzioni e al mondo imprenditoriale lucano il prossimo 4 dicembre a Brienza (PZ) nel corso del primo meeting denominato “Dimore e Sapori”.

L’organismo nazionale, nato nel 2002 su iniziativa di dodici comuni, dell’Università di Perugia e del ministro dei Beni culturali, si propone di dar vita ad un progetto virtuoso imperniato su tre fronti convergenti: turismo, prodotti tipici, beni culturali. L’idea è quella di riconoscere alle risorse locali (umane e produttive) un ruolo strategico per garantire un solido sviluppo economico ed occupazionale e per determinare la crescita culturale e sociale della propria comunità, attraverso la promozione di nuove formule di turismo legate alla gastronomia culturale e l’ideazione di eventi culturali, mediatici e promozionali.

Ma qual è lo spirito di Dimore e Sapori, che è solo una delle tante ramificazioni in cui è articolata l'attività dell'associazione? “Da Nord a Sud, Basilicata compresa, esistono edifici storici inutilizzati o sottoutilizzati – spiega Felice Vertullo, docente di Marketing dei beni culturali e ambientali dell’Università di Perugia e consulente del ministero per i Beni e le Attività culturali – Un patrimonio storico e monumentale che non possiamo disperdere. E allora perché non trasformare questi contenitori in centri di eccellenza per la ricettività turistica internazionale? Noi crediamo che queste vecchie dimore possano diventare dei veri e propri incubatori per tutelare e valorizzare le risorse locali, culturali ed enogastronomiche, e farne l'ossatura di un nuovo modello di marketing territoriale”.

Molte le possibili ricadute sul territorio in termini economici, occupazionali e culturali, soprattutto se, come pare, verrà presto sottoscritto un importante accordo di programma tra associazione Città dei Sapori, Compagnia di San Paolo ed i ministeri per i Beni culturali e delle Attività produttive. Vertullo anticipa alcune possibili diramazioni che potranno scaturire dall'accordo: “Pensiamo di costituire un centro d’eccellenza per ogni distretto culturale, all'interno della quale far nascere una scuola d’alta formazione per il turismo, creare gli oscar del territorio e promuovere lo scambio di buone pratiche sia all’interno che all’esterno del circuito dei comuni aderenti”.

“L’entusiasmo che abbiamo registrato da parte dei 24 comuni lucani aderenti all’iniziativa conferma l’intuizione dell’associazione sulla necessità di pensare ad uno sviluppo basato sulle nostre risorse – sottolinea Franco Corbo, segretario della consulta regionale della Città dei Sapori - Il meeting sarà il primo tassello di un percorso che prevede, tra l’altro, l’istituzione di un albo etico dei prodotti della Basilicata e la creazione della borsa del Turismo Culturale, concepita come market-place permanente all'interno della quale vendere il prodotto Basilicata”.

Sul sito Italiapress.com tutti i dettagli della iniziativa in tempo reale.

Luigi Cannella
cittadeisapori05@libero.it

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