24.07.2003 | Itinerari del Gusto

Che itinerari geniali...

Sulle orme di Leonardo Da Vinci alla scoperta dei "giacimenti" tipici delle colline romagnole. Correva l’anno 1502 quando in Romagna arriva un tal Leonardo da Vinci, incaricato dal Duca Valentino, padrone delle terre romagnole, di effettuare studi sulle strutture logistiche del territorio. Leonardo era un personaggio curioso e molto attento, così attento che non poté fare a meno di notare il legame intenso tra la terra e le genti che allora la popolavano.

Disegni, formule e semplici appunti, sono i protagonisti del suo preziosissimo taccuino, testimoni non solo delle esperienze tecniche e culturali legate specificatamente al suo genio, ma anche delle usanze, dei costumi e della sincronia tra la cultura della tavola con quella delle tradizioni popolari.

Tra i diversi doni che il genio del rinascimento ha lasciato, c’è un disegno, uno schizzo fatto forse in un momento in cui la sua mente venne affascinata da un usanza dell’epoca, tipicamente romagnola: appendere l’uva in casa per conservarla durante l’inverno.

Il talento di Leonardo, però, mai avrebbe potuto prevedere che quello schizzo fatto in un momento di rilassatezza sarebbe diventato il simbolo della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Forlì e Cesena.

Nata da poco più di un anno all’interno del progetto “itinerari enogastronomici dell’Emilia Romagna. Valorizzazione turistica dei giacimenti enogastronomici”, promosso dalla Regione Emilia Romagna, la strada dei vini e dei sapori raggruppa un centinaio, tra imprese private, associazioni ed enti pubblici che insieme hanno lo scopo di promuovere il turismo nella parte collinare e montana della zona, attraverso la valorizzazione di prodotti tipici.

Non solo vino quindi, tant' è vero che tra le diverse aziende inserite nel percorso enogastronomico troviamo: 4 caseifici, 3 enoteche, 17 agriturismi, 9 tra ristoranti ed osterie, 5 tra alberghi e B & B, 9 associazioni turistico - culturali, 13 aziende agricole e 41 aziende vitivinicole. A queste si uniscono la provincia di Forlì e Cesena, camera di commercio, 17 comuni con due comunità montane (Appennino forlivese e cesenate), la Confcommercio di Cesena tre associazioni agricole: Cia, Coldiretti ed Unione agricoltori.

Non solo gite, di conseguenza, all’insegna del divertimento ma un vero è proprio impegno culturale da parte di una serie di imprese impegnate in settori diversi. Un reticolo di strade raccolgono il sapere enogastronomico romagnolo, alle quali fanno seguito emozionanti paesaggi collinari, vigneti senza fine incorniciati dalla vista del mare e dal profumo della genuinità delle campagne circostanti.

Per raggiungere la zona della strada dei vini e dei sapori occorre risalire da Forlì verso Castrocaro dove si può optare per l’area di Modigliana, oppure, per quella di Predappio. Seguendo la segnaletica si può raggiungere Meldola e decidere se proseguire verso Civitella di Romagna o scendere verso Forlimpopoli, per abbandonarsi alla piacevole culla composta dalle strade che abbracciano Bertinoro e Fratta Terme.

foto: fotomulazzi.com

L’efficiente sistema delle segnalazioni, composta da circa seicento impianti tra indicazioni stradali, frecce direzionali, targhe con piantina indicatoria delle varie zone da percorrere e segnalazioni aziendali, daranno l’opportunità di raggiungere la parte del cesenate che si sviluppa verso Mercato Saraceno per scendere lungo le colline di Sogliano sul Rubicone in direzione S.Mauro Pascoli o Savignano sul Rubicone.

In Romagna sembra sia in atto una vera e propria rivoluzione del gusto che vede impegnati aziende private, esperti del settore che stanno creando le “università del gusto”, per l’interesse degli indispensabili appassionati e curiosi, in una cornice dal paesaggio emozionante ricco di sapori e profumi che, qualcuno, nell’alba del 1500 tra uno studio ed uno schizzo ebbe modo di apprezzare… un tal Leonardo da Vinci.

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