12.06.2002 | Eventi

Il Sebino Igt Ronco Calino trionfa nel 1° Concorso del Pinot nero di Egna

Clamoroso verdetto del Primo Concorso del Pinot nero svoltosi ad Egna, in Alto Adige, capitale indiscussa del Pinot noir italiano. Il vincitore della manifestazione organizzata dalla locale Associazione turistica, con la collaborazione della Camera di Commercio di Bolzano e dell'Istituto Provinciale di Laimburg, non è stato un Blauburgunder sudtirolese, ma un vino proveniente dalla capitale del metodo classico italiano, la Franciacorta.

Solo per mezzo punto, nella media dei punteggi espressi in ventesimi da una commissione di degustazione internazionale formata da tecnici, enologi, giornalisti, produttori, che ha preso in esame 56 campioni annata 1999 provenienti da Alto Adige, Trentino, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Umbria, il Sebino Igt l'Arturo prodotto dall'Azienda agricola Ronco Calino, ha preceduto, con 16,5/20, il Pinot nero Sanct Valentin della Cantina Produttori San Michele di Appiano, fermo a quota 16/20. Ad un punto di distanza, fermi a 15,5/20, altri due vini altoatesini, la riserva della Cantina Viticoltori di Caldaro e la riserva della cantina Stroblhof di Appiano, e due vini trentini: il Ritratti della Cantina di Lavis ed il Maso Montalto dei Fratelli Lunelli di Trento.

Il palmarès dei primi 16 vini, gli unici che per espresso impegno degli organizzatori verranno resi noti, (mentre non verranno comunicati, se non alle aziende partecipanti, i risultati ottenuti dai rispettivi vini classificati dal 17° al 56° posto), è completato, a quota 15/20, da altri otto vini, sette targati Alto Adige (il Patricia della Cantina Produttori Cornaiano, le riserve St. Daniel e Schwarzhaus della Cantina Produttori Colterenzio, la riserva Borgum Novum di Castelfelder, il Mazzon di Gottardi, la riserva di Anton Ochsenreiter, ed il vino della Cantina di Laimburg) e uno Trentino (il Piero Zabini di Maso Cantanghel), e a quota 14,5/20 ancora da due Blauburgunder della provincia di Bolzano, la riserva Sandlahner della Cantina di Santa Maddalena e lo Schiesstandhof della Cantina Produttori di Termeno.
Nella sua lapidaria chiarezza questo il risultato, sorprendente, perché laurea migliore Pinot nero italiano, in un Concorso che si è svolto nella heimat del Pinot nero, con un buon numero di degustatori altoatesini (ma ce n'erano anche francesi, spagnoli, tedeschi, lussemburghesi e di altre regioni italiane), un vino che proviene da una zona che sinora, nonostante gli impegni di alcune importanti e titolate aziende, non si era messa in luce come terra ideale per il difficile vitigno borgognone. 

Ma anche tale, con buona pace dei produttori altoatesini, superati su un prodotto di cui giustamente vanno orgogliosi e di cui detengono il primato, da fugare ogni possibile sospetto degli osservatori più maliziosi, che avrebbero potuto pensare ad un wine contest ideato e condotto dai produttori sudtirolesi pro domo loro.
Prevediamo le obiezioni di qualche incontentabile, che non vedendo figurare nei primi sedici alcuni nomi che, con pieno diritto, e grazie alla qualità dei loro vini prodotti in questi anni, si sono sinora affermati come aziende leader nel panorama del Pinot nero della provincia di Bolzano, potrebbe storcere il naso. Parliamo, tanto per non fare nomi, ma cognomi, di Hofstätter, Franz Haas, Lageder, che non compaiono nel palmarès finale per il semplice motivo che, per una ragione o per l'altra, perché il 1999 non era ancora imbottigliato all'epoca della degustazione (10 aprile), perché non amano i concorsi, perché la riserva non è stata prodotta ed era disponibile solo il vino "normale", non hanno voluto mettersi in gioco e accettare di misurarsi, con le medesime pari opportunità di vincere o di uscire male dall'assaggio, con tutti gli altri.

Gli assenti hanno sempre torto, ed é pertanto esercizio sterile affermare che le cose sarebbero andate diversamente, se quei grandi nomi fossero a loro volta stati della partita. Al gioco, perché di un gioco si è trattato, hanno creduto e hanno voluto prendere parte, fidandosi della buona volontà e della credibilità di chi si è dato da fare per condurre in porto questo primo esperimento di un Concorso dedicato al Pinot nero made in Italy, moltissime aziende, note e meno note, blasonate o meno, ed il risultato è pertanto serio e incontestabile.

L'Arturo di Ronco Calino è un Pinot nero, di Franciacorta, e quindi diverso dai vini altoatesini e trentini, degno del massimo rispetto, di forte personalità, di grande struttura. Un vino, la cui evoluzione andrà seguita con interesse, e che rimette in discussione i giudizi di chi afferma che la Franciacorta debba puntare solo sulle sue bollicine metodo classico e non "perdere tempo" con i vini rossi. L'Arturo testimonia invece, una volta di più, non solo la vocazione alla qualità di questa zona vinicola con poco più di 40 anni di storia, ma la sua possibilità e capacità di dire cose interessanti anche su un vitigno estremamente complesso come il Pinot nero.

Se per solo mezzo punto l'Alto Adige è arrivato secondo e non primo in questo Concorso, il panorama vitivinicolo altoatesino non deve però ritenersi insoddisfatto o deluso per i risultati che emergono da questa degustazione. Su 32 campioni complessivamente presentati, 13 si sono classificati nei primi 16 posti, e tre nei primi sei. 
Nessun'altra regione, ad eccezione del Trentino, che ha presentato solo nove campioni, ma ne ha piazzati due nei primi sei, e sei nei primi sedici posti, ha ottenuto, e non solo in virtù della preponderanza numerica dei campioni in degustazione, ma grazie ad un'indubbia costanza qualitativa e stilistica, un risultato così soddisfacente.
Pinot nero, lo dicono chiaramente i risultati, fa inevitabilmente rima con Alto Adige, Trentino e Franciacorta, giacché nessun'altra, delle regioni presenti al Concorso, (mancavano, per omessa partecipazione, solo campioni della Valle d'Aosta), è riuscita a collocare un proprio rappresentante nel Gotha dei migliori.

Concorso del Pinot nero di Egna
Il palmarès dei primi 16 vini


1) Sebino Igt l'Arturo 1999 
Azienda agricola Ronco Calino 16,5/20

2) Alto Adige Pinot nero riserva 1999 Produttori San Michele Appiano 16,0/20

3) Alto Adige Pinot nero riserva 1999 
Cantina Viticoltori Caldaro 15,5/20

3) Alto Adige Pinot nero riserva 1999 
Stroblhof 15,5/20 

3) Trentino Pinot nero Ritratti 1999 
Cantina La Vis 15,5/20

3) Trentino Pinot nero Maso Montalto 1999 
F.lli Lunelli 15,5/20

7) Alto Adige Pinot nero Patricia 1999 
Cantina Produttori Cornaiano 15,0/20

7) Alto Adige Pinot nero St. Daniel 1999 Cantina Produttori Colterenzio 15,0/20

7) Alto Adige Pinot nero Schwarzhaus 1999 Cantina Produttori Colterenzio 15,0/20

7) Alto Adige Pinot nero Borgum Novum 1999 Castelfelder 15,0/20

7) Alto Adige Pinot nero Mazon 1999 
Gottardi 15,0/20

7) Alto Adige Pinot nero riserva 1999 
Anton Ochsenreiter 15,0/20

7) Alto Adige Pinot nero 1999 
Laimburg 15,0/20

7) Trentino Pinot nero Piero Zabini 1999 
Maso Cantanghel 15,0/20

15) Alto Adige Pinot nero Sandlahner 1999 
Cantina Produttori S. Maddalena 14,5/20

15) Alto Adige Pinot nero Schiesstandhof 1999 Cantina Produttori Termeno 14,5/20

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Franco Ziliani

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