09.11.2001 | Itinerari del Gusto

Il vino dei Longobardi

La carto-guida «Strada del vino-Colli dei Longobardi» è stata presentata a Bruxelles a livello internazionale, assieme a quella della zona del Garda e della Franciacorta.

La carto-guida «Strada del vino-Colli dei Longobardi» realizzata dalla De Agostini di Novara per conto della Provincia di Brescia, già rese note nei giorni scorsi a Palazzo Martinengo. Come fa notare la presidente dell’Associazione «Strada del vino - Colli dei Longobardi», Maria Bigogno, la carto-guida mette in risalto il patrimonio culturale, artistico e ambientale del territorio. Il tracciato inizia nel cuore della città, sul Colle Cidneo, sul versante del quale si coltiva il vigneto urbano produttivo più grande del mondo, che già in epoca longobarda - dicono le cronache del tempo - forniva il suo vino alle monache del Convento di Santa Giulia. Sono parecchie le visite culturali che si possono organizzare seguendo l’itinerario di questa particolare «Strada del vino». A partire dal vasto complesso di Santa Giulia, fondato nel 753 d. C. dal re longobardo Desiderio, che ospita il «Museo della Città» dove si può ripercorrere la storia di Brescia dalla preistoria all’età veneta. Importanti sono le testimonianze a cielo aperto di epoca romana: su tutte, il Capitolium. Si può visitare anche la Pinacoteca Tosio Martinengo, quindi il Museo del Risorgimento e il Museo delle armi. Si tratta poi di seguire un itinerario della «Strada del vino - Colli dei Longobardi», che rappresenta un sistema strutturato di offerta turistica che abbraccia un intero percorso e territorio nel quale gli elementi di attrazione sono costituiti dal vino così come dal prodotto tipico, dalle attività artigianali, dal paesaggio, dalla storia e dalla lunga tradizione culturale ed artistica. I prodotti appartengono a due Consorzi di tutela vini Doc: Botticino, che comprende i Comuni di Brescia, Rezzato e Botticino ed il Consorzio Capriano del Colle, che comprende il Monte Netto e la collina di Castenedolo. Si arriva quindi a Ciliverghe, dove, nell’imponente settecentesca Villa Mazzucchelli, si possono visitare il Museo del Vino e del Cavatappi (con una collezione di oltre duemila esemplari raccolti in ogni parte del mondo) e quello della Donna e del Bambino, con una ricca collezione di abiti, oggetti e giocattoli. Numerose le Aziende agricole disseminate sul percorso, che parte e si conclude in città, dopo aver sostato anche in quel di Botticino per visitare il Museo del Marmo ed aver incontrato numerose trattorie tipiche che utilizzano prodotti agroalimentari di sicura qualità, radicate in un pregevole contesto paesaggistico, storico e culturale, che ha suscitato notevole interesse anche a livelli internazionale. Un buon motivo in più per invogliare ed aiutare i visitatori del territorio nelle loro scelte.

FONTE: GIORNALE DI BRESCIA

px
px
px
px
px
Web agencyneikos
Entra in MyVinit Chiudi
Email
Password
Mantieni aperta la connessione.
Non sei ancora registrato?