04.07.2006 | Cultura e Tradizioni

Italia-Germania: ai tedeschi pizza al 50%

Antonio Pace Cordinatore comitato nazionale pizzerie della Fipe e pres. della ass. Verace Pizza Napoletana e Rosario Lopa Presidente del comitato Ministeriale per la tutela della Pizza STG, appresa la notizia dell'iniziativa di alcuni organi di stampa della Germania di un presunto boicottaggio della Pizza e delle Pizzerie, hanno invitato i pizzaiuoli italiani e di tutto il mondo a dare la pizza, ai cittadini tedeschi al 50% del costo con tanto di cartello che pubblicizzà l'iniziativa "pizza ai cittadini tedeschi a meta prezzo" in tedesco …naturalmente.

Dobbiamo riconoscere - aggiungono Lopa e Pace - il ruolo internazionale delle pizza e dei pizzaioli , come prodotto di gran pregio enogastronomico e figure professionali uniche, che con le loro peculiarità sono ambasciatori dei sapori e della cultura Napoletana nel mondo.

L'economia dell'Europa passa anche per i prodotti tipici e la pizza, è uno di questi. E per la pizza, passa anche il futuro di molti giovani. La pizza può considerarsi una presenza coerente e per certi versi esemplificativa fra i piatti della cucina mondiale, oltre ad essere forse il più universalmente conosciuto. Storicamente la pizza è sempre stata (e ancora è) considerata un piatto unico. I benefici per la salute dati da una dieta mediterranea sono noti: ricordiamo solamente che essa aiuta a combattere numerose malattie tipiche del nostro tempo quali arteriosclerosi, infarto e ipertensione.

La pizza contiene un elevato contenuto di protidi, rilevante quantità di ferro e le vitamine B1 e PP. Evita la formazione di acido urico, non ingrassa ed è più digeribile di altri cibi grazie all'azione svolta dagli amidi. E' perciò una alternativa al consumo di carne (wustell) e un valido piatto unico che, integrato da frutta e verdura, può soddisfare quasi completamente il fabbisogno giornaliero del corpo umano grazie al suo apporto vitaminico e proteico. La pizza è sicuramente l'alimento più famoso e apprezzato a livello internazionale, tanto che ogni paese ha tentato in maniera più o meno esperta di reinventare e trasformare le sue caratteristiche.

E paradossale - hanno sottolineato Rosario Lopa e Antonio Pace -che alcuni quotidiani si siano scagliati contro il nostro prodotto visto che appena qualche giorno fa a Holzminden, la cittadina tedesca tra le più importanti al mondo per la produzione di essenze ha lanciato una campagna di aromi per la Coppa del Mondo di calcio. Per l'Italia, ovviamente, c'è la pizza. Holzminden, una cittadina che nonostante le dimensioni è tra le più importanti al mondo per la produzione dei profumi, si è lanciata in una campagna a proposito degli odori del mondiale invitando la gente a "seguire il proprio naso".

In trentadue punti della città sono state allestite zone con "posti di odorazione" Così se il Belpaese è rappresentato dalla pizza, non mancano accostamenti scontati e altri che sono eccezionali. Alla Germania, paese ospitante, è toccato il pane fresco fatto in casa. Non per altro: perchè l'odore tipico sarebbe quello della salsa con i crauti, ma con il caldo non è stato possibile allestire uno stand che lo ospitasse. Il "profumo" era troppo forte. La pizza napoletana, - hanno concluso Pace e Lopa- è emblema della cucina italiana nel mondo, stimata per le sue caratteristiche sia culinarie che nutrizionali, viene consigliata dai nutrizionisti e da questi considerata parte della dieta mediterranea e mondiale.


COMITATO MINISTERIALE
PER LA TUTELA DELLA PIZZA S.T.G.

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