Dobbiamo riconoscere - aggiungono Lopa e Pace - il ruolo
internazionale delle pizza e dei pizzaioli , come prodotto di gran
pregio enogastronomico e figure professionali uniche, che con le
loro peculiarità sono ambasciatori dei sapori e della cultura
Napoletana nel mondo.
L'economia dell'Europa passa anche per i prodotti tipici e la pizza,
è uno di questi. E per la pizza, passa anche il futuro di molti
giovani. La pizza può considerarsi una presenza coerente e per certi
versi esemplificativa fra i piatti della cucina mondiale, oltre ad
essere forse il più universalmente conosciuto. Storicamente la pizza
è sempre stata (e ancora è) considerata un piatto unico. I benefici
per la salute dati da una dieta mediterranea sono noti: ricordiamo
solamente che essa aiuta a combattere numerose malattie tipiche del
nostro tempo quali arteriosclerosi, infarto e ipertensione.
La pizza contiene un elevato contenuto di protidi, rilevante
quantità di ferro e le vitamine B1 e PP. Evita la formazione di
acido urico, non ingrassa ed è più digeribile di altri cibi grazie
all'azione svolta dagli amidi. E' perciò una alternativa al consumo
di carne (wustell) e un valido piatto unico che, integrato da frutta
e verdura, può soddisfare quasi completamente il fabbisogno
giornaliero del corpo umano grazie al suo apporto vitaminico e
proteico. La pizza è sicuramente l'alimento più famoso e apprezzato
a livello internazionale, tanto che ogni paese ha tentato in maniera
più o meno esperta di reinventare e trasformare le sue
caratteristiche.
E paradossale - hanno sottolineato Rosario Lopa e Antonio Pace -che
alcuni quotidiani si siano scagliati contro il nostro prodotto visto
che appena qualche giorno fa a Holzminden, la cittadina tedesca tra
le più importanti al mondo per la produzione di essenze ha lanciato
una campagna di aromi per la Coppa del Mondo di calcio. Per
l'Italia, ovviamente, c'è la pizza. Holzminden, una cittadina che
nonostante le dimensioni è tra le più importanti al mondo per la
produzione dei profumi, si è lanciata in una campagna a proposito
degli odori del mondiale invitando la gente a "seguire il proprio
naso".
In trentadue punti della città sono state allestite zone con "posti
di odorazione" Così se il Belpaese è rappresentato dalla pizza, non
mancano accostamenti scontati e altri che sono eccezionali. Alla
Germania, paese ospitante, è toccato il pane fresco fatto in casa.
Non per altro: perchè l'odore tipico sarebbe quello della salsa con
i crauti, ma con il caldo non è stato possibile allestire uno stand
che lo ospitasse. Il "profumo" era troppo forte. La pizza
napoletana, - hanno concluso Pace e Lopa- è emblema della cucina
italiana nel mondo, stimata per le sue caratteristiche sia culinarie
che nutrizionali, viene consigliata dai nutrizionisti e da questi
considerata parte della dieta mediterranea e mondiale.
COMITATO MINISTERIALE
PER LA TUTELA DELLA PIZZA S.T.G. |