È l'azienda proprietaria del marchio Conte
Alambicco di Sicilia creato nel 2003 dal mastro
distillatore Giancarlo Conte, ad
aver vinto l'edizione 2005 (la XXIII) del
premio Alambicco d'Oro, l'ambito riconoscimento che ogni
anno si contendono le più prestigiose case del Paese. È la prima
volta che una grappa di Zibibbo
si afferma in una competizione nazionale. E, quanto a Conte, è la
seconda volta che all'imprenditore siciliano è riservato il gradino
più alto del podio dedicato ai migliori mastri distillatori
italiani. La prima è stata l'anno scorso, quando
Danzantica, la grappa di Nero d'Avola
lanciata da una distilleria che muoveva allora i primi passi,
ottenne l'identico riconoscimento.
La Trapas Conte Alambicco di Sicilia è così la prima casa a sud di
Roma a conseguire per due anni consecutivi, e per distillati da
vitigni autoctoni, il premio più prestigioso della categoria. A
Petrosino la comunicazione è
arrivata nella forma d'una nota firmata dai presidenti, dell'Anag
Silvano Facchinetti e dell'
Associazione Centro studi assaggiatori
Luigi Odello. Vi si legge che la decisione è stata
assunta "al termine della scrupolosa analisi sensoriale eseguita a
Ferrara". L'Anag, che consegnerà il premio in autunno, rende noto
anche che alla grappa di Zibibbo di Pantelleria, il cui costo in
enoteca è di 30 euro a bottiglia, dedicherà alcune pagine della
propria rivista, L'Assaggio.
"Siamo entusiasti", commentano in azienda, il cui progetto prevede
la "valorizzazione della sicilianità intesa come cultura e costume
prima che come produzione". "È per questo - precisa il mastro
distillatore - che lavoriamo solo vinacce di vitigni siciliani. E
che tutte le nostre grappe godono della certificazione Iso 9001/2000
e garantiscono la tracciabilità della materia prima utilizzata, cioè
ne dichiarano la provenienza". La Conte, che allo scorso Vinitaly ha
presentato la prima grappa barricata di Nero d'Avola a essere
prodotta in Sicilia (Magnifica, la linea), ha in corso la
certificazione ambientale Iso 14.000 in virtù delle tecnologie che
impiega per abbattere polveri e fumi.
Tra qualche mese lancerà un'operazione per trasformare il biogas
ottenuto nel processo di depurazione, in energia elettrica.
L'obiettivo, spiega l'imprenditore, è produrre "600 chilowatt l'ora
che assicureranno un'autosufficienza pari al 60% dell'energia
utilizzata".
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Info:
Umberto Ginestra
348-7845132 |