22.01.2004 | Vino e dintorni

Sauvignon... quanto mi piaci!!

Tra i tanti vitigni che la viticoltura nazionale presenta, certamente ciascuno di noi, ne predilige almeno 2 o 3 tra i bianchi ed altrettanti tra i rossi. E’ evidente che non esiste una spiegazione logica a queste preferenze, si tratta semplicemente di una scelta personale, analoga a quella del colore di un vestito o di un’auto. E’ una questione soggettiva preferire certe tipologie di vino rispetto ad altre...

Con il passare degli anni qualcosa si potrà modificare, ma secondo la mia diretta esperienza, dipende da qualcosa di indefinibile che abbiamo nel DNA, così come le nostre preferenze sono rivolte a certi cibi, piuttosto che ad altri. Ad esempio, i miei vini preferiti tra i bianchi sono da sempre: il Sauvignon collio, il Muller Thurgau trentino, il Verdicchio di Jesi e quello di Matelica, il Tocai; tra i rossi sicuramente il Primitivo, il Nero d’Avola, il Montepulciano , il Cannonau, il Negroamaro, il Cabernet-Sauvignon.

IL VITIGNO SAUVIGNON:
(Dal sito: Vivairauscedo.com)

Vitigno originario della Gironda, nel bordolese della Francia, ha trovato diffusione un po’ ovunque nel mondo. In Italia si coltiva principalmente in Veneto ed in Friuli Venezia Giulia. Recente è la sua diffusione nel centro e sud Italia.

Descrizione
La varietà è costituita da biotipi diversi che si differenziano per la grandezza del grappolo e soprattutto per gli aromi dell’uva. Germoglio ad apice espanso, biancastro, con foglioline apicali spiegate e cotonose nella pagina inferiore. Foglia di media grandezza, pentagonale, quinquelobata, con lembo molto ondulato e pagina inferiore tomentosa. Grappolo medio o piccolo, tronco-conico o cilindrico, spesso alato, compatto, acino medio-grosso, sferoide, di colore giallo-verdastro; buccia di media consistenza, polpa consistente, dolce, di sapore aromatico.

Attitudini colturali
Vitigno vigoroso, a germogliamento medio-precoce, vegetazione fitta, con tralci assurgenti ad internodo corto, provvisti di molte femminelle. Si adatta ai diversi terreni purché non fertili, umidi ed eccessivamente clorosanti, possibilmente ben esposti ed a climi tendenzialmente asciutti e temperati.

Allevamento e potatura
Si adatta alle diverse forme di allevamento, con sesti d’impianto relativamente fitti; preferisce potature invernali medie o lunghe ed abbastanza ricche. Nelle forme a controspalliera è indispensabile intervenire con operazioni di legatura e posizionamento dei tralci sia a mano che a macchina e così pure con potature a verde, indispensabili soprattutto prima dell’ allegagione e della vendemmia.

Produzione
Non elevata ma costante se si mantiene una vegetazione equilibrata attraverso accurate potature estive.

Vendemmia
Abbastanza precoce. La vendemmia meccanica è piuttosto difficile. Preferibile è la raccolta a mano per non modificare, con la rottura anticipata degli acini in campo, le componenti organolettiche e gli aromi che rendono prestigioso il prodotto di questo vitigno.

Resistenza alle malattie
Mediamente sensibile alle crittogame in generale ed alla botrite in particolare; più sensibile agli insetti che si annidano nel folto della vegetazione per cui richiede potature verdi in epoche ben precise.

Giudizio organolettico sul vino
Dà un vino dal profumo aromatico intenso ma delicato, che ricorda il peperone giallo, di sapore asciutto, elegante, caldo e vellutato. Normalmente viene vinificato in bianco assumendo un bel colore giallo paglierino con riflessi verdognoli.Il suo utilizzo nel taglio porta ad interessanti miglioramenti di altri vini neutri.


DEGUSTAZIONI

Oggi, diversamente dalle altre volte, non voglio parlarvi di una sola azienda, ma farvi una carrellata di degustazioni, chiamate "orizzontali" di sauvignon, prodotti da aziende diverse. Si possono cogliere, leggendo le schede che ne sono scaturite, i risultati finali, in base alle zone di produzione, ma anche in base alle tecniche di vinificazione.

Quello che mi preme sottolineare è, come i prodotti finali risultino diversi, in base alle tecniche di affinamento in legno od in acciaio.

Devo riconoscere che, se ben dosato, il legno conferisce al vino, una maggior complessità e probabilmente una maggiore longevità, ma è fuor di dubbio che va ad intaccare le peculiarità organolettiche, intrinseche del vitigno. Con questo vi voglio dire che, nei vini bianchi di questo tipo, preferisco generalmente il solo uso dell’acciaio, pur avendo bevuto grandi prodotti affinati in legno.

Mi è capitato diverse volte, come credo a molti di voi, di degustare vini affinati in legno, in cui praticamente, era impossibile individuare il vitigno di provenienza. A mio avviso un Tocai deve avere le caratteristiche tipiche di un Tocai, così come un verdicchio, un sauvignon, una malvasia ecc.

Ma queste sono considerazioni personali e soggettive, ognuno di voi potrà discuterne e confrontarsi con amici ed addetti ai lavori... De Gustibus...disputandum non est !! Ed ora passiamo alla parte che credo sia la più interessante, per tutti noi. La degustazione di 10 sauvignon di altrettante aziende, effettuate in tempi diversi, che piu’ mi sono piaciuti e che mi hanno trasmesso delle sensazioni ed emozioni piacevoli. I voti sono espressi in stelle: min. 1 stella e max. 5, ed in centesimi significando che nella mia personale tabella comparativa, quando un vino supera o eguaglia 80/100, è di buona qualità e piacevolezza.

Le aziende sono riportate in ordine alfabetico.

1) Az. Agr. Bosco Rosa – Manzano, Udine
Vino : Sauvignon Blanc 2002 gr. 13,50
Appena aperta la bottiglia (molto bella, originale e particolare) e portato il tappo al naso, si sentivano già molti profumi di diverse tipologie (frutta, fiori ecc.); colore giallo paglierino, al naso è un sauvignon "atipico", nel senso che non si colgono gli aromi tipici e varietali del vitigno sauvignon (peperone giallo, pipì di gatto ecc.), ma si sentono: note agrumate con sottofondo di vaniglia; il legno è quasi impercettibile e ben dosato; in bocca questo vino esprime il meglio di sé: giustamente caldo, ampio, con piacevoli note residue di fermentazione, che rendono il vino molto gradevole e soprattutto con una persistenza aromatica molto intensa. Un prodotto di grande qualità e finezza, con una esecuzione enologica impeccabile.
Complimenti, voto 5 stelle 86/100

P.S. Bisogna dire, ad onore del vero, che molto probabilmente il legno ha fatto scomparire, o perlomeno molto attenuato, le note varietali tipiche del Sauvignon, pur riuscendo ad elaborare un prodotto molto gradevole.

2 ) Azienda Agricola Cortona - Villa Vicentina, Udine
Vino : Sauvignon Aquileia 2002 gr. 13
Colore giallo paglierino abbastanza carico; intensi profumi varietali del sauvignon: peperone giallo e "pipì di gatto"; in bocca è gradevole, invita alla beva, residui di fermentazione rendono il vino leggermente e piacevolmente "petillants"; abbastanza persistente. Buon prodotto tipico.
Voto: stelle 4 ½ 82/100

3) Az. Agricola Grillo Iole – Albana di Prepotto, Udine
Vino : Sauvignon 2002 gr.13

Colore giallo paglierino; profumi puliti ed eleganti, tipici del vitigno Sauvignon: salvia, peperone giallo ed il classico sentore di "pipi’ di gatto"; in bocca è abbastanza caldo, fresco, con una calibrata acidità. Un buon vino di qualità certa. Voto stelle 4 ½ 82/100

4) Azienda Agricola LIVON Collio Goriziano - Udine
Sauvignon "Valbuins 2002 gr.13"

Appena stappata la bottiglia e portato il tappo al naso, già si avvertivano i profumi tipici dell’ uva Sauvignon; di colore giallo paglierino abbastanza carico, al naso è favoloso: una quantità e qualità di profumi varietali veramente molto fini e persistenti: si sente l’odore di erba, di peperone giallo e della classica "pipi’ di gatto"; anche ad etichetta coperta sarebbe molto facile, in questo caso, individuare il vitigno di origine; in bocca non tradisce le aspettative: è molto gradevole, fresco, con una buona nota minerale, giustamente caldo e con una lunga persistenza gustativa. Devo dire che questo vino al naso è quasi insuperabile! Uno tra i migliori e piu’ caratteristici Sauvignon fin qui degustati, affinato solo in acciaio! Da provare assolutamente... Complimenti vivissimi a questi bravi viticoltori friulani. Voto 5+ stelle meritate 88/100

5) Azienda Montagna Francesco - Broni, Pavia
Vino: Sauvignon "Bertè e Cordini" 2002 - gr.13

Giallo paglierino carico, brillante; profumi "atipici" e diversi dai canoni tradizionali: si sente la frutta a pasta bianca surmatura, in bocca è giustamente caldo, leggermente mosso, molto persistente. Un buon sauvignon "atipico e diverso", ma ben vinificato e gradevole. Un prodotto originale.
Voto 4 stelle 80/100

6) AZ. PUIATTI – Capriva del Friuli, Gorizia
Vino: Sauvignon Collio 2002 gr.12

Colore giallo paglierino tenue; profumi puliti, freschi di peperone, "pipi’ di gatto" tipici del vitigno Sauvignon, di media intensità; in bocca rispecchia quanto avvertito al naso: buona acidità, fresco e di media intensità. Vino tipico e caratteristico. Un vino che consiglio di bere, specialmente nella stagione estiva, quando è molto caldo; è un vino che, pur non avendo una grande struttura, è completo, equilibrato e gradevole alla beva. Enologicamente ben eseguito.
Voto: 4 stelle + 82/100

7) Azienda Schiopetto – Capriva del Friuli
Vino: Sauvignon Tarsia anno 2000 gr. 13,50

Colore giallo paglierino; appena aperta la bottiglia si sentivano profumi di media intensità, evolventi verso note terziarie; in bocca è ancora chiuso con leggeri sentori vanigliati. Questo vino (come tanti altri vini bianchi strutturati ed invecchiati 3 anni) necessita come minimo, di almeno 10/15 min. di ossigenazione, per poi aprirsi piacevolmente.
Ed ecco allora le senSazioni degustative percepite, dopo opportuna e necessaria ossigenazione (sembra un altro vino):
profumi piu’ netti ed intensi fruttati, agrumati, ancora freschi; in bocca è caldo, abbastanza ampio e di corpo; emergono ora residui di fermentazione che rendono il vino piu’ gradevole e piacevole alla beva.

Un vino di sicura qualità, un po’ "atipico" per essere un sauvignon zona collio (non si sente il classico odore di “pipi’ di gatto“ e peperone ), ma questo potrebbe dipendere anche dal clone di sauvignon impiantato e/o dai lieviti usati in fermentazione, oppure dall’affinamento in botte. Un buon prodotto che è piaciuto e perfettamente conservato .

P.S. La degustazione di cui sopra è stata fatta senza conoscere la scheda tecnica del vino, ma dopo avere letto che la vinificazione è avvenuta in legno (tonneaux!) si possono meglio comprendere le ragioni per cui “il sauvignon“ risultava atipico, rispetto a quelli vinificati esclusivamente in acciaio! Voto stelle 4 ½ 83/100

8) Cantina Produttori "Tramin"
Vino: Sauvignon 2002 gr. 13

Colore giallo paglierino scarico; profumi ben netti e tipici del vitgno: "pipi’ di gatto", peperone e salvia; in bocca è molto fresco, con una acidità un po’ troppo sostenuta (ma considerata l’annata in esame, è in linea con la media italiana); è giustamente caldo e con una buona persistenza .
Un prodotto enologicamente ben fatto e di qualità certa.
Voto stelle 4 ½ 84/100

9) Tenuta Villanova - Farra d’Isonzo
Vino: Sauvignon Roncocucco 2002 gr. 13

Colore giallo paglierino; profumi tipici del Sauvignon quindi: peperone, classico "pipi’ di gatto", ma emergono anche, note agrumate in sottofondo e lievi sentori di albicocca; in bocca è sicuramente caldo, abbastanza equilibrato e dimostra una buona persistenza. Un buon prodotto.
Voto 4 stelle 80/100

10) Azienda Villa Vitas – Aquileia
Vino : Sauvignon 2002 gr. 13

Colore giallo paglierino con riflessi verdolini; appena aperta la bottiglia il vino risultava ancora “chiuso“ sia al naso che in bocca; ma lasciato opportunamente ossigenare 15/20 minuti è uscito qualcosa di veramente fine: profumi varietali tipici del vitigno, di qualità fine: sentori di salvia, peperone e della classica “pipi’ di gatto“, senza mai eccedere, come spesso accade di sentire; in bocca è gradevole, fine, di qualità: giustamente caldo e persistente. Un vino tipico che rappresenta molto bene il territorio di appartenenza.
Voto stelle 4 ¼ stelle 84/100

Ancora una volta grazie della vostra attenzione e Prosit con il Sauvignon!

Roberto Gatti
sommelier degustatore
Codigoro (Ferrara)
Email: gatti-roberto@libero.it
   
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