05.07.2001 | Eventi

Le penne nere si sono ritrovate al Passo della Cappelletta

Una festa per tre regioni Raduno degli alpini di Emilia, Toscana e Liguria

ALBARETO - Tre regioni unite per la festa annuale degli alpini, ad Albareto: «lassù sulle montagne», proprio come cantano spesso le penne nere, si sono ritrovati infatti gli alpini di Emilia, Liguria e Toscana per rinnovare l'incontro che ogni anno si tiene al Passo della Cappelletta in comune di Albareto. Il passo divide la regione emiliana da quella ligure e a poche centinaia di metri il crinale entra in terra toscana. Da qui lo sguardo domina la Val Gotra e poi spazio giù, fino oltre Borgotaro, mentre dall'altro lato c'è l'intera Val di Vara e nelle giornate limpide si scorge anche il mare, in un paesaggio caratterizzato da ampie radure in cui pascolano mandrie di mucche rosse. La bella giornata di domenica ha favorito la riuscita della festa: centinaia di alpini con le loro famiglie sono saliti fino al passo per godersi una giornata di riposo, per non perdersi le cerimonie civili e religiose, per rinnovare quei sentimenti di amicizia ma anche per gustare i piatti della cucina ligure e emiliana. Già sabato pomeriggio era tutto un cantiere: era stata sistemata una grande tenda, allestita una cucina da campo, aperta una baracca gastronomica con salumi, formaggi, torte salate e le immancabili damigiane di vino, rosso toscano, bianco delle Cinque terre e tanti bottiglioni di lambrusco a ricordo proprio della provenienza di questi uomini. Immancabili, fin dall'inizio, saluti tra vecchi amici, strette di mano e canti poi, quando nel cielo è comparsa la luna ad illuminare le tende, molti alpini per una notte hanno rivissuto i giorni della naia e ricordato il suono della ritirata. Domenica di buon'ora tutti al lavoro. Ogni squadra aveva un compito ben preciso, proprio come sotto le armi: c'era chi era addetto alla cucina, chi a preparare la sala ristoro, chi preparava il fuoco per far cuocere l'assado, chi preparava l'altare nella cappellina dedicata alla Madonna dei Monti, chi era addetto a far parcheggiare le autovetture. Sembrava quasi un piccolo esercito, che si muoveva con un'invidiabile sincronia. Alle nove assembramento dei labari e delle rappresentanze: erano giunti gruppi da Genova centro, Moneglia, Lavagna, Chiavari, Castiglione Chiavarese, Varese Ligure. E poi un foltissimo gruppo di Albareto, rappresentanti degli alpini di Borgotaro, Solignano e Parma come di Sivizzano, Zeri, Pontremoli, Massa Carrara, Aulla, La Spezia e tanti altri ancora. Il saluto d'apertura è stato fatto dal capogruppo di Albareto Ezio Schiavetta e da quello di Varese Ligure Renzo De Vincenzi, con due discorsi carichi di solidarietà e di spirito di gruppo, poi, alle dieci è stata innalzata la bandiera tricolore, l'«attenti» è stato suonato da una tromba e un grande applauso ha unito «veci», «bocia» e i tantissimi simpatizzanti intervenuti. Alle undici è stata celebrata la messa con schierati tutti gli alpini che hanno accompagnato con canti religiosi, dedicando anche un pensiero agli amici che non ci sono più e che ha aiutato tutti a sentirsi ancora più uniti. A mezzogiorno è stato servito il «rancio» alle centinaia di convenuti, cui sono seguiti gli immancabili canti di montagna tra uno sventolio di bandiere, di penne nere e di medaglie. Un bilancio della manifestazione lo ha fatto il vicesindaco di Albareto Ferrando Botti: «Credo che questo appuntamento vada valorizzato ancora di più, è molto significativo ritrovarci in questo luogo; allestire questo accampamento è un rimettere in pratica tutti gli accorgimenti, le strategie che abbiamo imparato sotto le armi, improvvisamente in ognuno di noi scatta di nuovo il senso di gruppo, di squadra. Albareto e Varese Ligure ci tengono tantissimo a questo incontro, le fatiche sono svanite subito questa mattina quando abbiamo visto giungere qui una così folta rappresentanza e da luoghi anche molto lontani. L'incontro degli alpini al Passo della Cappelletta merita veramente d'essere ricordato e ha sicuramente preso un posto nei programmi nazionali dell'Associazione Alpini». Quando il sole ha cominciato a tramontare, le voci hanno cominciato a farsi roche e la stanchezza ha fatto desistere anche gli ultimi veterani, e così è calato il sipario sulla Festa degli Alpini al Passo della Cappelletta.

(FONTE:GAZZETTADIPARMA)

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