15.06.2001 | Vino e dintorni

Montalbano e le sue bellezze illustrati sul mensile «Trekking»

Una bella pubblicità per il Montalbano, per di più rivolta ai diretti interessati.

E' quella che arriva dal numero di aprile della «Rivista del Trekking», il mensile più diffuso tra gli appassionati di escursionismo e che dedica a quest'angolo al confine tra Valdinievole, Empolese e Pistoiese. Un servizio di sedici pagine, ricco di foto, servizi, indicazioni di percorsi e schede storiche dedicate ai Comuni della zona, tra cui appunto Monsummano, Larciano e Lamporecchio. Il servizio si apre proprio con una bella foto della chiesa di San Nicolao, a Monsummano Alto. Non è l'unica foto dedicata alla collina, con un'altra immagine dell'antica chiesa ed una delle cave, quest'ultima inserita in un servizio dedicato appunto al sentiero geologico che parte dalla Grotta Giusti per arrivare fino alla parte antica di Monsummano. E, anche se il servizio è specificatamente dedicato al Montalbano, visto che siamo in Valdinievole la rivista dedica un bello spazio anche a Montecatini, che proprio Montalbano non è: in particolare ci si sofferma su Montecatini Alto (con foto del Convento di Santa Maria a Ripa e della chiesa di San Pietro e relativo campanile), come è logico aspettarsi da una rivista che si rivolge agli appasionati di paesaggi e natura. Questo spiega anche perché, nel parlare di Montecatini Terme le tre foto del servizio siano dedicate alla pineta (o agli stabilimenti termali, ma visti attraverso gli alberi del parco). Tornando al vero soggetto del servizio (ossia il Montalbano) un riquadro viene dedicato ad uno dei prodotti tipici delle sue colline, ossia il vino, con uno spazio dedicato alla cooperativa vinicola di Larciano. Non manca uno spazio (un paio di pagine) dedicato ai locali e agli alberghi della zona e, visto che ci si rivolge agli appassionati di camminate nel verde, non potevano mancare consigli sui percorsi di trekking da fare; percorsi che ruotano soprattutto intorno a San Baronto: la frazione di Lamporecchio infatti è il punto di arrivo di un percorso che parte da Capraia Fiorentina e anche il punto di partenza per un'esursione che arriva sino a Serravalle. Il servizio insomma rappresenta una bella vetrina, ma che soprattutto si rivolge al pubblico su cui, da queste parti si punta molto quello degli appassionati del turismo verde e naturalistico.

(FONTE)

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