09.04.2004 | Eventi

Nuovo successo per il Critical Wine

Oltre 7000 visitatori, 52 produttori presenti, 247 produttori hanno inviato un totale di 1400 bottiglie per gli assaggi a sostegno della manifestazione, 100 persone hanno lavorato in modo militante e gratuito per la preparazione e gestione dell'iniziativa, 2 dibattiti affollatissimi con la partecipazione di Luigi Veronelli, Pino Tripodi, Manlio Vicini, Giuseppe Mazzacolin e altri, 1 appuntamento-corteo-degustazione-musica in centro città a Verona. Questo è il Critical Wine.

Grande successo politico
Le proposte incisive e concrete di Critical wine - PREZZO SORGENTE e CATALOGO DI AUTOCERTIFICAZIONE - hanno riscosso grande interesse e confronto tra il pubblico e tra i produttori. Alla base delle due proposte la tracciabilità totale e la completa trasparenza,in tutta la filiera e nel prezzo. Una proposta incisiva che contrasta concretamente il caro-vita.

Grande successo enoico
Tra i 52 produttori di prodotti della T/terra ben 37 erano vignaioli. Ad essi era dedicato uno spazio ed un percorso. Hanno incontrato il pubblico ed hanno offerto tracciabilità totale e trasparenza negli assaggi che proponevano. Vorremmo parlare di tutti i produttori presenti (e lo faremo, via via sul sito Criticalwine.org). Al momento segnaliamo, come rivelazioni di Critical Wine, i vignaioli giovani, "around 30". Paolo Brunello, viticoltore nei Colli Euganei produce un rosso di grande levatura, come ha anche confermato, all'assaggio, Luigi Veronelli. Marco Sara, autore di un Picolit impareggiabile. Marco, presente sin dall'inizio nel progetto, è una grande conferma. Un anno fa, durante la prima edizione di T/terra e libertà/Critical wine Veronelli all'assaggio del suo Picolit restò folgorato. Fu subito un Sole (il massimo riconoscimento della Guida Veronelli ai Vini).

 

Molti i produttori che hanno inviato i loro vini per gli assaggi e per sostenere il progetto. Tra questi, citiamo in ordine sparso, Angelo Gaja, Rosa Bosco, Librandi, Fattoria di Felsina, Giacomo Bologna, Dettori, Caprai, e tanti altri (vi invitiamo a consultare l'elenco completo sul sito).

Bilancio complessivo
Crediamo che questo primo breve bilancio possa dare l'idea dell'impatto che T/terra e libertà/Critical wine (alla sua seconda edizione veronese) abbia avuto sulla città di Verona. L'evento è stato progettato e gestito totalmente dal basso, è del tutto autofinanziato e non si avvale della sponsorizzazione di alcun soggetto, nè pubblico nè privato.
I produttori hanno partecipato gratuitamente all'iniziativa.

Ringraziamo tutte e tutti coloro che hanno visitato Critical wine permettendo al progetto di crescere. E' stato un grande successo che ha inciso sulla realtà veronese, nonostante i media locali abbiano apertamente non solo ignorato ma anche contrastato la manifestazione non concedendo lo spazio che meritava all'assoluta novità delle proposte politiche e concrete di Critical Wine e perdendo così un'occasione per valorizzare qualcosa di veramente innovativo e vicino ai consumatori. Ma chi vive a Verona, nonostante il boicotaggio mediatico, ha raggiunto il Centro sociale autogestito La Chimica e si è goduto buoni assaggi, idee nuove ed un bel clima. Migliorare la produzione, liberare il lavoro e le relazioni sociali sono alcuni degli obiettivi di Critical Wine.

(last but not least un grazie alla Locanda Il Girasole di Santa Maria di Zevio che ha sostenuto il progetto offrendosi di cucinare l'ottimo pranzo della domenica)

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