24.10.2011 | Eventi Inserisci una news

Erbaluce di Caluso: la favola si e' avverata

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Grande successo per la prima manifestazione svolta all'interno del castello di Masino interamente dedicata al vino bianco piemontese che sta facendo parlare di sé critica e mercato

Domenica 23 ottobre centinaia di consumatori e operatori appassionati si sono dati appuntamento al Castello di Masino di Caravino, in pieno territorio del Canavese torinese, per degustare l'Erbaluce di Caluso, uno dei vini autoctoni per eccellezza del Piemonte, riproposto al grande pubblico grazie all'evento "Erbaluce, la Favola di un Vino".

Sebbene sia stato uno dei primi ad ottenere la denominazione di origine controllata in Italia, nel 1967, e sia divenuto docg nel 2011,  finora era mai stato organizzato un appuntamento che facesse incontrare la quasi totalità dei produttori di Erbaluce di Caluso con il mercato nazionale ed estero. Merito del Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Caluso, Carema e Canavese, che, come precisa il presidente Sergio Tronzano, con questo evento ha deciso di intraprendere un nuovo percorso di comunicazione e promozione di questa piccola perla dell'enologia italiana.

La manifestazione ha dimostrato un interesse al di là delle aspettative richiamando, oltre a consumatori appassionati e operatori del settore, giornalisti italiani ed esteri provenienti da Olanda, Francia, Inghilterra e Giappone. La critica ha giudicato questo vino in maniera molto positiva e interessante, soprattutto poichè rispecchia le caratteristiche esclusive dell'essere "autoctono", ovvero indissolubilmente legato al Canavese; artigianale, perché prodotto da aziende a misura d'uomo, oltre che moderno, longevo e versatile. Tutte queste motivazioni lo rendono adatto a vincere anche le sfide sul mercato internazionale, sempre più attento alle produzioni di piccole dimensioni capaci di raccontare storie di uomini.

Nel corso della giornata lo storico Domenico Tappero Merlo, ha ricordato che l'Erbaluce di Caluso nel passato aveva quotazioni paragonabili ai grandi vini francesi e un'estensione di vigneti pari alla Borgogna. Il rilancio di questo vino non rappresenta quindi solo la risposta alla richiesta di vini freschi e moderni da parte del mercato ma anche una straordinaria opportunità di rilancio per un territorio per molti anni caratterizzato da un'economia industriale.

Per la sua prima edizione la manifestazione ha scelto quindi due cornici d'eccezione. Grazie all'autorizzazione di Matteo Olivetti, e alla collaborazione dell'associazione Spille d'Oro, il programma riservato alla stampa si è svolto sabato 22 ottobre all'interno della Chiesa di San Bernardino di Ivrea, mentre il giorno successivo il pubblico ha degustato i vini nelle splendide scuderie del Castello di Masino, grazie alla gentile concessione del Fai. Qui a rendere ancor più speciale l'appuntamento è stata la partecipazione dell'associazione "Les Artisan Vignerons", produttori dell'area francese del Maconnais.

"Erbaluce, la Favola di un Vino" rappresenta la prima tappa del nuovo percorso che il Consorzio di Tutela intende intraprendere per fare conoscere l'Erbaluce di Caluso, protagonista quest'anno anche dei massimi riconoscimenti in tutte le guide enologiche, prima fra tutte quella del Gambero Rosso con ben due Tre Bicchieri assegnati all'Erbaluce di Caluso e due al Carema, vino rosso a base di Nebbiolo.

 

Luciano Pavesio

Silvana Albanese


Tag: Consorzio Tutela, canavese, caluso, ivrea, erbaluce, Castello di Masino, Caravino


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