20.04.2002 | Cultura e Tradizioni

Serata in cantina tra musica e poesia

Canale (CN) «Poesia in cantina», la manifestazione che aveva esordito lo scorso anno con Guido Ceronetti e il suo prestigioso Teatro dei Sensibili, nelle cantine del castello Conti Malabaila, torna oggi con una serata di musica e poesia. Saranno il cantautore Sergio Endrigo e lo scrittore Nico Orengo i protagonisti dell´incontro che si svolgerà stasera nelle cantine storiche della Enrico Serafino, in corso Asti, a partire dalle 18.

Ad introdurre gli ospiti e ad animare la serata saranno il critico letterario Giovanni Tesio e la giornalista Marinella Venegoni de «La Stampa». L´iniziativa è dell´Enoteca regionale del Roero il cui presidente Luciano Bertello commenta: «E´ una manifestazione che vuole esplorare forme nuove e aspetti tradizionali della poesia e che accosterà stasera il cantautore Sergio Endrigo alla fine scrittura di Nico Orengo. Musica e poesia riempiranno gli austeri spazi delle storiche cantine con un brindisi finale al Roero arneis 2001, il delicato vino bianco delle colline roerine». Durante la serata si alterneranno poesie, letture e canzoni di Endrigo, da «Canzone per te» con cui vinse il Festival di Sanremo nel 1968 ad altri brani di successo come «Io che amo solo te », «Viva Maddalena», «Ci vuole un fiore», «Basta così», «Era d´estate». Ritenuto uno dei più poetici e ispirati cantautori italiani, Endrigo ha collaborato con poeti e intellettuali per la stesura di alcuni suoi testi ed è stato di recente insignito del premio Tenco alla carriera.
Figlio di un cantante lirico, fece i suoi primi studi musicali seguendo le orme del padre, ma ben presto si avvicinò alla musica leggera e cominciò ad incidere i suoi primi dischi all´inizio degli Anni ´60, inserendosi nel filone dei cantautori a fianco di Gino Paoli, Fabrizio De André, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Enzo Iannacci, Giorgio Gaber. Endrigo si fece conoscere per la sua fresca vena poetica, ma il suo successo venne consacrato con la vittoria del Festival di Sanremo del 1968 con «Canzone per te» presentata in coppia con il brasiliano Roberto Carlos. Ma a caratterizzare l´incontro di stasera sarà ancora il binomio «vino e cultura» scelto dall´enoteca regionale per le sue iniziative che mirano alla valorizzazione del territorio del Roero nel suo insieme. La serata di oggi sarà dedicata al «Roero arneis», raffinato prodotto di questo territorio, che ha contribuito in modo determinante alla crescita economica della zona. Dice Bertello: «L´arneis è l´orgoglioso figlio delle colline del Roero. Un vitigno antico, che ha avuto un rilancio solo negli ultimi vent´anni, grazie alla passione e alle capacità imprenditoriali dei viticoltori roerini che hanno saputo portare l´arneis nel gotha vinicolo». Il Roero arneis, a denominazione di origine controllata dal 1989, è coltivato su una superficie di 453 ettari in diciotto Comuni della sinistra Tanaro albese. Gli esperti lo descrivono come un vino dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, profumo delicato, con sentore di fiori e di frutta fresca (pesca e melone) con gusto secco e una vena delicatamente acidula che dona piacevole freschezza.
A
lla valorizzazione e promozione di questo territorio contribuisce da tempo l´enoteca regionale del Roero, aperta nel 1995 in un pregevole edificio nella centrale via Roma e nella quale si possono trovare i vini dei migliori produttori della zona.
Tra questi, la casa vinicola Enrico Serafino, fondata a Canale nel 1878, diventata ben presto una delle più importanti aziende vinicole del Piemonte con esportazione in molti paesi. Dal 1989 la cantina è di proprietà della ditta «Barbero 1891». Il titolare, Emilio Barbero, già sindaco di Canale, dice: «Ringraziamo l´enoteca regionale e siamo onorati di poter ospitare nella nostra cantina personaggi del mondo della cultura. Vorremmo però che l´incontro fosse soprattutto un´occasione per far conoscere il Roero». La Enrico Serafino, la cui struttura è stata restaurata mantenendo inalterate le caratteristiche, è proprietaria di oltre venti ettari di vigneti sulle colline del Roero; la cantina, che è stata attrezzata con le più moderne teconolgie, occupa circa 6000 metri quadrati. Il Roero, che porta il nome della nobile famiglia che vi dominò per secoli è una terra di grandi vini. Oltre all´arneis nella Sinistra Tanaro si producono il Roero, terzo grande nebbiolo dell´Albese, fratello dei blasonati barolo e barbaresco, il nebbiolo d´Alba e la barbera d´Alba, la delicata favorita bianca e il birbet.

FONTE: LA STAMPA

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