12.12.2002 | Vino e dintorni

Due etichette dall' Azienda Agricola Santa Lucia

Le origini dell'Azienda Agricola Santa Lucia risalgono al 1628, quando "Marc'Antonio Perrone possedeva annui ducati 60 di fiscali feudali sopra Quarati". Quarati é l'odierna Corato (Bari), dove nella contrada Santa Lucia, a circa 250 metri di altezza sul livello del mare, si coltivano con grande cura cloni selezionati di vitigni tipici della Murge.

L'Azienda Agricola Santa Lucia, sin dalla sua fondazione avvenuta nel 1822, produce vini esclusivamente dai propri vigneti, in prevalenza autoctoni, senza procedere all'acquisto di uve né di vini. La cultura aziendale consiste nella produzione di "vini artigiani", prodotti con quella cura dei particolari che ha inizio con la preparazione dei terreni da piantare e la selezione dei cloni, per estendersi alla cura dei vigneti, alla scelta di quei trattamenti antiparassitari rispettosi della salute del personale e del consumatore, fino alle operazioni di concimazione, di potatura e di raccolta manuale, pianta per pianta, per selezionare i grappoli e consentire al vino di esprimere tutto il proprio potenziale e le migliori caratteristiche del suo territorio. Hanno così origine vini ben strutturati dal gusto fruttato maturo, dove si ricerca l'equilibrio fra alcool, acidità, e tannini nobili . Vini poco comuni e molto ben riconoscibili.

L'azienda coltiva prevalentemente vitigni autoctoni negli appezzamenti in località Santa Lucia, ad ovest di Corato (250 mt. slm), denominati Viale nero, Melograno, Tufaroli, Lama di carro e Castigliola, di superficie poco inferiore ai 15 ha.; con le piante di ulivo della qualità coratina che fungono da cinta al vigneto, e danno origine ad un unico olio Extra Vergine d'Oliva. I terreni sono coltivati con la cura di un giardino, pianta per pianta, in virtù di una passione che ha sempre spinto i suoi conduttori (oggi Giuseppe e Roberto Perrone Capano, sono i titolari dell'azienda) a considerare l'attività vitivinicola una filosofia, con l'assoluta priorità della qualità del prodotto rispetto ad ogni considerazione di mercato.

I vitigni, prevalentemente autoctoni, sono: l'Uva di Troia (importata dai Greci dopo la distruzione dell'antica città mediorientale), unita con Malbec (20% circa) e Montepulciano (10% circa), per i rossi a denominazione di origine controllata Castel del Monte; il Bombino Nero per il Rosato del Castel del Monte DOC; l'Aleatico passito ed il Negroamaro, entrambi in purezza, per i rossi ad Indicazione Geografica Tipica "Puglia"; il Fiano per il bianco ad Indicazione Geografica Tipica "Murgia" ; Fiano e Chardonnay per i bianchi. La Riserva ha invece origine da Uva di Troia e Malbec. Il Malbec è stato coltivato in Puglia in larga scala dal duca de la Rochefocault sin dall'epoca ducale nel dominio feudale che comprendeva le terre fra Cerignola e Trani. Anche il Fiano ha antiche origini in Puglia.

VIGNA LAMA DI CARRO
ROSATO CASTEL DEL MONTE D.O.C.

Vino tipico ottenuto dal vitigno del Bombino arricchito fino al 5-10% massimo con uva di Troia.
Il nome del vigneto e del vino deriva dal solco lasciato nei terreni dopo il passaggio dei carri, trainati da cavalli, in passato adoperati per il trasporto delle uve dalla vigna in cantina. Di colore rosato, con riflessi rubino chiaro, e profumo molto intenso, persistente, tipicamente fruttato fresco. Di gusto asciutto, vellutato, equilibrato e fresco, qualità fine, molto apprezzato da coloro che non amano sapori forti. Ha un contenuto alcolico dell'11,5% circa.
E' definito vino da tutto pasto; si abbina particolarmente bene al pesce al forno con salse saporose, ai salumi, risotti, formaggi freschi, antipasti poco grassi e piatti di mezzo.
Va bevuto fresco e d'annata, a temperatura di 13°-15° C. circa, e stappato al momento della degustazione

VIGNA TUFAROLI
BIANCO CASTEL DEL MONTE DOC

Vino ottenuto esclusivamente dalle migliori uve provenienti da vitigni autoctoni Pampanuto (10%) e Bombino bianco (10%), uniti con uve Chardonnay (80%).
Di colore bianco paglierino e profumo intenso, persistente, con note di vaniglia e banana
Gusto secco e fresco, estremamente morbido e fine, fragrante, molto ricco di corpo e ben strutturato, a differenza di molti bianchi prodotti nella regione, con gradazione alcolica del 13% circa e con retrogusto tipico delle uve Chardonnay.
Buon aperitivo se accompagnato da piccoli sostegni, si abbina particolarmente bene con frutti di mare e crostacei, piatti di pesce ed antipasti, carni bianche, piatti con condimento di buona acidità' (pomodoro).
Va bevuto fresco e preferibilmente entro due - tre annate successive alla vendemmia. Temperatura consigliata di 12° C. circa, da stappare al momento della degustazione.

Cantine:
Strada Comunale Est. San Vittore,1 - 70033 Corato - BARI; C.P. 165
Sede legale: Piazza dei Martiri, 30 -80121 NAPOLI
Roberto Perrone Capano fax: 081/7643760


AICEV
Associazione Italiana Collezionisti Etichette Vino

sito web: www.aicev.it 
email: collezione@inwind.it 
giacomo.prato@libero.it
 


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