Adriano Gigante, presidente
della
Federdoc Fvg, ha spiegato
nell’introduzione ai lavori che l’incontro sarà il primo di una
serie di analoghi eventi organizzati per ringraziare chi, puntando
all’eccellenza della propria produzione, fa promozione per il
territorio e il comparto vitivinicolo regionale.
Con questi incontri Federdoc si prefigge di
far conoscere alla stampa specializzata e agli addetti ai lavori
alcuni “gioielli enologici”, spesso elogiati e premiati
in diverse parti del mondo, che testimoniano la qualità raggiunta
dalla produzione regionale.
Un progetto che coinvolgerà le testate specializzate di settore,
mediante le quali si punterà ad acquisire visibilità anche nei
maggiori appuntamenti fieristici nazionali e internazionali, nel
contesto di una promozione unitaria della produzione vitivinicola
regionale sostenuta da Federdoc.
Il vino degustato a Gradisca
nasce dalle ricerche di Gabriella De Marco
e Marco Perco, i titolari dell’azienda
Roncus, condotte per riscoprire
vecchie tradizioni nella produzione vinicola, legata al territorio
in cui le viti si nutrono e l’uva matura. E già il nome “Vecchie
vigne” denota una delle caratteristiche: piante con oltre
40 anni. Questa metodologia è diventata anche oggetto di studio da
parte dell’ateneo udinese: i laboratori del dipartimento di scienze
degli alimenti analizzano costantemente la produzione dell’azienda
Roncus, in un progetto coordinato dal professor
Roberto Zironi che ha affermato
come “i grandi vini si fanno da viti con oltre venti anni di età,
addirittura secolari”. Per Agra Promo Fvg
era presente l’amministratore delegato Bepi
Pucciarelli, che ha ringraziato i presenti, tra cui
giornalisti ed esperti del settore anche provenienti da fuori
regione.
Quattro le annate presentate nella degustazione e commentate
dall’enologo Giovanni Colugnati:
dal 1999 al 2002. Siccome il vino matura in grandi botti di legno e
in vasche d’acciaio per tre anni, le ultime due vendemmie (2001 e
2002) saranno poste in commercio rispettivamente alla fine del 2004
e del 2005.
In particolare, dalla raccolta 2002 il “Vecchie Vigne” riporterà in
etichetta il nome “Collio bianco”, con evidente soddisfazione del
presidente della zona a Doc Collio, Marco
Felluga, che nel complimentarsi con i titolari della
Roncus ha colto l’occasione per ribadire l’importanza di una visione
unitaria degli obiettivi da perseguire nella promozione vitivinicola
regionale, a partire da una denominazione comune fortemente
caratterizzata dal territorio. La degustazione è stata dunque
l’occasione per un dibattito, in cui gli operatori hanno chiesto
alle istituzioni di “fare sapere” il livello qualitativo raggiunto
dalla produzione in Friuli, che non si limita ad ottimi vini bianchi
“giovani”, ma che può conseguire eccellenti risultati anche da
processi di invecchiamento.
Per informazioni:
Federdoc Fvg
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