''La
Mieleria di San Lorenzo'' ha ricevuto l’ambito premio
dalla giuria del ''Concorso Grandi mieli
d'Italia'', dedicato all’apicoltore
Giulio Piana, riunita in occasione
della 55a Fiera del miele. Tra i
476 diversi mieli partecipanti di 227 apicoltori,
Luca Londei ha sbarazzato la
concorrenza con il miele di millefiori.
Le ''Tre Gocce d'oro'' sono
state assegnate dall’Osservatorio Nazionale
della produzione e del mercato del miele, organismo che
tutela e valorizza il miele di qualità, ne promuove il consumo e ne
migliora la qualità; in quanto il miele, oltre ad essere perfetto
dal punto di vista qualitativo, si è distinto per aver raggiunto il
punteggio pieno all'esame organolettico.
''E’ una grande soddisfazione – spiega Londei – essere riusciti a
proporre un prodotto che è stato così apprezzato, tanto da risultare
il migliore a livello nazionale, da una giuria composta dai massimi
esperti del settore. Era dal 2005 che partecipavamo a questo
importante concorso. Nelle due edizioni
precedenti con il miele d’acacia avevamo ottenuto rispettivamente
due e una goccia d’oro.
L’impegno e la passione che dal 1999 quotidianamente mettiamo nel
lavoro, quest’anno ci ha permesso di primeggiare e questo è uno
stimolo ancora maggiore per continuare a produrre un miele
qualitativamente sempre migliore''. Ma per l’apicoltore laurentino
gli attestati dal ''Concorso Grandi mieli d'Italia'', non si sono
esauriti qui.
''Con un’altra varietà di miele di millefiori siamo riusciti a
conquistare due gocce d’oro, mentre con il miele di girasole una
goccia d’oro. Tengo a sottolineare – conclude Londei – che
tutta la nostra produzione è certificata
biologica e questo è sinonimo di genuinità e salubrità
del miele e consente di rispettare perfettamente gli standard
fisico-chimici.
Inoltre, per offrire un miele eccellente
ricorriamo anche al nomadismo spostando le api in Piemonte nel
novarese''. Oltre al millefiori, acacia e girasole, ''La
Mieleria di San Lorenzo'', che ha il punto vendita in via F.lli
Rosselli, produce miele di castagno e
melata.
In genere si definiscono millefiori (multifiora o anche poliflora)
quei prodotti che non possono essere definiti uniflorali.
Non esiste
un'unica categoria di millefiori, ma tante quante sono le possibili
combinazioni di piante. Ogni millefiori possiede proprie
caratteristiche che si ripetono di anno in anno con variazioni più o
meno importanti, ma che non nascondono la base: il paragone con le
annate del vino è il più appropriato.
A volte i mieli millefiori sono caratterizzati da una presenza
botanica che prevale e che costituisce il nucleo del miele, ma che è
accompagnata da una costante flora concomitante che ne costituisce
la specificità, e nello stesso tempo non permette la denominazione uniflorale. In altri casi due fioriture in grado di dare anche
raccolti separati si sovrappongono per diverse cause:
molto comune,
in tutto l'arco alpino, il miele misto di castagno e tiglio, che
coniuga due aromi diversi e molto forti, in un millefiori speciale.
Altre volte le componenti del miele sono davvero mille, come capita
per il prodotto delle fioriture di alta montagna o come certi mieli
primaverili della macchia mediterranea: dire da che cosa dipende
quel certo aroma è impossibile, ma il risultato è comunque
straordinario. In molte zone i mieli millefiori prodotti presentano
caratteristiche esclusive e costanti: esistono quindi prodotti
regionali identificabili attraverso denominazioni di origine.
In alcuni casi queste denominazioni sono protette a livello europeo
(DOP, Denominazione di Origine Protetta o IGP, Indicazione
Geografica Protetta), molto più spesso, allo stato attuale,
l'uso
delle denominazioni è regolato dalle associazioni locali di
produttori, che stabiliscono le regole per l'uso di marchi
collettivi.
Scoprire i diversi mieli millefiori può essere un viaggio molto più
appassionante che non quello alla ricerca dei mieli uniflorali, con
il grande stimolo apportato dal fatto che l'oggetto dell'eventuale
scoperta costituirà un'esperienza veramente irripetibile.
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Marco Spadola
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