10.06.2004 | Itinerari del Gusto

Le vie del pane tipico percorrono l'appennino

Si dice "buono come il pane", ma è proprio così? Alimento antico quanto l'uomo, cibo legato a culti ancestrali di fertilità e riti agricoli comuni a tutte le civiltà del bacino del Mediterraneo, il pane ha conosciuto alterne fortune sulla nostra tavola, pur restando uno dei capisaldi di una corretta alimentazione.

Bandito dalle diete dimagranti ed accusato, a torto, di essere un cibo "ingrassante" (invece,100 grammi di pane integrale forniscono circa 240 Kcal - ed hanno un ottimo potere saziante - contro le oltre 300 Kcal per pari quantità di crackers o grissini), il pane ha conosciuto negli anni recenti un calo d'interesse (anche per colpa dei pani industriali sottoposti a lievitazioni "forzate" e quindi assai poveri di sapore).

Invece, il pane fatto a regola d'arte, rispettando qualità degli ingredienti e tempi di lievitazione e cottura, è un alimento sano.

Anzi è uno dei cosiddetti "alimenti funzionali" (Functional Foods, concetto nato in Giappone negli anni '80), ossia quei cibi-base (esempio: zucchero, uova, yogurt) ricchi di vitamine, minerali, acidi grassi ed altri elementi di alto valore biologico che, assunti regolarmente nella dieta, consentono di mantenere un buono stato di salute e contribuiscono a prevenire malattie.

Oggi il trend nei confronti del pane sta cambiando in meglio: consumatori sempre più attenti ed esigenti cercano la qualità del pane genuino, quello cotto nel forno a legna, dal sapore e dalla fragranza inconfondibili. L'Italia, da nord a sud, offre una scelta vastissima di pani caratteristici (quasi trecento, chiamati con oltre mille denominazioni diverse!) e gli artigiani panificatori in ogni regione sono i custodi delle tradizioni locali dell' "arte bianca".

Ogni pane, infatti, è espressione peculiare del suo territorio di produzione: l'acqua, l'aria, il terreno, i tipi di grano, il lievito, sono altrettanti ingredienti che entrano a far parte della "personalità" inimitabile del cibo più semplice ed antico del mondo. Oggi, si stanno diffondendo anche le "carte del pane", che presentano il giusto abbinamento tra pane e companatico.

Un accordo tra comunità montane per promuovere il turismo enogastronomico e del territorio.
La 7° edizione di Biteg - Borsa del Turismo Enogastronomico - che si è svolta a Riva del Garda dal 7 al 9 maggio scorso, è stata la sede scelta da tre comunità montane dell'Appennino - MontagnAmica (Appennino Bolognese), Consorzio Garfagnana Produce (Toscana) e portale turistico del Montefeltro (Marche) - per siglare un protocollo d'intesa imperniato sullo sviluppo di un progetto comune dedicato alle Vie del Pane di Montagna.

Il salone dedicato alle ricchezze di sapori e valori territoriali italiani ha rappresentato l'appuntamento ideale per far conoscere al pubblico ed agli operatori specializzati alcuni percorsi turistici originali, che hanno come filo conduttore il pane e l' "arte bianca".

Accanto ad una capillare e consolidata rete di tante Strade del Vino e dei Sapori, infatti, il nostro paese può offrire anche una novità come gli itinerari Lungo le Strade del Pane.

Si tratta di un filone di turismo gastronomico ancora tutto da sviluppare e ricco di potenzialità: basta pensare che in Italia si producono quasi 300 pani tipici regionali, chiamati con oltre un migliaio di denominazioni diverse, ma a livello di certificazione DOP ed IGP, esistono per il momento solo 3 produzioni in grado di fregiarsi di questi marchi, ossia il Casareccio di Genzano, il Coppia Ferrarese e l'Altamura.

Le tre comunità montane firmatarie dell'accordo si sono impegnate a collaborare strettamente per scambiarsi esperienze e formazione, a partecipare congiuntamente ad eventi di valorizzazione turistica (fiere turistiche e professionali, manifestazioni locali dedicate al pane ed ai prodotti tipici, etc.), ed a percorrere passi comuni per la promozione del turismo enogastronomico legato al territorio, coinvolgendo anche altre realtà montane caratterizzate dalla presenza di un pane tipico di particolare pregio.

Per dare nuovo impulso e sviluppo alle tante e caratteristiche produzioni di tipicità locali italiane, è sempre più necessario legare la filiera produttiva al territorio: è questa la strategia vincente di qualità che può garantire il consumatore ed invogliarlo a conoscere da vicino i luoghi dove nascono i sapori che apprezza.

Infatti, chi va nell'Appennino Bolognese, come in Garfagnana o nel Montefeltro, per acquistare ed assaggiare sul posto il gusto unico di un pane e companatico locali, si aspetta di trovare anche un ambiente piacevole e ben tutelato, conforme alle aspettative di "autenticità" e di "valore emozionale" che oggi si attribuiscono ai prodotti enogastronomici più significativi della cultura materiale del nostro paese.

Il progetto di marketing territoriale integrato nell'Appennino Bolognese.
Come si promuove lo sviluppo economico e turistico di un territorio? Un esempio positivo di valorizzazione territoriale è quello proposto dalla Comunità Montana "Cinque Valli Bolognesi", nell'Appennino tra l'Emilia e la Toscana, che ha intrapreso un innovativo progetto di marketing territoriale integrato.

L'idea di base è stata quella di rivalutare e promuovere la coltivazione biologica dei cereali diffusa nell'area appenninica bolognese.

Quale passo successivo si è progettato un percorso della qualità controllata, dal campo alla tavola, producendo alimenti tipici d'eccellenza. Nell'Appennino bolognese sono già presenti i prodotti che entreranno nel "paniere" delle bontà enogastronomiche locali: carni, salumi, formaggi, frutti di bosco, miele, vini e prodotti da forno.

Fragrante e profumato di legna di bosco, il gustoso pane montanaro locale, per la qualità ed il suo valore tradizionale e culturale, è diventato il simbolo dei sapori di queste terre di montagna.

Tanto da diventare protagonista di un itinerario turistico-culturale-gastronomico, La Via del Pane della Montagna Bolognese, che si snoda nel territorio della Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi (ne fanno parte i comuni di Castiglione dei Pepoli, Loiano, Monghidoro, Monterenzio, Monzuno, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro e Sasso Marconi, tutti in provincia di Bologna), facendolo conoscere ed apprezzare dal punto di vista turistico.

Per concretizzare questi obiettivi è nata l'Associazione MontagnaAmica, cui aderiscono soci pubblici e privati che operano in stretta collaborazione.

Il 2004 è l'anno dedicato a far conoscere il pane tipico montanaro ed il suo itinerario turistico, La Via del Pane della Montagna Bolognese, attraverso eventi promozionali rivolti al pubblico ed alla stampa.

Una delle iniziative più significative in questo senso è stata la partecipazione a Biteg 2004 e la firma del protocollo d'intesa con Garfagnana e Montefeltro, comunità dell'Appennino che condividono con il territorio montano bolognese una radicata tradizione legata all'agricoltura biologica ed alla produzione di pane tipico, espressione peculiare dell'ambiente e della cultura locale.

In Garfagnana, nell'area del Parco delle Alpi Apuane, è in progetto l'attuazione di una Via del Pane, mentre nel Montefeltro sono noti il pane di Maiolo (PU) e quello di Chiaserna di Cantiano (PU), paese aderente all'Associazione Nazionale Città del Pane.

Gli eventi dedicati al pane
Per la giornata di domenica 20 giugno, Confartigianato Federimprese di Bologna e l'Associazione MontagnAmica (tel. 051 6773328) organizzano MontagnaAperta, una festa agreste che vuole essere una celebrazione del pane ed anche del raccolto e del solstizio d'estate, secondo una secolare consuetudine diffusa nelle campagne di tutta Europa.

Teatro della festa dedicata al grano ed ai suoi nobili prodotti, sarà l'antica Pieve di Montorio (XI sec.), che sorge in un incantevole mosaico di campi coltivati nei pressi di Monzuno (BO). Il programma prevede tante iniziative a tema, adatte a grandi e bambini: dagli itinerari turistici tematici nel territorio dell'Appennino bolognese ai laboratori sensoriali e del gusto presso fattorie e forni, con degustazioni e dimostrazioni pratiche del mestiere dell' "arte bianca".

Info:
laviadelpane

Nel weekend del 26 e 27 giugno, il pane è protagonista della Festa del Pane di Maiolo (PU), un piccolo ed antico borgo del Montefeltro che ospita ben 50 forni attivi. Nelle due giornate della festa, si potranno gustare gli abbinamenti del pane con i prodotti tipici locali (vini, salumi, formaggi, olio), nel corso di cene e degustazioni guidate.

Info:
montefeltro

Chi è Franca Spazzoli Romagnola DOC, vive tra Cervia, Ravenna e Bologna. Laureata in Lingue all' Università di Bologna, parla Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco e dialetto romagnolo :)
Giornalista, appassionata di mare, viaggi, cucina, vini (è aspirante sommelier), rum e sigari cubani, lavora da vari anni nel turismo, occupandosi di comunicazione e promozione.
Collabora con il quotidiano di turismo al trade L'Agenzia di Viaggi ed altre testate di settore.
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