Alla cerimonia di
premiazione, che si è tenuta venerdì 9 giugno presso il ristorante
sala ricevimenti "Corte Corona" di Foggia, hanno preso parte le
massime autorità istituzionali fra cui il Presidente della CCIAA di
Foggia Luigi Lepri, il Presidente del Rotary Club Foggia Alfredo
Campanile, il Presidente del Premio Diomede Adolfo Affatato.
Dopo i saluti e le relazioni di presentazione,
Alberto Longo ha ritirato
personalmente il premio, un prezioso tralcio di vite in argento
massiccio accompagnato da una elegante pergamena. Subito dopo i vini
dell'azienda sono stati protagonisti della cena di gala con un menu
a base di prelibati piatti tipici locali.
“Questo premio ripaga più di ogni altra cosa i notevoli sacrifici
richiesti al Gruppo di persone che hanno collaborato alla
realizzazione del progetto – spiega Alberto Longo – e ci spinge a
continuare in questa direzione migliorando e rafforzando il nostro
impegno. Quando nel 2000 abbiamo iniziato questa “avventura” –
continua Longo – il mio obiettivo era quello di riprendere un'antica
tradizione di famiglia, rafforzando l'identità di questa terra e
contribuendo alla sua crescita. Oggi, a distanza di appena un anno
dall’inizio delle vendite, il Cacc’e Mmitte di Lucera e il Nero di
Troia sono presenti sulle tavole di Giapponesi ed Americani, oltre a
quelle di altri 8 paesi europei, e siamo particolarmente soddisfatti
che i nostri conterranei siano fra i primi a sostenerci in questo
duro e lungo percorso”.
Già apprezzati in numerose fiere ed eventi e scelti per il pranzo
organizzato nello scorso gennaio in occasione della visita ufficiale
dell'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e in
maggio del Cardinale Angelo Sodano, in occasione del cinquantesimo
anniversario della Fondazione della Casa Sollievo della Sofferenza a
S.Giovanni Rotondo, i vini di Alberto Longo si confermano prodotti
di ottima qualità e soprattutto emblema di una precisa scelta di
valorizzazione del territorio, che fonde rispetto per le tradizioni
e moderna interpretazione del mercato. Dal Nero di Troia “Le Cruste,
alla Falanghina “Le Fossette” al rosato “Donnadele”, dal Negroamaro
“Capoposto” al Cabernet Franc-Merlot “Calcara Vecchia”, fino al
“Cacc'e Mmitte di Lucera doc”, questi vini raccontano la vocazione
di un territorio che ha tutte le carte in regola per lasciarsi
gustare e ricordare.
Non a caso l'azienda rappresenta anche un importante punto di
riferimento per i turisti del vino che, nelle due tenute Masseria
Celentano e Fattoria Cavalli, scoprono un meraviglioso paesaggio
disegnato da 35 ettari di vigneto, nel fascino delle tecnologie
all'avanguardia fuso con l'accoglienza genuina tipica delle persone
di questa terra.
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