Intanto, la produzione
dell'industria italiana del vino è cresciuta del 2%, in linea con la
tendenza generale dell'industria alimentare. Il dato indica, per il
settore, la migliore performance dell'ultimo quinquennio. Leggermente più
sostenuta, pari al 3%, la crescita della produzione industriale per
l'insieme delle bevande, spinta verso l'alto dal segmento degli alcolici
che si conferma il settore trainante, dopo i tassi di crescita a due cifre
rilevati nei 3 anni precedenti.
Ad accusare, invece, una battuta d'arresto è la produzione di birra (-3%
rispetto al 2001), mentre per bevande analcoliche e acque minerali la
progressione è stata dell'1%.
Queste e numerose altre informazioni sono contenute nel quaderno di
filiera vino redatto da Ismea e pubblicato in questi giorni.
Il lavoro 'Assetti e nuove tendenze dell'industria del vino in Italia e
nel mondo' è diviso in due capitoli nei quali affronta, appunto, il tema
dell'industria enologica. Al centro del primo capitolo è l'industria
nazionale - strategie aziendali, investimenti italiani all'estero e
investimenti stranieri nel nostro Paese, accordi joint venture e
acquisizioni nel 2001 e nel 2002. Nel secondo capitolo troviamo, invece,
l'industria enologica mondiale, con riferimento ai cinque i continenti.
'Assetti e nuove tendenze dell'industria del vino in Italia e nel mondo' è
distribuito da Ismea. Per informazioni e ordinazioni è possibile
contattare Tiziana Cordedda al numero: 06/855.61.251 o all'indirizzo di
posta elettronica: t.cordedda@ismea.it
Fonte:
ISMEA |