19.08.2003 | Vino e dintorni

Assetti e nuove tendenze dell'industria del vino in Italia e nel mondo

Fusioni e acquisizioni delle aziende al centro dell'ultimo lavoro Ismea. Il fatturato del settore vinicolo ha raggiunto, nel 2002, quota 8.500 milioni di euro, registrando una crescita dell'8% rispetto all'anno precedente (7.900 milioni di euro). Sempre lo scorso anno, sono aumentati dell'8% il valore aggiunto e del 10% gli utili.

Intanto, la produzione dell'industria italiana del vino è cresciuta del 2%, in linea con la tendenza generale dell'industria alimentare. Il dato indica, per il settore, la migliore performance dell'ultimo quinquennio. Leggermente più sostenuta, pari al 3%, la crescita della produzione industriale per l'insieme delle bevande, spinta verso l'alto dal segmento degli alcolici che si conferma il settore trainante, dopo i tassi di crescita a due cifre rilevati nei 3 anni precedenti.

Ad accusare, invece, una battuta d'arresto è la produzione di birra (-3% rispetto al 2001), mentre per bevande analcoliche e acque minerali la progressione è stata dell'1%.

Queste e numerose altre informazioni sono contenute nel quaderno di filiera vino redatto da Ismea e pubblicato in questi giorni.

Il lavoro 'Assetti e nuove tendenze dell'industria del vino in Italia e nel mondo' è diviso in due capitoli nei quali affronta, appunto, il tema dell'industria enologica. Al centro del primo capitolo è l'industria nazionale - strategie aziendali, investimenti italiani all'estero e investimenti stranieri nel nostro Paese, accordi joint venture e acquisizioni nel 2001 e nel 2002. Nel secondo capitolo troviamo, invece, l'industria enologica mondiale, con riferimento ai cinque i continenti.

'Assetti e nuove tendenze dell'industria del vino in Italia e nel mondo' è distribuito da Ismea. Per informazioni e ordinazioni è possibile contattare Tiziana Cordedda al numero: 06/855.61.251 o all'indirizzo di posta elettronica: t.cordedda@ismea.it

Fonte: ISMEA

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