Il programma della giornata
prevede:
ore 11.00 conferenza stampa di presentazione,
ore 13.00 buffet con prodotti tipici toscani,
dalle ore 15.00 alle 21.00 apertura del banco d’assaggio
con i vini selezionati nella guida e work shop.
Si tratta di una guida realizzata “direttamente dal
mercato” ed è il primo tassello di un più vasto e
integrato sistema operativo che
Andrea Zanfi e l’editore
Carlo Cambi
intendono realizzare nell’ambito della regione Toscana.
La pubblicazione ha caratteristiche molto particolari:
dimensioni tascabili, in modo da renderla pratica e
funzionale, e contenuti esaurienti; sono state dedicate
due pagine ad ogni azienda con relativo still-life della
bottiglia selezionata, accanto alla quale sono state
indicate la valutazione, oltre a tutte le informazioni
tecniche sul prodotto e sull’azienda stessa.
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Breviario dei vini
di Toscana.
Qualità sotto i 15 euro.
a cura di Andrea Zanfi
Carlo Cambi Editore
Pagine: 384
Lingua: Italiano
Prezzo: 10,00 euro
ISBN 88-88482-18-0 |
Dall’introduzione di Andrea
Zanfi
“La cosa forse più interessante del programma è la
sperimentazione di alcune nuove metodologie di giudizio
abbinate a un prodotto in grado di valorizzare il lavoro
enologico svolto non solo dalle grandi aziende, ma anche
dalle piccole realtà produttive che non hanno la
possibilità di affacciarsi su palcoscenici prestigiosi
come il Vinitaly o
che tecnicamente non hanno disponibilità economiche per
rincorrere il sogno del “grande
vino”.
Per questo nuovo impegno editoriale ho cercato di
coinvolgere il maggior numero possibile di persone,
costituendo con loro delle vere e proprie “giurie
popolari” che sapessero formulare giudizi
equi e trasparenti sui vini degustati. Giudizi che
alcune volte sono stati espressi con parole semplici
come “buono” o “cattivo”, mentre in altri casi sono
stati argomentati con professionalità e corredati da
terminologie che dovevano scaturire da esperienze
tecniche molto approfondite nel settore.
L’attore principale di questa opera complessa e
articolata è stato il consumatore, quello che frequenta
enoteche, wine bar, corsi di formazione professionali
delle associazioni AIS e FISAR
o dell’ONAV, il cliente tipo delle stesse
cantine, gente comune che compra il vino e a cui piace
berlo.
È stato bello seguire queste persone durante le
degustazioni e rispondere alle loro perplessità, ai loro
dubbi, convalidare o scuotere la testa davanti ai loro
giudizi.
Devo dire che per me sono stati momenti di vera e
propria crescita professionale, di un interfaccia
costruttivo con altre esperienze e opinioni. Giudizi che
sono sicuro non faranno poi discutere più di tanto, o
quanto qualcuno si aspetta, mentre certamente giungerà
la critica di alcuni colleghi che attaccheranno il
metodo di giudizio ritenendolo poco ortodosso, poco
professionale, non supportato da esperienze nel settore,
documentabili, delle persone giudicanti.
Posso assicurare che non è stato così. All’interno di
quelle “giurie popolari”
si sono trovati uomini e donne provenienti dai più
svariati ceti sociali e dalle più diverse esperienze
professionali, tutti appassionatamente collegati al
mondo del vino: dagli addetti
ai lavori, agli stessi produttori, per arrivare agli
enotecnici, ai sommeliers, fino a giungere al semplice
consumatore. Una magnifica esperienza
sensoriale che ha veramente gratificato ogni
partecipante e che ha consentito di formulare i giudizi,
con serenità, con passione e trasparenza e per questo
non banalizzabili.
Quello che è presentato all’interno di questa piccola
guida, che per la prima edizione vede benevolmente la
presenza di quasi tutti i vini delle aziende che hanno
aderito, è la punta dell’iceberg di un più ampio
movimento che sta già attivandosi in altre regioni con
altri “Breviari” e che in Toscana sta coinvolgendo
tantissime enoteche e tantissimi wine bar, i quali,
insieme alla loro clientela, sanno di essere divenuti
protagonisti del giudizio dei vini che promuoveranno,
mesceranno o berranno all’interno di quel circuito
commerciale.
Non c’è dubbio che il
“Breviario” è una guida atipica, poiché, pur
fornendo informazioni al consumatore finale, è dallo
stesso realizzata. Indubbiamente è una guida innovativa
che promuove solo il giudizio dell’altra faccia della
medaglia, quella che appartiene al mercato e che
cercherà sempre più di tener conto di quei
produttori/imbottigliatori di cui non si conoscono né la
storia, né tanto meno il vino e dei quali non si
comprendono le potenzialità.
Aziende che, personalmente, credo debbano essere
stimolate e incentivate. Realtà imprenditoriali alle
quali va riconosciuta l’importanza strategica di
movimentare il panorama vitivinicolo nazionale e che
contribuiscono enormemente alla diffusione della cultura
del “buon bere”, aziende che in silenzio sviluppano
micro e macro economie importantissime per il tessuto
socio-culturale dell’area nella quale le stesse operano.
Per sviluppare il più possibile il traguardo che mi sono
posto con il “Breviario” è necessario che io faccia
comprendere alle aziende quale opportunità esso offra
come sistema comunicativo e promozionale per il loro
vino, come piccolo, ma efficace strumento in grado di
contrastare la forte azione di marketing delle aziende
che hanno maggiori possibilità economiche per rendersi
visibili nel mercato globale.
Nella prossima edizione saranno sensibilizzati i
Consorzi di tutela, i Consorzi di promozione, le stesse
“Strade del Vino”, oltre a tante altre aziende
che vorranno partecipare alle degustazioni, condotte
alla cieca, al fine di poter determinare il loro
inserimento nel “Breviario” che vedrà, ogni anno, un
numero massimo di 200 vini, corrispondenti a 200
aziende, fra le più meritevoli.
Il “Breviario” è forse un’idea strana, bizzarra,
sicuramente molto faticosa da realizzare, ma che
comunque ci gratifica soprattutto nel constatare le
adesioni che da adesso ci sono pervenute per la prossima
edizione del 2005, così come si comprende che
il “Breviario” è un progetto, è
un sistema nuovo per dialogare intorno alla viticoltura,
è uno strumento che condurrà sicuramente a una maggiore
sensibilità e a un maggiore approfondimento culturale e
conoscitivo intorno ad un bicchiere di vino,
sprigionando curiosità e nuovi stimoli di confronto e
crescita per tutti”.
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Per informazioni:
Carlo Cambi Editore
Via San Gimignano
Tel 0577 936580 Fax 0577 974147 |