28.02.2011 | Vino e dintorni Inserisci una news

Quando l' Aglianico si fa grande

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Un fiume di vino porta una contrada sannita lontano dalla sua storia, quella dei longobardi e delle rivolte contadine.

Le leggende di feudatari e la morte di Manfredi. Torre dei Chiusi, oggi Torrecuso, è il paese dell´aglianico più generoso. Tre cantine sono le bandiere di una svolta. Le trovi da anni a Casagiove, dove il vicepresidente italiano dell´Associazione Sommelier Enzo Ricciardi scommetteva tempo fa sui rossi di Torrecuso. «La Botte» è tra le prime dieci enoteche al mondo, ma anche un archivio, la memoria dei successi campani. Ora è facile conoscere quelle cantine:

1) «Fontanavecchia» con Libero Rillo ha aperto la strada,

2 ) «Fattoria la Rivolta» ha dato un altro picco di popolarità con gli investimenti di Paolo Cotroneo, metà farmacista metà banchiere.

3 ) Ecco la terza, con un´impronta di fatica e orgoglio contadini. «Torre dei Chiusi», nome antico del paese, è di Domenico Pulcino. Un giovane viticoltore stanco dell´anonimato. Il suo vino era come lui, come il padre, come il nonno: un Signor Nessuno. L´etichetta obbliga alla qualità. dice lui, ma assegna finalmente una identità. Propone un aglianico del Taburno in tre versioni: l´Auriculus con i suoi 15,5 gradi è il top, ma raro, appena 3mila bottiglie. Da conoscere il Riserva, offre nel rosso porpora ben strutturato e morbido un gusto ampio e intenso di ciliege e amarene. Il segreto è in quei dodici ettari coltivati con amore, e nel coraggio di una vendemmia appena in ritardo. Vendita diretta.

(Fonte : Napoli.Repubblica.it a cura di Antonio Corbo).

 

Torre dei Chiusi di Domenico Pulcino

Contrada Limiti Torrecuso (BN)

Telefono: 0824.874476

E-mail: dpulcino@libero.it

 

 

SCHEDA TECNICA

"LIMITI" Aglianico del Taburno Riserva DOC - Denominazione di origine controllata

Vendemmia 2001

Uve 100% Aglianico raccolte al massimo grado di maturazione

Vinificazione In rosso con macerazione sulle bucce per 20 giorni in serbatoi di acciaio inox

Invecchiamento Tre anni in legno, poi bottiglia

Abbinamenti

Ragù e zuppe saporite, piatti a base di carni rosse, cacciagione, salumi e formaggi stagionati

Grado alcolico

14

Temperatura di servizio

18 - 20°C

Si consiglia di stappare la bottiglia almeno un'ora prima di essere servita

NOTE DI DEGUSTAZIONE DI WINETASTE

Aglianico del Beneventano Riserva 2001- gr. 15-

Stupendo questo vino a dieci anni dalla vendemmia, per come ha saputo resistere al passare degli anni e come si è migliorato in bottiglia :

rosso granato, con un leggerissimo accenno di aranciato sull'unghia; al naso è intenso, leggermente etereo, frutta sottospirito, fiori secchi macerati, cioccolato, more in bella sequenza, molto probabilmente frutto di una vendemmia tardiva ; in bocca è molto piacevole, intenso, di razza, con tannini presenti ma mai sopra le righe, il sorso è pieno e potente, ma di razza e di qualità eccellente. Lunghissimo il finale di bocca, per uno dei migliori aglianici del nostro amato Sud, ma qui siamo in provincia di Benevento ed esattamente a Torrecuso, dove l'aglianico ha trovato da secoli un suo habitat naturale.

Da classificare oggi eccellente, ma una domanda mi sorge spontanea ? Quanti anni ancora poteva durare questo nettare enologico : a mio avviso almeno altri 8/10.

Complimenti a Domenico Pulcino, titolare dell'azienda Torre dei Chiusi, che da anni lavora con impegno, serietà, costanza ed i risultati oggi sono questi.

Roberto Gatti


Tag: falanghina, benevento, aglianico, winetaste, gatti, torrecuso, torre dei chiusi, pulcino domenico, adria, limiti


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