20.01.2002 | Cultura e Tradizioni

Chardonnay, una sicurezza da ”tutto pasto”

Si parla di vino e, subito - che si tratti di esperti o di allievi di un corso di degustazione - salta fuori la domanda fatidica: con quale piatto lo abbino?

Su questo punto, però, non ci sono le tavole di Mosé. Le correnti di pensiero, quindi, si dividono. E i dibattiti si moltiplicano. Come dimostrano gli informatissimi corsi dell’Associazione Italiana Sommeliers, quelli di Slow Food e i tanti incontri sulla degustazione proposti dalle varie enoteche. Su un tema, però, c’è unitarietà di fondo: l’impossibilità di godere appieno di qualsiasi bicchiere in presenza di salse acetose o agrumate. E’ in effetti una tematica "aspra", perché tali ingredienti non fanno altro che accentuare le componenti acide del vino, esaltarne la latenza amarognola, mitigare la dolcezza e la grassezza della polpa. Non c’è etichetta che tenga, e sarebbe un vero peccato stappare un campionissimo per tentare di addomesticare la ricetta: si rivelerebbe solo un’occasione persa. Per connotati gustativi agri e spigolosi, si dice, meglio un vino di quelli definiti "passanti": cioè capaci pian piano di trasfervi alla portata che seguirà. Ma ancora meglio è allora ricordarsi dei prodotti cosiddetti "da tutto pasto": almeno quando ben fatti, corretti, equilibrati, dall’assaggio presente ma non invadente, comunque completi e capaci di condividere ogni piatto. Col merito ulteriore di non alleggerire troppo il portafogli. Come lo Chardonnay 2000 di Tormaresca (5 - 5,5 euro), azienda pugliese recentemente acquisita dai Marchesi Antinori. Ennesimo successo di Renzo Cotarella, enologo formidabile. Per quanto costa, c’è di tutto di più. Prima le sfumature dorate del colore e un naso sapientemente giocato tra frutta fresca e secca e dosatissime note di legni vanigliati. Poi un assaggio che risulta morbido e nervoso al contempo, strutturato ma dinamico, vivacissimo e persistente. Perfetto per togliere il pensiero della scelta, tra un crudo di pesce e due alicette marinate, un tagliolino al limone e un’insalata ricca. Ma se pure accompagnasse una carbonara o una carne bianca all’aceto balsamico, sarebbe lo stesso all’altezza del compito.

FONTE: IL MESSAGGERO

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