07.01.2004 | Normative

Coldiretti: 2004 di grandi impegni per la politica agricola europea

Completare il positivo percorso di cambiamento della politica agricola europea avviato nel 2003 con le riforme di mercato dei prodotti mediterranei come l'olio di oliva e il tabacco e dare attuazione sul piano nazionale agli adempimenti legati alla nuova Politica Agricola Comune. Sono questi secondo la Coldiretti i principali impegni per il nuovo anno che sarà caratterizzato da importanti sfide sul piano internazionale.

Tra queste, l'ingresso a pieno titolo dei dieci nuovi Stati Membri dell'Unione a partire dal primo maggio e la ripresa dei negoziati sul commercio internazionale dopo il "fallimento" di Cancun. Il 2003 è stato l'anno della positiva conclusione del negoziato sulla riforma della Politica Agricola Comune che - sottolinea la Coldiretti - ha gettato le basi per un profondo cambiamento a favore della competitività delle imprese che guardano al mercato, producono qualità e rispetto ambientale e vogliono rispondere alle nuove domande dei consumatori.

Un percorso da completare sul piano nazionale tenendo conto - sottolinea la Coldiretti - delle seguenti scadenze ed esigenze:

  • entro il 1 agosto deve prendere una decisione sulle modalità (scelta opzioni e regionalizzazione), tempi di applicazione e gestione del disaccoppiamento;
  • per quanto riguarda la modulazione, occorre immediatamente definire con le regioni il quadro generale applicativo delle risorse derivanti dal gettito modulato nell'ambito dei piani di sviluppo rurale (a questo fine necessita una forte azione di coordinamento e indirizzo del ministero delle politiche agricole);
  • occorre definire il più rapidamente possibile modalità, controlli e tempi di applicazione di cross-compliance ed ecocondizionabilità;
  • per lo sviluppo rurale occorre un forte impulso di coordinamento e di indirizzo centrale alle regioni per l'adeguamento dei piani di sviluppo rurale sulla base delle nuove opportunità offerte dalla riforma, auditing compreso.

Se il Governo non terrà fede a questi adempimenti - conclude la Coldiretti - useremo tutta la nostra forza contrattuale e la nostra capacità di mobilitazione.

Fonte: Coldiretti

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