L'avventura di un enologo marchigiano in Nuova Zelanda: Simone Schiaffino
Dagli svarchi a Gisborne : due vendemmie in un anno. impossibile? No, basta trasferirsi per quattro mesi in nuova zelanda. lo ha fatto un giovane enologo anconetano, simone schiaffino, che dopo una vendemmia si e' trasferito dall'altra parte del mondo nella cantina montana, di proprieta' della pernod ricard, grande azienda francese, per scoprire i segreti dell'enologia kiwi.
Complici l'invio di un curriculum via posta elettronica e un innata voglia di mettersi alla prova e con un unico obiettivo: aggiungere una professionalita' internazionale alla propria vocazione: quella dell'enologia di qualita'.
Simone Schiaffino viene da lontano. Una laurea in viticoltura ed enologia presso l'universita' politecnica delle Marche. Un'esperienza di studio condita da stages sul campo. Nel 2003 nella cantina Conte Leopardi Dittajuti come aiuto enologo; a seguire approfondimenti nel laboratorio di Montefiascone di Riccardo Cotarella. " veder nascere il vino- racconta per e-mail- e' stupendo.
E' un lavoro faticoso che richiede massima attenzione. ho fatto il cantiniere-prosegue- ho seguito le varie fasi della lavorazione : presse, pompe, frigoriferi, travasi, concentratori, aggiunte di lieviti e coadiuvanti in generale".
Annette grande importanza a questa esperienza. "e' un percorso-sostiene-che ogni enologo dovrebbe fare perchè si tocca con mano cio' che si e' studiato sui libri.
L'apprendimento e' stata la molla per fare il grande balzo nell'altra parte dell'emisfero: non solo di vino e tecniche di vendemmia ma anche della lingua. "conoscere l'inglese-dice Schiaffino-e' molto importante per ogni settore ma soprattutto per l'enologia dato che il vino non va solo prodotto ma anche venduto".
"Fare due vendemmie in un anno, mi e' sembrata una cosa utile perche' si e' tratta di una esperienza in Nuova Zelanda, paese dell'australasia, che produce vino a livelli competitivi e a prezzi vantaggiosi".
"Il vino? e' come un bambino-dice Schiaffino-se dalla pianta viene un buon grappolo sano e con la giusta maturazione, puoi ottenere un vino buono senza tante operazioni di cantina. proprio come i bambini: se li educhi fin da piccoli crescono bene".
"La Nuova Zelanda-racconta- e' un paese grande come l'Italia ma con soli quattro milioni di abitanti. paesaggi mozzafiato, ma soprattutto una qualita' della vita da cui c'e' tanto da imparare: sul lavoro, nel rapporto tra le persone, nelle amicizie. rapporti informali ma profondi."
Fa l'esempio dei rapporti tra colonizzatori e colonizzati, della integrazione cioe' tra i bianchi e i maori. "Ora sono una nazione unica, i cantinieri con cui ho lavorato erano meta' bianchi e meta' maori, sono amici e si rispettano tra loro".
La sua esperienza ha spinto gia' tanti giovani a ripeterla, infatti molti neo-laureati lo continuano a chiamare dalle universita' per chiedergli consigli e contatti.