L'autore, Alberto
Redaelli, è noto soprattutto per la "Piccola Enciclopedia storica
degli alpini", un classico nel suo genere.
Cosa mangiavano e come mangiavano dunque gli alpini nell'Ottocento,
durante le campagne coloniali e nelle guerre mondiali del XX secolo? E gli
altri soldati dell'Esercito italiano? Quali erano le razioni alimentari di
pace e quelle di guerra? Quanto vino veniva distribuito? E i liquori? In
quali occasioni erano concessi? Il libro risponde a tutte queste domande.
Nelle sue 200 pagine viene raccontata per la prima volta la storia
del rancio dei nostri antenati e dei nostri padri, nelle caserme, nei
campi d'istruzione all'aperto, nei deserti e sulle ambe dell'Africa, nella
"Grande guerra" (in prima linea, sulle Alpi, in prigionia) e nella
Seconda guerra mondiale (sui monti della Grecia, nella steppa russa, nei
campi di sterminio di Stalin).
In esso rivivono con grande vivezza (grazie anche a una splendida serie di
fotografie d'epoca) le figure, gli oggetti e i momenti caratteristici
della vita militare del XIX e XX secolo: le cucine delle caserme, i
cucinieri, le marmitte, le "casse di cottura" per portare il rancio in
prima linea, le famose gavette, la borracce, i gavettini in cui si beveva
il vino ("rimedio alle malinconie"), i conducenti e i muli delle salmerie,
i bivacchi sotto le stelle ecc…
E' un bel libro, insomma, dedicato a un aspetto poco noto ma importante
della nostra storia, che si legge con grande interesse tutto d'un fiato.
Edizioni Walmar
formato 16 x 24,
pagg. 208, 62 fotografie, Euro 19
Distributore
CENTRO LIBRI BRESCIA,
via Galvani 6c/d, 25010 San Zeno Naviglio (BS)
E-mail: info@centrolibri.it
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