Tra polemiche sui prezzi, aggressioni sui mercati mondiali da parte
dei Paesi emergenti, proposte di raffreddamento dell'Iva, crisi
sussurrate e successi proclamati il vino made in Italy va alla
ricerca di un rilancio. E anche nella
quinta edizione il Salone del Vino di Torino, in programma dal 27 al
30 ottobre al Lingotto Fiere, si conferma osservatorio
privilegiato per capire quale sarà il futuro delle cantine di
qualità, piazza commerciale decisiva con la terza edizione del
workshop internazionale, evento di comunicazione fondamentale anche
grazie all'assegnazione in diretta dei "Tre
Bicchieri" di Gambero Rosso-Slow Food, il massimo
riconoscimento nazionale per le migliori bottiglie.
Protagonisti assoluti del Salone del Vino sono i
vini da vitigno autoctono.
Riconoscibilità, qualità e identità con il territorio sono oggi le
atout che i vini italiani possono giocare sul mercato mondiale per
battere la concorrenza. Lo dimostra lo studio dell'Osservatorio del
Salone del Vino che sarà presentato nella giornata inaugurale del
Salone del Vino giovedì 27 ottobre a
partire dalle ore 11,00.
E proprio questo studio darà il via a tutte le iniziative attorno ai
vitigni autoctoni. La prima degustazione condotta da
Marco Sabellico si terrà nel
pomeriggio di giovedì e sarà riservata ai buyers italiani. Il giorno
successivo la stessa degustazione per illustrare qualità e
potenzialità dei vini da vitigno autoctono sarà riservata agli
operatori stranieri mentre gli enoappassionati che saranno i
coprotagonisti della quinta edizione del Salone del Vino - potranno
assaggiare le bottiglie "più" italiane tutto il pomeriggio di Sabato
29 e tutta la giornata di domenica 30. Ma parlare di autoctoni è
anche calarsi all'interno dei problemi tecnici e delle prospettive
economiche del vino made in Italy. Ed ecco che nella mattina di
venerdì 28 ottobre si affronteranno tre argomenti tutti centrati
sugli autoctoni.
Un primo convegno cui partecipano gli assessori regionali
all'agricoltura oltre ai responsabili delle politiche vitivinicole è
dedicato al tema "Il Mercato delle
produzioni autoctone: situazioni e prospettive", un
secondo forum è animato dal gastronauta
Davide Paolini e si occupa de "Le casseforti del vino"
per mettere a punto la situazione delle banche del germoplasma,
quegli allevamenti sperimentali della vite che servono a conservare
le specie viticole autoctone.
Questo appuntamento vede insieme, come organizzatori,
Promotor International, Regione Piemonte e
comitato Vinum Loci che al Salone tiene la sua annuale
assemblea - proprio per dare la massima visibilità al tema dei
vitigni autoctoni. Il terzo appuntamento, sempre centrato sugli
autoctoni e sempre nella giornata di venerdì, è il dibattito "Vitigni
italiani tra autoctoni e tradizionali" che sarà animato
da alcuni tra i più celebrati produttori ed enologi italiani.
A condurlo sarà un altro protagonista del mondo del vino:
Daniele Cernilli, curatore della
Guida ai Vini d'Italia di Gambero Rosso
Slow Food. Il Salone del Vino è fin dalla sua prima
edizione un momento alto di indagine sulle prospettive del
settore, di formazione e di cultura del vino. In questa linea si
inserisce il convegno, previsto per il pomeriggio di venerdì 28, in
cui si parla della difesa dei marchi. La riconoscibilità sui mercati
internazionali e la difesa del vino made in Italy passa attraverso
una normativa di tutela delle denominazioni che sarà approfondita,
su sollecitazione del gastronauta Davide Paolini, da alcuni dei
massimi esperti di leggi e regolamenti commerciali internazionali.
Di distribuzione si parla invece, venerdì
28, nel convegno "Grande
distribuzione e vini di qualità: un matrimonio possibile?"
che indaga anche attraverso le parole dei direttori marketing delle
principali case vinicole e delle maggiori catene di supermercati le
prospettive del vino di qualità nella distribuzione moderna e nelle
grandi catene commerciali. E un tema di marketing viene proposto con
la tavola rotonda: "La comunicazione
dell'azienda vitivinicola: la parola chiave del vino" in
programma nel pomeriggio di sabato 29 a cura de
L'Informatore Agrario.
Ma il fulcro della quinta edizione del Salone del Vino, dal punto di
vista del business, rimane il workshop
internazionale che offre alle cantine espositrici
un'importante occasione di incontro con i maggiori buyers dei
principali Paesi esteri, sia quelli dove la domanda di vino è
consolidata sia quelli che stanno scoprendo adesso le bottiglie made
in Italy. Il workshop si articola nelle giornate di giovedì e
venerdì quando il Salone del Vino è riservato soltanto agli
operatori. Pur mantenendo intatto infatti il carattere di
appuntamento esclusivamente professionale quest'anno il Salone del
Vino sarà aperto al pubblico nelle giornate di
sabato 29 e domenica 30 ottobre.
Per gli enoappassionati sono in programma numerose degustazioni,
incontri con i produttori e alcune occasioni di approfondimento
legate agli altri temi che animano gli ormai famosi seminari del
Salone del Vino. Ci saranno infatti presentazioni di libri e guide
di argomento enoico, si affronteranno temi agricoli, verrà lanciato
il concorso letterario "Bere il territorio"
a cura dell'associazione
Go-Wine, ci si potrà accostare ai corsi di
degustazione dell'Onav per una full immersion nel pianeta vino.
SALONE DEL VINO 2005
Lingotto Fiere 27 30 ottobre 2005
Organizzazione:
Promotor International S.p.A.
in collaborazione con Lingotto Fiere S.p.A.
Via Nizza, 294 - 10126 Torino - ITALIA
Per ulteriori informazioni stampa:
Francesca Poli - Daria Orsi
Tel. +39 0116644209 - +39 0116644203
Fax +39 011 6644395
E mail: press@promotorinternational.it |