26.07.2003 | Cultura e Tradizioni

Dall'Europa dei 25 alle Colline Novaresi

Romagnano Sesia (NO). Romagnano e Ghemme hanno ospitato una delegazione di ricercatori e tecnici esperti del suolo provenienti dai Paesi dell'Est; "Il Rubino" ha ospitato i visitatori. Alfredo Bertaccini (general manager): "Con l'Europa c'è un contatto reale: promozione e mercato sono gli obiettivi da raggiungere, anche in vista delle nuove sfide di una Comunità allargata ad Est".

Dalla nuova Europa alle Colline Novaresi. Da una Comunità che guarda ormai ai suoi 25 futuri Paesi Membri (con l'ingresso programmato degli Stati dell'Est) al "cuore" del territorio dei Nebbioli del Nord Piemonte.

Una terra da analizzare e studiare, come ha dimostrato l'arrivo di 40 ricercatori e tecnici esperti di suolo giunti nel Novarese dai Paesi dell'Est Europeo per una giornata di studio e verifica sui terreni in campagna.

Si tratta dei partecipanti al corso estivo organizzato dall'Ufficio Europeo del Suolo del Centro di Ricerca Comunitaria di Ispra (VA). Un corso d'aggiornamento realizzato con il fine di uniformare i criteri di analisi e classificazione dei terreni in tutti quei Paesi in attesa di entrare a pieno titolo - già nei prossimi anni - nell'Unione Europea.

L'organizzazione dell'escursione in campagna per il riconoscimento pratico delle diverse tipologie di suoli è stata affidata al Settore Suolo dell'Ipla Spa, Ente strumentale della Regione Piemonte: il Settore opera da trent'anni sul territorio piemontese e ha la responsabilità del catalogo geografico e della raccolta e gestione dati dei suoli regionali.

Il Settore Suolo dell'Ipla, nel Novarese, ha aperto tre scavi podologici in zone di interesse agro-forestale del Novarese, in particolare nella pianura del Sesia fra Ghemme e Briona.

I quaranta tecnici - fra allievi e docenti - che hanno preso parte al corso del Centro di Ricerca Comunitaria hanno potuto analizzare e verificare quanto studiato in aula.

Nel quadro delle applicazioni agro-alimentari di questo genere di indagini, i partecipanti hanno effettuato una visita presso le Cantine "Il Rubino" e l'enoteca "Cà dè Santi" di Romagnano Sesia, accompagnati dal general manager Alfredo Bertaccini.

"Una giornata - ha detto Bertaccini - che ha permesso ai qualificati ospiti stranieri di avvicinarsi a una metodologia produttiva in grado di unire le secolari tradizioni della vitivinicoltura novarese alle nuove tecnologie e ai ritmi di produzione imposti dal mercato. Hanno avuto la possibilità di degustare i nostri vini e di visualizzare da vicino ciò che noi riteniamo sia un "modo nuovo" di fare impresa: ovvero proporre i nostri prodotti, oltrechè in enoteca con la vendita diretta, anche in un locale dedicato come è il Wine Bar".

Secondo Bertaccini (al centro nella foto), l'allargamento ad Est dell'Unione Europea rappresenta "un traguardo molto interessante per il nostro mercato enologico: nuovi Stati in cui esportare il "made in Italy" facendo attenzione alla qualità e compensando in tal modo l'inevitabile ingresso nel nostro Paese di prodotti esteri a costo più basso, ma certamente non paragonabili alle risorse proprie della nazione, del Piemonte e anche della nostra terra novarese.

Con l'incontro di ieri i nostri amici stranieri hanno potuto scoprire di una realtà - quella delle nostre colline - che andranno certamente apprezzando negli anni a venire".

Gli ospiti europei hanno concluso la giornata di visita, insieme a Bertaccini, con una degustazione di prodotti tipici locali (formaggi e salumi) presso il Wine Bar de "Il Rubino" a Ghemme.

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